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Consiglio Grande e Generale, venerdì 14 febbraio mattina

da Redazione

Dopo il comma “Comunicazioni”, approda in Aula in seconda lettura – nel corso della seduta del Consiglio Grande e Generale del 14 febbraio – il Progetto di legge “Misure per il consolidamento, lo sviluppo economico, il contenimento dei costi e disposizioni in materia fiscale”, a seguito dell’esame nell’ambito della III Commissione Consiliare Permanente.

Sul progetto di legge riferisce, per conto della maggioranza, Sandra Stacchini (PDCS): “I lavori della Commissione III si sono svolti in un clima costruttivo, affrontando, nelle numerose ore di lavoro, oltre all’esame degli emendamenti, diversi dei principali temi sui quali la Repubblica dovrà confrontarsi nel breve e medio periodo. Lo spirito con il quale la maggioranza ha approcciato i lavori è stato quello di ricondurre opportunamente i temi, ove possibile, verso appositi Progetti di Legge già depositati, o in via di deposito. L’attuale frammentarietà degli articoli di legge, spesso casualmente collocati nelle leggi di bilancio e che caratterizza da anni le modalità di lavoro del Consiglio Grande e Generale, comporta grandi difficoltà di consultazione ed emerge la necessità di Testi Unici. Si è privilegiato il rinvio ai Progetti di Legge rispetto all’adozione di decreti delegati da parte del Congresso. Nello specifico, per la problematica della casa – mutui agevolati e per il tema della cittadinanza sono già stati depositati appositi Progetti di Legge, alla discussione dei quali è stata rimandata la valutazione degli emendamenti sul tema presentati dai partiti di opposizione. Per i temi del sostegno alla famiglia, della genitorialità, della denatalità, della riorganizzazione dei centri estivi e delle rette degli asili nido è stato concordato un ordine del giorno, sottoscritto da tutti i gruppi, che impegna il Congresso di Stato a relazionare, entro il mese di marzo 2025, alla Commissione Consiliare Permanente I ed alla Commissione Consiliare Permanente IV congiuntamente. Gli ulteriori ODG sottoscritti da tutte le forze politiche e votati all’unanimità, impegnano: 1) il Presidente della Commissione III a convocare in audizione entro il mese di febbraio 2025 l’Organismo di Sorveglianza dell’operazione di cartolarizzazione, al fine di chiarire i vari aspetti emersi e approfondire le tematiche afferenti la sua attività. 2) il Congresso di Stato, con la supervisione scientifica della sezione archeologica del Museo di Stato, ad emettere entro il 31 luglio 2025 un bando per idee al fine di valorizzare il sito archeologico in località Paradiso di Domagnano 3) il Congresso di Stato entro il 30 settembre 2025: a presentare al Consiglio Grande e Generale una proposta di legge: 1. di adeguamento delle attuali norme in materia di diritto d’autore alle convenzioni internazionali di riferimento, sottoscritte e ratificate dalla Repubblica di San Marino, a completamento del progetto di assistenza legislativa avviato con l’Organizzazione Mondiale per la Proprietà Intellettuale; 2. per l’affidamento all’Ufficio di Stato Brevetti e Marchi delle seguenti attività e funzioni: a) la gestione dei servizi relativi all’attività sopra descritta, con il compito di curare i servizi e le funzioni attinenti alle registrazioni dei titoli della proprietà industriale; b) il sostegno all’innovazione e alla capacità competitiva delle imprese mediante accesso al sistema della proprietà industriale e alla gestione di programmi e finanziamenti per la ricerca, all’innovazione e al trasferimento tecnologico; c) la cura dell’adeguamento della legislazione alle convenzioni internazionali in materia di diritto d’autore. 4) il Congresso di Stato entro il 30 settembre 2025: a intraprendere tutte le procedure necessarie per l’adesione della Repubblica di San Marino alla Convenzione del Consiglio d’Europa sulla coproduzione cinematografica, firmata a Rotterdam il 30 gennaio 2017 e di sottoporne lo strumento di ratifica al Consiglio Grande e Generale; ad avviare un confronto con i soggetti competenti, pubblici e privati, al fine di definire i criteri per l’istituzione di una Film Commission sammarinese, individuando la forma giuridica più idonea, definendo le funzioni e le competenze operative dell’organismo, con particolare attenzione al sostegno logistico, amministrativo e promozionale per le produzioni cinematografiche, proponendo una struttura organizzativa adeguata e le modalità di finanziamento per garantire il funzionamento della Film Commission; a valutare la possibilità di promuovere una specifica fiscalità per le produzioni audio visive a San Marino, nonché forme di agevolazione specifiche; a predisporre uno studio per gli auditorium in territorio rispetto alla capienza, gestione, innovazione tecnologica; 5) il Congresso di Stato entro il 30 settembre 2025: a riferire in merito alla competente Commissione in relazione al nuovo piano industriale e di ristrutturazione della San Marino RTV, attivare la ricerca di immobili adeguati ad una nuova sede della televisione di Stato, valutando un efficientamento della gestione dell’immobile del Kursaal”.

Per conto delle opposizioni, riferisce Gaetano Troina (D-ML):Nello scorso mese di novembre 2024, le forze politiche di opposizione sono state informate della volontà del Governo e della maggioranza di non procedere con uno standard bilancio di previsione dello Stato per l’esercizio 2025, ma piuttosto di trasferire il confronto e l’approfondimento su tematiche non strettamente legate ad un bilancio “tecnico” ad un apposito e separato provvedimento, destinato a contenere le linee di intervento prioritarie, come anche delineate nel programma di Governo, e gli interventi ritenuti emergenziali per le esigenze della cittadinanza. Tuttavia, tale approccio è venuto meno al momento stabilito come termine ultimo per il deposito degli emendamenti al presente progetto di legge, probabilmente a causa delle difficoltà interne alla maggioranza nel trovare un accordo su alcuni temi cruciali. Di conseguenza, sono stati quasi contestualmente depositati progetti di legge tematici, ad oggi in materia di emergenza casa e cittadinanza, non organizzando nessun incontro preliminare di confronto e chiedendo poi – durante i lavori della commissione – ai commissari di opposizione di ritirare i propri emendamenti legati a quelle tematiche, rimproverando allo stesso tempo che le proposte presentate fossero “spot” e risultassero necessari ulteriori approfondimenti. Doverosamente premesso quanto sopra, il presente progetto di legge: è stato depositato dalla Segreteria di Stato per le Finanze in data 15/11/2024; è stato portato in prima lettura durante la seduta del Consiglio Grande e Generale nel mese di novembre 2024; è stato discusso in Commissione III nelle sedute del 4 e 5 dicembre, con prosecuzione il 9, 10, 20, 21, 22 e 23 gennaio 2025. In questo contesto, le forze di opposizione, con spirito costruttivo e propositivo, hanno lavorato alla stesura di numerosi emendamenti, presentati nel termine prestabilito del 23 dicembre 2024. La nostra convinzione era che il progetto di legge avrebbe dovuto prendere il posto di un bilancio omnibus, comprendendo quindi interventi su più temi. Tuttavia, con il cambio di rotta verificatosi, siamo stati costretti a rivedere la nostra posizione, decidendo di presentare e discutere comunque gli emendamenti depositati, anche per rispetto al lavoro svolto dai gruppi di approfondimento delle rispettive forze politiche, nella speranza che lo stesso venisse poi preso in considerazione anche per futuri provvedimenti. Purtroppo, quasi tutti gli emendamenti dell’opposizione sono stati bocciati e il testo arriva in seconda lettura senza contenere alcuna misura emergenziale legata all’emergenza casa (nelle sue componenti relative ai mutui e agli affitti), al caro vita, al contrasto alla denatalità, alle misure per lo sviluppo economico e per il sostegno alle imprese. Di fatto, in questo modo, anche il fornire delle risposte urgenti alla cittadinanza è stato posticipato. Il provvedimento che emerge dai lavori della Commissione, in conclusione, è un provvedimento in sostanza politicamente vuoto rispetto alle ambizioni che l’importante titolo lasciavano desumere, che non risponde alle urgenti esigenze del Paese e che, soprattutto, non mostra quali sono i binari entro i quali intende lavorare la maggioranza. In sintesi, quella che doveva rivelarsi una “legge sviluppo” non risulta null’altro che una “legge contenitore”, con interventi slegati l’uno dall’altro e che intervengono su vari (pochi) settori senza il minimo coordinamento”.

Interviene il Segretario di Stato Marco Gatti: “In questa legislatura si è deciso già con il primo bilancio di scindere le parti normative dalla parte tecnica del bilancio. E’ stata parallelamente presentata questa legge omnibus che comprende una serie di interventi che servono a migliorare l’impianto normativo. Dal mio punto di vista quello che chiederei alle forze politiche presenti in Aula è che sarebbe opportuno andare verso il superamento della legge omnibus lavorando su progetti di legge specifici che trattano la materia. Nel 2025 vorremmo tentare di iniziare a fare dei Pdl specialistici su ogni materia. Questo è stato l’indirizzo che la Commissione si è voluta dare respingendo molti emendamenti non tanto perché non si condividevano i principi, ma proprio perché a seguito di Pdl già presenti o di prossima presentazione si vuole andare in questa direzione. Non entro nel merito dell’articolato perché mi sembra che la relazione presentata sia esaustiva”.

Inizia il dibattito. Luca Gasperoni (PDCS) ricorda che  “l’approccio è stato quello di ricondurre i temi più impattanti in specifici progetti di legge al fine di poter esaminare la tematica in modo approfondito. Dobbiamo tornare a produrre le normative all’interno delle sedi competenti”.

Iro Belluzzi (Libera) richiama “le opposizioni e anche la maggioranza affinché avvenga in maniera extraparlamentare un confronto ancora più proficuo. Il confronto poteva essere più fruttuoso, con minore perdita di tempo, se ci fossimo relazionati di più su alcune norme”.

Rileva Silvia Cecchetti (PSD): “E’ importante sottolineare che Governo e maggioranza intendono dare una risposta organica a certe materie trattandole con progetti di legge e non decreti delegati che a volte sminuiscono il lavoro dell’Aula. Questa legge introduce immediatamente uno sportello di servizio sia per i cittadini che per le imprese, favorendo l’adeguamento alla stagione europea. E’ una sfida che riguarda tutti ma soprattutto le nostre aziende”. Inoltre, “l’introduzione di una società informatica a partecipazione statale potrà garantire l’autonomia tecnologica che serve al nostro Paese”.

“Quello che è stato prodotto in Commissione è un provvedimento vuoto che non ha nessuna misura per andare ad affrontare le esigenze dei cittadini sammarinesi. Viene tutto demandato a futuri progetti di legge. Ci sono temi di carattere emergenziale che sono stati rimandati nonostante lo spirito costruttivo dell’opposizione” dice Emanuele Santi (Rete), puntando il dito specialmente sugli emendamenti respinti riguardanti l’operazione di cartolarizzazione e il ruolo dell’Organismo di sorveglianza.

Gaetano Troina (D-ML) boccia il provvedimento. “La cittadinanza è in attesa di risposte su temi sensibili, dalla questione della casa alla sanità, dal caro-vita al costo delle bollette. Le famiglie fanno fatica ad arrivare a fine mese. Quando ci sono delle risposte che possono risolvere piccoli problemi, diciamo di no perché la legge non è il contesto giusto per esaminarle. La gente ci ascolta, si è stancata di sentire solo chiacchiere e vorrebbe delle risposte”. “Dal nostro punto di vista – aggiunge – una riforma IGR andrebbe affrontata, per fare in modo che chi non paga le tasse venga perseguito e chi già paga non venga ulteriormente vessato”.

Per Maria Luisa Berti (AR) “non è vero che non rispondiamo alla cittadinanza nel trovare soluzioni tempestive alle emergenze più sentite. Condivisibile e apprezzabile l’aver fatto una scelta nell’ottica di una pulizia normativa, togliendo certi articoli o emendamenti che avevano natura non prettamente economica, facendo valutazioni di rinvio a Ordini del giorno per reperire tutti gli elementi utili per andare poi a mettere subito mano a Pdl”.

Marino Albani (PDCS) critica il “metodo ostruzionistico posto sistematicamente in atto dalle minoranze dall’inizio della legislatura. L’ostruzionismo ad oltranza non significa né collaborazione né spirito costruttivo, benché i lavori in Commissione si siano svolti in un clima di rispetto”. Replica Nicola Renzi (RF): “Se l’opposizione avesse voluto fare ostruzionismo, avremmo depositato non 41 emendamenti come ha fatto Rf, ma almeno 300. E soprattutto non li avremmo presentati in Commissione, ma nella finanziaria. E saremmo ancora qui a fare la finanziaria. Non venite dunque a dirci che siamo dei perdigiorno e non vogliamo mandare avanti il Paese: non è così. Abbiamo portato nell’unica sede in cui potevamo le nostre proposte, perché una visione del Paese l’abbiamo anche noi”.

Il Segretario di Stato Matteo Ciacci evidenzia “alcune proposte che la maggioranza ha caldeggiato: lo sportello dedicato all’Ue, il pacchetto dedicato alle piccole imprese che è un buon passo in avanti benché non esaustivo. C’è stato un lavoro sul tema della digitalizzazione e dello sviluppo a livello tecnologico. Per non parlare della normativa sul trust, la politica sul diritto d’autore e l’industria cinematografica. Passaggi che erano contenuti nel programma di Governo”.

“Questa metodologia di affrontare una legge così complessa è stata una metodologia azzeccata e una buona pratica politica – commenta Tommaso Rossini (PDS) -. Questo è il nostro compito: dare delle risposte, ma per dare delle risposte significative ci vuole un metodo. Metodo che è stato centrato. Questa metodologia e questo modo di fare politica rispondono alle esigenze che il paese sta attraversando”.

Critica Sara Conti (RF): “Troviamo solo piccole misure di aggiustamento, ma dov’è il progetto di sviluppo economico? Non c’è sviluppo, non c’è contenimento. Alcune nostre misure sono state etichettate come troppo costose, ma ampliare i Dipartimenti, dare consulenze agli amici, oppure prevedere alcuni regalini, quello invece va bene, i soldi si trovano sempre”.

Askanews

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