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Consiglio Grande e Generale, lunedì 21 ottobre pomeriggio

da Redazione

Nel pomeriggio, i lavori del Consiglio Grande e Generale proseguono con il Decreto Delegato n.134 Disposizioni in materia di consumo. Approvato un emendamento del Governo che rende effettiva, a partire dalla data di approvazione del Decreto Delegato anziché dal 1° gennaio 2025, l’abrogazione della Commissione Prezzi. Il Decreto Delegato è ratificato all’unanimità con 35 voti favorevoli.

L’Aula si sofferma quindi sul Decreto Delegato n.104 Modifiche alla Legge 2 agosto 2019 n.120 Riforma in materia di navigazione marittima e successive modifiche. Sono presenti cinque emendamenti di Rete. Viene trovata una mediazione su un emendamento per impegnare l’Autorità competente in materia a trasmettere alla Commissione Consiliare permanente un report sugli effetti del Decreto stesso. Gli altri emendamenti sono invece respinti.  Il Decreto Delegato è ratificato.

Spazio al Decreto Delegato 9 agosto 2024 n.113 – Regime fiscale semplificato per attività commerciale di impresa estera. In particolar modo, il provvedimento prevede l’accesso ad un regime fiscale semplificato, applicabile – per i primi 24 mesi di attività – agli operatori economici esteri operanti nel settore del commercio al dettaglio, affermati nel proprio settore specifico a livello internazionale o titolare di marchi affermati a livello internazionale. Per i primi ventiquattro mesi di attività, l’operatore economico, che soddisfa i requisiti, può esercitare l’opzione per il regime fiscale semplificato che prevede l’applicazione di un’imposta sostitutiva nella misura del 12 per cento calcolata sul valore delle vendite effettuate. Rete chiede l’abrogazione del provvedimento sollevando forti perplessità. “Non so che grado di confronto ci sia stato in maggioranza – dice Emanuele Santi (Rete) -. La prima domanda è: le categorie economiche, i titolari dei negozi, lo hanno letto questo Decreto? Si va a generare un regime semplificato a favore di aziende che vengono dall’estero che va a creare concorrenza sleale. Intanto andiamo a tartassare chi ogni giorno alza la saracinesca”. Forti dubbi arrivano anche da Enrico Carattoni (RF): “Un Decreto di questa portata con soli quattro articoli è riduttivo. Viene limitata questa categoria di beneficiari solo a quei soggetti che si occupano di vendita al dettaglio in centri commerciali o outlet. Mi pare che si va ad aggiungere confusione in un quadro, quello degli incentivi, già abbastanza frastagliato. C’è stata una richiesta specifica? Ci sono dei gruppi che si sono affacciati?”. Luca Della Balda (Libera) difende il provvedimento: “E’ una semplificazione che può essere di incentivo ad attirare marchi importanti che fanno da richiamo ai centri commerciali”. Marinella Loredana Chiaruzzi (PDCS) aggiunge: “Non è vero che in 24 mesi le aziende non investono. Allestire un’attività, un negozio, ha dei costi. Io la voglio vedere come una possibile nicchia di sviluppo del nostro Paese”. Secondo Massimo Andrea Ugolini (PDCS) “non c’è distorsione: è un intervento per favorire l’insediamento di marchi e brand nel territorio. Se poi questi si troveranno bene, potranno insediarsi in pianta stabile alle stesse regole di tutti”. “Non sono contrario al principio di questo decreto – dice Mirko Dolcini (D-ML) -. Però su alcuni elementi serviva forse maggiore confronto”. Forti critiche, da parte di Matteo Zeppa (Rete), all’articolo 3 relativo al “distacco dei dipendenti dell’operatore economico estero presso l’attività commerciale” che può avvenire in deroga alla disciplina di cui al Capo II del Decreto Delegato 30 ottobre 2023 n.153.

In replica il Segretario di Stato Marco Gatti: “E’ un regime semplificato, non agevolato, che dà la possibilità di venire in territorio per 24 mesi. Vuol dire che le procedure autorizzative sono brevi. Il decreto prevede il pagamento del 12% dei ricavi senza dedurre i costi. Io non ci vedo una concorrenza sleale. Se i commercianti me lo richiedono, sono pronto a fare una legge per applicare anche a loro il 12% senza dedurre i costi”. Respinti gli emendamenti, il Decreto è ratificato.

Si prosegue con il Decreto Delegato del 12 agosto 2024 n.118 – Disposizioni afferenti all’attività delle autoscuole. Sono presenti emendamenti di Domani – Motus Liberi e di Rete. Critiche, da parte delle opposizioni, in particolar modo alla norma in base alla quale “le autorizzazioni all’esercizio dell’attività di autoscuola possono essere rilasciate a condizione che sia rispettato il rapporto di un’autoscuola ogni quindicimila abitanti residenti nel territorio della Repubblica di San Marino”. I gruppi consiliari di minoranza parlano di “creazione di un oligopolio” e di “aspetti protezionistici”; Rete ricorda che un’autoscuola appartiene ad un “consigliere democristiano”; il Segretario di Stato Marco Gatti cita la legge di riferimento italiana del 10 gennaio 2014 e replica alle opposizioni ritenendo si voglia “strumentalizzare sulle persone delle decisioni che hanno una ragione tecnica sulla base delle quale determinate attività hanno bisogno di un numero minimo di soggetti che richiedono la prestazione di servizio”.

Alle 19.30 i lavori vengono sospesi.

Askanews

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