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Colorificio Sammarinese: Basik “firma” il murales

da Alessandro Carli

Gli occhi più attenti lo avevano già scorto percorrendo la Superstrada che collega Rimini a San Marino. Dal 27 novembre alle 11.30 “Spectrum Vitae: Successivo/Complementare” – l’opera che impreziosisce la facciata dello stabilimento di Colorificio Sammarinese – è diventata “più vicina”. Il murales firmato dallo street artist Basik (al secolo Lucio Bolognesi) difatti stato ufficialmente inaugurato: al taglio del nastro, che si è svolto davanti ai dipendenti della storica azienda del Titano, lo stesso autore del “quadro”, la Presidente e AD di Colorificio Sammarinese, Benedetta Masi e Gian Luca Amici, Direttore Generale di Poste San Marino.

“Il colore – ha esordito Benedetta Masi – è uno strumento potente che può aprire mondi. Attraverso l’arte contemporanea abbiamo trasformato la nostra facciata più in vista in un simbolo di accoglienza per chi arriva in Repubblica. Con il colore e opere monumentali come questa, gli edifici industriali divengono dei veri e propri landmark, capaci di qualificare il territorio e trasmettere bellezza, oltre a messaggi di forte valore sociale e culturale. L’opera di Basik invita a riflettere sulla connessione profonda tra tecnologia, uomo e creatività, elementi che si intrecciano nel percorso della vita. Le mani, con il loro gesto semplice, simboleggiano l’equilibrio tra esperienza e innovazione, il dinamico divenire e trasformarsi di ciò che ereditiamo in ciò che costruiamo insieme”.

Il murales è una delle iniziative promosse per le celebrazioni degli 80 anni del Colorificio Sammarinese sotto il claim “La Formula del Futuro”: il tema che accompagna gli eventi legati all’anniversario, ma che è anche un impegno, una dichiarazione di intenti sul suo percorso di crescita: potenziarsi, specializzarsi e migliorare la vita delle persone attraverso il potere del colore.

L’OPERA MURALE

L’opera è realizzata su una superficie di 250mq, l’artista per due settimane si è spinto fino a 15m di altezza per rappresentare le due mani che sostengono il cerchio cromatico. “Ho inserito un po’ tutto quello che lega il Colorificio Sammarinese quindi i colori e le mani, un ‘soggetto’ che mi occupa da molti anni. Secondo me è una parte del corpo che ‘parla’ di lavoro e di artigianalità. Una mano rappresenta il passato, l’altra il futuro, a voler dire che senza passato non ci può essere proiezione verso il futuro”. Le mani, ha proseguito Basik, “qui ‘sorreggono’ e si ‘passano’ una ruota di colore. Una ruota che ha rappresentato a forma di cerchio dove il cerchio è la perfezione”.

Accurata è stata la progettazione del ciclo verniciante idoneo, a cura del laboratorio R&D di Colorificio Sammarinese che ha selezionato dal proprio catalogo, prodotti resistenti all’esterno, facili da usare e riproducibili in tutte le tinte scelte dall’artista.

La riproduzione del cerchio cromatico è stata la sfida più grande e di soddisfazione per i tecnici che sono riusciti a realizzare un perfetto raccordo cromatico utilizzando una successione di colori saturi e vivi per rendere l’opera di Basik ben visibile anche da lontano.

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