L’interessante e pluripremiato spettacolo teatrale “Il fiore che ti mando l’ho baciato” (tra i riconoscimenti ottenuti anche il Premio della Stampa nella rassegna “Voci dell’Anima 2020” di Rimini) è diventato un libro. A portarlo “su carta”, nel 2024, è stata la Libreria Dante & Descartes che ha avuto il merito (e l’attenzione) di capire l’importanza del carteggio amoroso tra due giovani durante la Prima Guerra Mondiale, Stamura Segarioli e Francesco Fusco. Un “insegnamento al sentimento” urgente, vista la quotidianità degli approcci sentimentali tra i giovani (ma non solo), che vede le parole di Antonia Lezza, Anna Rita Vitolo, Elvira Buonocore e Antonio Grimaldi, quattro sensibilità che hanno effettuato un lavoro filologico e drammaturgico di grande valore, anche letterario. Un carteggio antico – fatto di lettere scritte a mano -, che si inserisce nel meraviglioso filone “amoroso” (su tutti quello tra Abelardo ed Eloisa) e che riporta – gli spettatori e i lettori – alla purezza dell’amore. Lo stesso amore visto sul palco, cristallino, struggente, drammaturgicamente impattante. Necessario.
“Il fiore che ti mando l’ho baciato” è diventato un libro
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