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Servizi e investimento: il nuovo Regolamento di BCSM

da Alessandro Carli

In materia di servizi e di attività di investimento, nei giorni scorsi, Banca Centrale ha emanato il Regolamento n. 2024-05” destinato alle imprese di investimento, a tutti i prestatori di servizi di investimento attualmente operanti in San Marino e alle banche e che introduce una disciplina organica volta principalmente a:

1 – regolamentare la categoria di soggetti autorizzati che va sotto il nome di “imprese di investimento”, vale a dire le imprese finanziarie, diverse dalle banche, specializzate nella prestazione dei servizi di cui alla lettera D dell’Allegato 1 della LISF, definendone procedure autorizzative e abilitative, requisiti per esponenti aziendali e assetti proprietari, standard di adeguatezza patrimoniale e organizzativa;

2 – disciplinare la prestazione di servizi e attività di investimento nel territorio sammarinese da parte di qualunque soggetto a ciò autorizzato (banche, imprese di investimento, società di gestione), con particolare riguardo ai presidi di correttezza e trasparenza nei confronti della clientela, riperimetrando, in ottica di maggior rigore, la nozione di “cliente professionale”;

3 – integrare il framework di vigilanza prudenziale delle banche, in termini di adeguatezza patrimoniale, per includervi l’assorbimento anche dei rischi di mercato per gli impieghi finanziari (limitatamente al portafoglio di negoziazione o comunque contabilmente non immobilizzato) e dei rischi di regolamento, con contestuale allineamento del livello minimo di solvency (ora “coefficiente patrimoniale”) allo standard internazionale dell’8%.

Per i prestatori di servizi di investimento già operativi in territorio è previsto un periodo di phase-in, graduato diversamente a seconda del diverso impatto di ciascuna parte del provvedimento; in estrema sintesi, tutte le norme di derivazione MiFID2, afferenti il rapporto con la clientela e i relativi impatti a livello di modulistica contrattuale e sistemi operativi, dovranno essere recepite nel corso del 2025, mentre le norme di derivazione CRR, afferenti la misurazione e l’assorbimento dei nuovi rischi tipici (di mercato e di regolamento) ai fini del calcolo del coefficiente di adeguatezza patrimoniale, decorreranno dal 1° luglio 2026.

Nel medesimo contesto normativo, per affinità di materia, sono stati altresì allineati altri provvedimenti ai fini di concentrare, sul nuovo regolamento, la nuova definizione di “client professionali”, per disciplinare all’interno del regolamento sulla gestione collettiva del risparmio il relativo Elenco dei Fondi Autorizzati (EFA) , nonché per estendere talune disposizioni di vigilanza strutturale della nuova regolamentazione anche ad eventuali società fiduciarie di nuova generazione (specializzate nella sola attività fiduciaria propriamente detta), in abrogazione del regime transitorio residuo di cui alla Circolare n. 2008-06 .

Il Regolamento n. 2024-05 rappresenta un significativo passo avanti nel percorso di progressivo adeguamento del quadro normativo di vigilanza ai principi e alla disciplina dell’Unione Europea, avuti presenti gli impegni derivanti dalla vigente Convenzione Monetaria ed in vista della prossima sottoscrizione dell’Accordo di Associazione.

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