A Bologna, lo scorso 15 novembre, in un importante evento di taglio economico e politico organizzato dall’Agenzia per lo Sviluppo Economico – Camera di Commercio di San Marino, si è parlato, innanzi ad una nutrita platea di commercialisti, imprenditori e professionisti bolognesi e delle aree limitrofe, del ruolo odierno di San Marino come punto di riferimento internazionale per la crescita sostenibile e competitiva delle imprese, di un ambiente favorevole e innovativo per investitori e imprese, grazie alla modernizzazione e all’allineamento con gli standard europei.
Questa la San Marino delineata, sotto la guida della giornalista de Il Sole 24 Ore, Ilaria Vesentini, dai Segretari di Stato Marco Gatti (Finanze e Bilancio), Luca Beccari (Affari Esteri) e Rossano Fabbri (Industria), coadiuvati dai consulenti prof. Piergiorgio Valente, esperto di fiscalità internazionale, e prof. Roberto Baratta, specialista in diritto europeo. Dopo una breve presentazione del sistema economico da parte di Denis Cecchetti, Direttore Generale ASE-CC, per fornire ai partecipanti una cornice di riferimento, il dibattito ha evidenziato i vantaggi derivanti dall’allineamento della Repubblica agli standard internazionali e dall’imminente associazione all’UE.
Un processo quest’ultimo che aprirà nuove possibilità per le imprese sammarinesi, garantendo pari trattamento nel mercato dell’Unione.
“Adottare l’acquis communautaire rappresenta un momento storico per la nostra integrazione europea” ha dichiarato Luca Beccari, “un percorso difficile e anche oneroso ma che ci permette oggi di dialogare col mondo. San Marino nella fase di integrazione europea non è però partito da una situazione di completa terzietà, visto che da anni aveva avviato un processo di allineamento normativo su vari temi: diritto societario, servizi finanziari, antiriciclaggio, privacy, conformità del prodotto,…”. Un passaggio epocale sottolineato anche dal prof. Baratta quando ha ricordato che “le imprese sammarinesi si adegueranno a un diritto dell’Unione che sarà identico a quello che applicano le imprese degli Stati membri. Sostanzialmente le imprese sammarinesi saranno integrate nel mercato interno a condizioni di perfetta parità”. Oggi lo sono i prodotti ma non le imprese. Per Marco Gatti “San Marino offre un ambiente ideale per il business grazie a un sistema fiscale competitivo, stabilità normativa e una burocrazia efficiente. Un Paese tornato oggi all’attenzione degli investitori proprio perché pienamente compliant agli standard internazionali”. Una situazione confermata dal recente rapporto del FMI e dall’upgrade dello standard sovrano assegnato di recente da S&P Global Ratings con cui San Marino è tornato nell’area investment grade. Lo stesso prof. Valente ha ricordato “il percorso determinato sulle modalità e un sistema sammarinese perfettamente convergente con quelle che sono le migliori linee internazionali.” Anche Rossano Fabbri ha sottolineato come l’integrazione con l’UE rappresenti un’opportunità unica, ed in riferimento alla “modernizzazione del sistema” ha ricordato in particolare lo strumento delle “sandbox normative”, un modello che potrebbe rappresentare un punto di riferimento anche per il sistema italiano.
Emanuel Colombini, Presidente ASE-CC, ha concluso i lavori enfatizzando la solidità del sistema economico sammarinese, capace di resistere a congiunture avverse ed ha ribadito il ruolo di San Marino come hub strategico per imprese italiane e internazionali.