“C’è qualcosa di nuovo (…) anzi d’antico” nella birra: “antico” per età (sembra che risalga al V millennio avanti Cristo), “nuovo” per capacità di riproporsi, di “aggiornarsi”, di guardare al presente quindi con un occhio al futuro. Birra non più come bevanda per accompagnare una pizza ma anche e soprattutto come momento di degustazione, di riflessione, di “assaporazione”. Di regalo. “L’idea della confezione di birre da regalare o regalarsi, soprattutto in vista delle festività di fine anno, ci è venuta nel 2023 e la ‘risposta’ è stata molto soddisfacente. Non ci siamo fermati: in questi 12 mesi abbiamo migliorato il ‘cartone’ e altri piccoli dettagli: la ricerca, sin da quando abbiamo aperto il Birrificio Abusivo, è stata costante” esordisce Andrea Mina, amministratore dell’azienda e oste. Sono quattro i soci attuali: oltre ad Andrea, anche Ivan Pelliccioni, Luca Battistini e Gabriele Giglietti. Un microbirrificio, il loro, sia per personale che per quantità di prodotto creato. Anzi, come precisa lo stesso Andrea, “cotto. La birra si cuoce” chiarisce. “Lo scorso anno abbiamo prodotto circa 20 mila litri di birra. Anzi, di birre”.
Al plurale, quindi.
“Attualmente abbiamo nove birre a cui se ne aggiungeranno due a breve. Alcune sono consolidate, altre invece sono estemporanee: sono cioè quelle che chiamiamo ‘Colpo Secco’ e che hanno una vita ‘personalizzata’, ovvero una durata non definita. Mi spiego: sono una sorta di ‘birre a tempo’ che poi terminano il loro ciclo naturale oppure entrano nel ventaglio di proposte. Esempio ne è la ‘Black list’, nata per ‘stare su qualche mese’ come ‘Colpo Secco’ e poi, visto il gradimento, ha acquisito una propria etichetta. È una vera stout, quindi scura, aromatizzata con fave di cacao e baccelli di vaniglia e che si può bere anche pasteggiando. In Irlanda la birra nera si accompagna tradizionalmente alle ostriche”.
All’appello ne mancano altre otto.
“La ‘Speakeasy’, una bionda in stile lager che incontra i palati più abituali: ha note di luppolo e un sapore piacevolmente erbaceo. La ‘Illecita’ invece è una ‘ordinary bitter’ da 3,6 gradi. La ‘Ambigua’, una brown ale con note caramellate e un finale leggermente amaro; la ‘Segreta’, una IPA bionda e luppolata con una forte nota fruttata; la ‘Nostalgia di Bamberga’, una rauch bier (birra affumicata) che parte da una ricetta tedesca e che è stata anche premiata a livello internazionale sia all’European Beer Star del 2020 di Norimberga con una medaglia d’argento che al ‘Barcelona Beer Festival’ nella primavera di quest’anno, la manifestazione che raccoglie le eccellenze iberiche in materia brassicola (dove è stata premiata anche la ‘Famigerata’). La ‘Nostalgia di Bamberga’ è una birra da 5 gradi, affumicata, che si sposa benissimo con il pesce povero e le crudità ma anche con le carni arrostite. La ‘Bootleg’ invece è una doppia IPA da 7,5 gradi, decisamente intensa e molto fruttata. La ‘Kinka ti gins’ è una weizen quindi una bianca di grano da 5,3 gradi con note di banana. Il nome l’abbiamo scelto perché è il riadattamento di un proverbio in dialetto di mia nonna, rivisitato. Quando l’ho proposto, è piaciuto. Infine la ‘Famigerata’, una linea particolare e limitata: bottiglie numerate da 75 cl e una profonda connessione con il territorio: l’abbiamo realizzata in collaborazione con la ‘Società Agricola I Muretti’ di Monte Colombo (RN) che ha fornito il mosto del vitigno ‘Famoso IGP del Rubicone’; è una ‘italian grape ale’, cioè contiene una quantità di mosto d’uva”.
Paolo Rumiz, nel libro “Tre uomini in bicicletta”, scrive che alla fine di ogni tappa beve una birra.
“La birra è una bevanda molto versatile: può essere ‘da compagnia’, ‘riflessiva’ ma anche un integratore di sali minerali alla fine di un’attività sportiva”.
Oggi la tendenza è quella di regalare anche prodotti del territorio: una riscoperta delle tipicità.
“È certamente un riconoscimento alla qualità ma anche una forma di legame con la propria terra. Tutta la nostra gamma – che può essere acquistata nella sede del Birrificio Abusivo (ubicata a Domagnano in via Via XXV Marzo numero 27) oppure presso il Chiosco di Città, adiacente al piazzale della Cava Antica – è disponibile nel formato da 33 cl, una ‘misura’ che permette di ‘vivere’ e iniziare a conoscere ogni tipologia di birra, eccezion fatta per la ‘Famigerata’, che proponiamo – al momento – solo nella bottiglia da 75 cl. Abbiamo sempre puntato, sin dall’apertura, sulla qualità, quindi sulla ricerca legata al prodotto. Poi abbiamo capito che il primo impatto – quello visivo – è molto importante quindi ci siamo affidati ad alcuni professionisti per trovare una serie di etichette e di tappi adeguati. Le bottiglie sono anche oggetti di design e quindi anche da collezione”.