“La visita di stato a San Marino del Presidente della Repubblica Italiana, Sergio Mattarella, è un evento fondamentale e dall’altissimo valore simbolico in quel percorso di rafforzamento dei rapporti bilaterali con quello che è il nostro Paese di riferimento sia per quanto riguarda i legami storici e sociali, ma anche a livello economico. Si tratta di un fatto storico, perché non accade così spesso come invece sarebbe da attendersi dalla vicinanza geografica e dalle tantissime interazioni tra i due Stati a tutti i livelli, ma soprattutto”, spiega la Presidente di ANIS, Neni Rossini, “avviene in un particolare momento, altrettanto storico, che il nostro Paese sta vivendo, ovvero la possibilità sempre più concreta di stipulare finalmente un Accordo di Associazione con l’Unione Europea che permetta alle nostre imprese di competere sul mercato unico alle stesse condizioni di tutti gli altri. La fase negoziale, iniziata ormai otto anni fa, sembra arrivata alle ultime battute con diversi dossier già chiusi, tra cui molti che interessano direttamente l’accesso al mercato unico da parte di beni e servizi. Perché le nostre imprese possano competere ad armi pari manca però ancora un passaggio fondamentale, invero, il superamento del T2, che non farà parte di questo Accordo ma come annunciato dal Vice Presidente della Commissione Europea Maros Sefcovic può essere oggetto di un accordo parallelo su cui chiediamo di lavorare sin da subito: nel frattempo occorre, internamente, avviare senza tentennamenti l’introduzione dell’IVA nel nostro sistema fiscale, al fine di essere fin da subito allineati alle procedure dell’Intrastat. L’IVA è uno strumento indispensabile per dialogare con gli altri Paesi e, in chiave T2, anche un fondamentale elemento di competitività: non se ne deve avere timore, come si è dimostrato con la fatturazione elettronica, che superati i dubbi iniziali, si sta dimostrando un elemento di semplificazione per le imprese. Anche questo, va ricordato, frutto di una rinnovata collaborazione con l’Italia, che ha permesso di superare diverse criticità conseguenti alla Legge 21 dicembre del 1993 nr.134, che conteneva norme vecchie di trent’anni fa, quando ancora non si usavano né email né internet”.
Se è vero che l’Accordo di Associazione verrà siglato con la Commissione Europea, è altrettanto vero che l’Italia è membro, nonché fondatore della stessa Unione Europea e, soprattutto, circonda geograficamente la Repubblica di San Marino: “L’Italia”, prosegue la Presidente Rossini, “rappresenta anche fisicamente il nostro primo approdo in Europa, per cui è naturale che ogni attività economica, sociale e istituzionale, vada resa sempre più forte e allo stesso tempo più semplice, all’insegna di una collaborazione che siamo certi possa portare vantaggi reciproci, come dimostrano i numerosi accordi bilaterali già sottoscritti. Molti, invero, sono i tavoli di lavoro aperti e le due diplomazie sono impegnate su tematiche tecniche proprio per risolvere questioni riguardanti tanti aspetti della vita dei cittadini e delle imprese dei rispettivi Paesi: vale per le migliaia di italiani residenti a San Marino, come per le migliaia di lavoratori frontalieri italiani, sia quelli attivi che quelli in pensione, come vale per tutti i cittadini sammarinesi che si spostano in Italia per lavoro o per motivi familiari, anche risiedendovi; vale per le imprese di entrambi i Paesi, che operano e interagiscono tra loro attraversando i confini quotidianamente. Alcune di queste criticità verranno assorbite in un più ampio quadro giuridico determinato dall’Accordo di Associazione, altri invece dovranno essere appunto concordati tra i due Paesi: in tal senso, la visita di stato del Presidente Mattarella diventa un passaggio fondamentale perché pur non affrontando le singole questioni, siamo certi possa dare impulso a tutte queste relazioni, favorendo il buon esito delle trattative in corso. L’auspicio è che questo evento, proprio perché al più alto livello diplomatico possibile, rappresenti una nuova stagione dei rapporti tra i nostri due Paesi, anche in funzione di quella cooperazione a livello internazionale che siamo sicuri porterà benefici a entrambi”.