La Convenzione quadro del Consiglio d’Europa sull’intelligenza artificiale, i diritti umani, la democrazia e lo stato di diritto (STCE n. 225) è stata firmata nei giorni scorso in occasione di una conferenza dei Ministri della Giustizia del Consiglio d’Europa a Vilnius. Si tratta del primo trattato internazionale giuridicamente vincolante volto a garantire che l’uso dei sistemi di intelligenza artificiale sia pienamente coerente con i diritti umani, la democrazia e lo Stato di diritto.
La Convenzione Quadro è stata firmata da Andorra, Georgia, Islanda, Norvegia, Repubblica di Moldova, Repubblica di San Marino, Regno Unito, nonché Israele, Stati Uniti d’America e Unione Europea.
La Segretaria generale del Consiglio d’Europa Marija Pejčinović Burić ha dichiarato: “Dobbiamo garantire che la crescita dell’intelligenza artificiale sostenga i nostri standard, anziché indebolirli. La Convenzione quadro è concepita per garantire proprio questo. Si tratta di un testo forte ed equilibrato, il risultato dell’approccio aperto e inclusivo con cui è stato redatto e che ha assicurato che beneficiasse di prospettive molteplici ed esperte. La Convenzione quadro”, ha aggiunto, “è un trattato aperto con una portata potenzialmente globale. Mi auguro che queste siano le prime di numerose firme e che siano seguite rapidamente dalle ratifiche, in modo che il trattato possa entrare in vigore il prima possibile”.
Il trattato fornisce un quadro giuridico che copre l’intero ciclo di vita dei sistemi di Intelligenza Artificiale e promuove il progresso e l’innovazione dell’IA, gestendo al contempo i rischi che potrebbe comportare per i diritti umani, la democrazia e lo Stato di diritto. Per resistere alla prova del tempo, è neutrale dal punto di vista tecnologico.
La Convenzione quadro è stata adottata dal Comitato dei Ministri del Consiglio d’Europa il 17 maggio 2024. I 46 Stati membri del Consiglio d’Europa, l’Unione Europea e 11 Stati non membri (Argentina, Australia, Canada, Costa Rica, Santa Sede, Israele, Giappone, Messico, Perù, Stati Uniti d’America e Uruguay) hanno negoziato il trattato. Rappresentanti del settore privato, della società civile e del mondo accademico hanno contribuito in qualità di osservatori.
Il trattato entrerà in vigore il primo giorno del mese successivo alla scadenza di un periodo di tre mesi dalla data in cui cinque firmatari, tra cui almeno tre Stati membri del Consiglio d’Europa, lo avranno ratificato. I paesi di tutto il mondo potranno aderirvi e impegnarsi a rispettarne le disposizioni.