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Green Festival: a San Marino una biblioteca della sostenibilità

da Redazione

È di questi giorni la donazione del “Fondo Elia Barbiani – Giorgio Conti”, relativo alla documentazione interdisciplinare e storica sulla Sostenibilità, un nucleo di oltre 300 fra volumi e fascicoli, al Green Festival San Marino per un progetto ancora top secret. L’idea è quella di costituire un archivio della Sostenibilità dotato non solo di libri e pubblicazioni ma di “documentazione grigia”: documenti eterogenei sempre selezionati, in oltre 50 anni, con “la materia grigia” sviluppatesi nell’insegnamento alla facoltà di Scienze ambientali” dell’Università Ca’ Foscari di Venezia. Fruibile a tutti, qualcosa che assuma un ruolo di servizio e di pubblica utilità, specie per studenti e ricercatori. 


La collaborazione è nata dall’incontro fra Gabriele Geminiani, ideatore del Green Festival San Marino e del Micro Museo dell’oggetto ritrovato di Verucchio con Giorgio Conti, “pensatore libero con cupidità” come ama definirsi, che ha imperniato la propria carriera ai temi ecologici e della sostenibilità. 

“Si tratta dell’inizio di un processo di documentazione della archeologia e genealogia dei paradigmi riferiti alla sostenibilità, letta a livello interdisciplinare – come ci ha raccontato Gabriele Geminiani – e il taglio che vogliamo dare a questa neonata raccolta, è di un viaggio affascinante dagli albori della sostenibilità proprio per far capire come certe intuizioni, supportate da modelli scientifici, siano state bistrattate nel tempo, per non dire ignorate. Per arrivare alle ultime acquisizioni in materia di tecnologie, innovazioni per la lotta ai cambiamenti climatici e ai suoi effetti. L’idea nasce all’interno di un progetto più articolato in questo momento al vaglio delle Istituzioni competenti, in cui lo stesso ricercatore porterà contenuti scientifici e aneddoti in un ciclo di incontri aperti al pubblico con la previsione di una agevole pubblicazione finale, una sorta di originale dizionario della sostenibilità.”
Sul finire degli anni ’60, Giorgio Conti era un giovane studente ad ascoltare Aurelio Peccei il fondatore del Club di Roma, dove si stavano tracciando quelli che sarebbero stati gli attuali scenari ambientali. Un giovane studente poi laureato all’IUAV di Venezia alla facoltà di Scienze Ambientali dell’Università Ca Foscari con un’idea chiara del micidiale modello di sviluppo che avevamo imboccato. Un fronte sul quale ha militato portando avanti una visione organica e integrata coadiuvato egregiamente dalla sua consorte Elia Barbiani, recentemente scomparsa.

Non ci resta che aspettare aggiornamenti sull’originale raccolta di “materia grigia”.

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