Il terzo album del cantautore riminese Andrea Amati è uscito già da una buona manciata di mesi ma è stato solamente qualche giorno fa che la date libere di chi scrive e le sue sono combaciate: lavoro e ferie da una parte, gli impegni di lavoro e la nascita della figlia per lui.
Anche il titolo dell’ultimo cd – “Passo dopo passo” – è composto da tre parole. Come i primi due, “Via di Scampo” (2014) e “Bagaglio a mano” del 2018.
“Non me ne ero accorto: è stata una casualità. Il tre è il numero perfetto (ride). Per il prossimo proverò a cercare una parola sola: mi piacerebbe registrare un altro album. A luglio è nata mia figlia e non ho lavorato a ‘Passo dopo passo’ come avrebbe meritato. In queste settimane comunque inizierò a scrivere i pezzi per il quarto cd. Ho procedimenti piuttosto lenti. Per i 10 anni di ‘Via di scampo’ vorrei anche incidere di nuovo le canzoni che lo compongono. Vediamo”.
Come è cambiata la tua voce dal primo al terzo album?
“Non avendo una formazione didattica, cioè non ho frequentato le scuole di canto, tendo ad apprendere dalla ‘strada’, errore dopo errore. In questi dieci anni sono riuscito a diminuire gli errori e sono riuscito a definire uno stile personale. La mia voce la sento tecnicamente migliorata, più definita”.
L’album “Passo dopo passo” è composto da 10 tracce: hai dovuto tagliare qualche pezzo?
“Le 10 tracce erano quelle che avevo. Nemmeno nei primi due album avevo pezzi in più. Le canzoni iniziano con una scintilla, una frase appuntata, e poi si sviluppano, crescono. Poi il testo che finisce nel disco quasi sempre cambia da quello iniziale. Quando preparo la ‘scaletta’ so quale saranno il primo e l’ultimo pezzo. Le altre tracce le inserisco secondo le sonorità, alternando brani più dinamici da altri più lenti”.
Quest’ultimo lavoro è impreziosito anche da importanti collaborazioni.
“Assieme a Daniele Maggioli ho scritto ‘Santiago’ e ‘Ahi ahi ahi ahi che malinconia la fine dell’Estate’ mentre con Massimo Marches ‘Senza filtro’ e ‘Prima che diventi giorno’. Tutti e tre insieme invece ci siamo incontrati in ‘Passo dopo passo’ e ‘Dentro te’. Nell’album poi suonano anche Federico Mecozzi, Stefano Zambardino, Marco Montebelli e Francesco Preziosi. Il disco è nato davvero ‘passo dopo passo’, poco dopo il cammino di Santiago del Compostela: un’esperienza importante. Camminare ti insegna a ragionare”.
