Home Dal giornale “Dante parla dei cieli ma anche della Terra”

“Dante parla dei cieli ma anche della Terra”

da Simona Bisacchi

“Che solo amore e luce ha per confine”.

Nel XXVIII canto del Paradiso, Dante descrive così il cielo degli angeli, il Primo Mobile, a un passo da Dio, che qui comincia ad apparire agli occhi del poeta, come un punto più piccolo di una stella ma così luminoso da abbagliare lo sguardo. Con otto parole racconta un pezzo di paradiso, cogliendone l’immensità e lasciandolo comunque inimmaginabile.

“Che sole amore e luce ha per confine”. Come il sorriso di certe creature che calpestano la terra per il bene altrui, senza trattenere qualcosa per se stessi, perché – come ricorda il professore Franco Nembrini, commentando proprio questo canto – “Dante parla dei cieli, ma anche dell’esperienza sulla Terra, come può confermare chiunque abbia avuto la fortuna di incontrare un santo: più un uomo vive una prossimità, una familiarità con Dio, più il suo viso è come se risplendesse, e la sua vita è un’attività instancabile, alacre e insieme ordinata, perché quella luce si riverberi, si diffonda nel mondo”.

“Che solo amore e luce ha per confine”. Come l’affetto della scrittrice premio Nobel Selma Lagerlof nei confronti di sua nonna, che da bambina nella sera della vigilia la intratteneva con storie e leggende e l’ha ispirata nella stesura del libro di racconti “La notte di Natale”, dove ci ricorda che “la felicità che si perde sulle vette dell’orgoglio si lascia ritrovare nel fondo dell’umiltà”.

“Che sole amore e luce ha per confine”. Come la conoscenza non fine a se stessa, non usata come crudele potere nei confronti di chi non ne ha, ma come risorsa da mettere in pratica e da condividere con gli altri, attraverso una fatica incompresa ma necessaria, che non ammette lamenti né vanità.

“Che sole amore e luce ha per confine”. Come quel momento in cui celi la fatica per non pesare sugli altri. Come il desiderio di sdrammatizzare per non far soffrire chi ti sta accanto. Come l’arcobaleno nato all’alba dopo che i lampi e il vento avevano piegato la notte.

“Che solo amore e luce ha per confine”. Come la Vita, di cui niente sappiamo e da cui tanto pretendiamo, addossandole colpe per non dover ammettere le nostre, esigendo cambiamenti senza lavorare per ottenerli.

“Che solo amore e luce ha per confine”. Come il sole, che nel suo quotidiano sorgere ci ricorda che abbiamo ancora un’altra occasione. Oggi. Adesso. Subito.

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