Alta tensione nella seduta di apertura del Consiglio Grande e Generale di lunedì 16 settembre. A tenere banco è la polemica che si consuma attorno al Segretario di Stato Alessandro Bevitori.
A sollevare la questione è Giovanni Zonzini (Rete): “Abbiamo evidenziato la circostanza che il Segretario Alessandro Bevitori è amministratore unico di una società di costruzioni edili. La legge dice che in questo caso bisognerebbe dimettersi dalle cariche entro cinque giorni a pena di decadenza.”. Di qui la richiesta “all’Aula di prendere atto della decadenza del Segretario di Stato”.
Dura la replica di Michele Muratori (Libera): “Voi cadete su una quisquiglia” dice rivolgendosi a Rete. “E’ una situazione patetica. Questo denota il vostro dilettantismo ed è l’ennesima prova di quello che siete e del perché voi alle ultime elezioni siete riusciti a perdere il 12%”.
La Reggenza invita l’Aula a moderare i toni.
“Non deve mai venire meno il rispetto nel rivolgersi ai colleghi di Consiglio – osserva Gaetano Troina (D-ML) -. Ci sta nel confronto politico esprimersi in maniera veemente, ma quando viene sollevata una problematica c’è modo e modo di rispondere”.
A fornire dei chiarimenti è lo stesso Segretario di Stato Alessandro Bevitori: “Le dimissioni sono state rassegnate nei tempi previsti dalla legge, ovvero entro i cinque giorni: sono del 25 di luglio. Il giuramento è stato il 22 di luglio. L’assemblea dei soci è stata convocata il 20 di agosto. C’è stata l’assemblea dove è stato nominato un nuovo amministratore unico. Dopo di che ci sono i tempi tecnici di registrazione e di aggiornamento. Una segnalazione è giusto farla. L’opposizione deve fare questo. Nessuno ha nulla da obiettare. Ho già fornito alla Segreteria istituzionale tutti i documenti che confermano il rispetto delle leggi” conclude.
Aggiunge Silvia Cecchetti (PSD): “La norma prevede che se ci sono incompatibilità il membro del Congresso di Stato deve formalizzare le dimissioni entro 5 giorni. Cosa che il Segretario Bevitori ha fatto puntualmente. Poi non c’è scritto altro. Sfido chiunque a fare l’assemblea della società entro cinque giorni”.
“A me dispiace francamente vedere che ci sia questo approccio, dove ad una richiesta di chiarimenti da parte del movimento Rete ci sia stata una levata di scudi imponente” è il commento di Enrico Carattoni (RF).
“Al di là del caso specifico, dobbiamo ragionare su una norma che qualche problema applicativo ce l’ha – osserva il Segretario di Stato Rossano Fabbri -. Il punto vero è che l’articolo 9 della legge qualificata prevede che il congressista debba dimettersi da eventuali cariche di rappresentanza entro cinque giorni dal giuramento. Ebbene, su questo dobbiamo capire cosa vuol dire dimissioni: ci riferiamo solo all’atto del congressista o sono collegate alla pubblicità delle stesse dimissioni nel Registro?”
“Da parte del collega Muratori arriva un attacco che definirei penoso” puntualizza Emanuele Santi (Rete). “La reazione che abbiamo visto questa mattina ci fa capire che tutto liscio forse non è andato. Credo che il Governo debba fornire gli elementi che abbiamo chiesto”. Sulla questione viene presentato un ordine del giorno sottoscritto da parte di tutte le forze di opposizione con cui viene chiesto di mettere a disposizione dell’Aula tutta la documentazione inerente il caso.
Nel dibattito c’è spazio anche ad altri temi. Come quello della scuola, al centro di un intervento di Matteo Casali (RF): “Sulla maggioranza degli edifici scolastici permangono situazioni di difficoltà, per la vetustà di alcune sedi, sul piano della sicurezza di molti edifici, sull’efficienza energetica. Rf ritiene necessario individuare primariamente un modello di scuola da perseguire abbandonando soluzioni estemporanee. Non di meno occorre avviare sulle sedi scolastiche una ricognizione programmando riqualificazioni ed efficientamenti”.
Si parla anche di natalità con Giulia Muratori (Libera): “Molte giovani donne esprimono perplessità rispetto alla loro carriera professionale. Vanno fornite alle famiglie gli strumenti necessari affinché nessuno debba sacrificare il proprio impiego. Vanno riviste le norme sui permessi. Essenziale continuare il dialogo rispetto alla settimana lavorativa corta”.
D-ML, tramite Mirko Dolcini, annuncia la presentazione di “un ordine del giorno con cui chiediamo un tavolo di confronto con rappresentanti dell’opposizione per portare avanti una nuova visione pluriennale del nostro paese evitando di navigare a vista”. Annunciato un odg, sull’innovazione tecnologica, transizione digitale e progetto Amazon anche da parte di Fabio Righi (D-ML).
Vladimiro Selva (Libera) si sofferma sulla questione dell’emergenza abitativa con la lettura di alcuni dati. A San Marino “ci sono sulle 17.500 abitazioni. Ci sono inoltre circa un migliaio di abitazioni rustiche che potrebbero essere completate con interventi. Dall’altra parte abbiamo 14.800 nuclei familiari. A fronte di un numero così elevato di abitazioni, vediamo che c’è una differenza, ci sono circa duemila abitazioni che potrebbero essere immediatamente disponibili. Per quale motivo i giovani sammarinesi fanno fatica ad accedere alla casa, anche ad un affitto?” Quindi un appello affinché si possa celermente mettere mano “alle norme”.
Interviene Manuel Ciavatta (PDCS), tornando rapidamente sulla questione del Segretario Bevitori. “La DC ritiene che le persone che rappresentano e fanno parte delle istituzioni siano esemplari nel rispetto delle regole. Riteniamo che la Reggenza, se serviranno maggiori approfondimenti, sia garante anche in questa circostanza”. Sul tema della denatalità, afferma Ciavatta, “se non ci sono nascite, in prospettiva non ci saranno nemmeno risorse lavorative. Se non prendiamo consapevolezza che un figlio è un valore sociale e non facciamo di tutto perché ci siano più nascite, il nostro Paese veramente diventerà sempre più povero”. Quanto alla scuola, “le nostre strutture vanno adeguate. Però non si può negare che sia il Governo sia le aziende, negli ultimi anni hanno sempre preso a cuore la manutenzione scolastica il più possibile per fare in modo che gli studenti possano vivere bene la scuola”.
“Non si parla più di sanità – afferma Maria Katia Savoretti (RF) – Eppure i medici continuano a lasciare l’ospedale. E il comitato esecutivo cosa sta facendo, se qualcosa sta facendo? Ancora oggi per fare una visita specialistica ci sono mesi e mesi di attesa”.
“Nel 2022 si è fatta la legge di sostegno e supporto alla famiglia, sono stati introdotti interventi di congedo, aumentando le aliquote – sottolinea Massimo Andrea Ugolini (PDCS) -. Oggi non è più solo una questione di carattere economico. Il tema è: come intervenire per far sì che le famiglie possano trovare una condizione di stabilità e un equilibrio tra l’aspetto lavorativo, quello familiare e di realizzazione personale”.
Spazio quindi al Segretario di Stato Mariella Mularoni. “A Murata i servizi non saranno messi in discussione. E’ già stato emesso un bando internazionale e ci sono medici interessati a partecipare. Numerosi sono stati i medici che hanno manifestato interesse a trasferirsi in Repubblica”. Quindi Mularoni aggiunge: “Vorrei tranquillizzare sull’emergenza sanitaria menzionata da Libera nell’ultima conferenza stampa. Nel 2024 l’Urp non ha ricevuto reclami sulla medicina territoriale. Qualche criticità c’è sulle liste d’attesa, ma stiamo cercando di dare delle risposte”.
Askanews