Home Dal giornale Giacomoni mette le ali agli angeli dell’alluvione

Giacomoni mette le ali agli angeli dell’alluvione

da Alessandro Carli

“Anime salve” verrebbe da pensare, ma non alla maniera di Fabrizio De André (1996): non “spiriti solitari” dunque ma coesi, vicini, uniti. Solidali. È un abbraccio che diffonde speranza “Anime nel fango” (edizioni SunShine), racconto su carta (definirlo “libro” sarebbe riduttivo) di Luca Giacomoni che verrà presentato il 5 ottobre alla Sala Montelupo di Domagnano alle 21 (un’ora prima porte aperte per la vendita del volume autografato) prima di andare in “tournée”: l’8 ottobre a Ranchio, l’11 ottobre alla Sala di Montecitorio di Roma, il 14 ottobre a Rimini e poi ancora a Cesena, Forlì, Bologna, Maranello e tante altre date ancora in definizione). Il 5 ottobre a San Marino, assieme all’autore, nel ruolo di co-relatore ci sarà Mirkare Manzi.

“Ci ha toccato l’apocalisse e noi romagnoli, noi che continuiamo a vedere il sole anche nel buio più assoluto, l’abbiamo fissata negli occhi, le abbiamo sorriso con quell’espressione che è un misto di dolcezza, sfottò e determinazione e, girandole le spalle come si fa con chi non è meritevole di considerazione, le abbiamo detto: Dai, zò, no fé ‘e pataca. Vat a fé frézz, che mè aiò dal robi da fé. (Dai su, non fare il patacca, vai a farti friggere, che io ho delle cose da fare, ndr). Ci siamo rimboccati le maniche e abbiamo cominciato a ricostruire” scrive lo stesso autore nella quarta di copertina.

Quando e dove nasce “Anime nel fango” si può intuire: basta fare un salto breve nel passato.

“Avevo appena finito di scrivere un libro e stavo iniziando la promozione quando, nel mese di maggio, è arrivata l’alluvione in Romagna. Non ho un fisico molto ‘attivo’ ma volevo ugualmente dare il mio contributo, ovvero quello di raccogliere le testimonianze e riportarle su carta come memoria collettiva. L’idea era quella di dare spazio alle emozioni e ai sentimenti”.

Tante le voci incontrate, gli sguardi, le parole, i sorrisi e la fatica, le maschere di fango che raccontano di albe e di notti, di comunità.

“Nel libro sono state coinvolte 26 persone che ho ‘spalmato’ in 16 racconti, 16 storie di profonda umanità e di paura che poi si è trasformata in energia. La paura dell’acqua che saliva sanza la possibilità di mettersi in salvo, l’attesa degli elicotteri, le case distrutte, le colline isolate dalle frane, la mancanza dell’elettricità e dei telefoni. Nelle testimonianze emerge una grande forza di volontà di non abbandonare i propri posti, di non lasciare le proprie case, i propri animali, la propria storia familiare”.

Nella terza parte del libro ritroviamo il titolo.

“Le anime nel fango, le anime del fango quindi le persone che sono intervenute a dare una mano, come ad esempio ‘Un sorriso per Norcia & Non Solo’ (quindi Mirkare, Sara e Roberto, ndr) o chi, guardando la televisione o leggendo i giornali, ha deciso di partire, di dare una mano. L’ultimo capitolo è un messaggio di speranza, nonostante la sofferenza di chi ha perso tutto, quindi case, amici, oggetti cari”.

Forlì, Cesena, Ravenna ma anche l’entroterra: parole di terra e acqua, di fatiche che uniscono. Immagini che non ti aspetti: sorrisi, abbracci, baci, strette di mani, sguardi d’intesa.

“Le foto sono in parte scattate da me e in parte fatte dagli stessi protagonisti dei racconti o degli amici” spiega Luca Giacomoni.

Il ricavato del libro, al netto dei costi ‘vivi’, verrà destinato a un progetto sociale di ricostruzione e di ripartenza che verrà realizzato in una delle zone alluvionate.    

Il 5 ottobre, oltre al volume (o abbinate al libro), si potranno acquistare anche le magliette realizzate appositamente per la raccolta dei fondi.

Magliette “pulite” ma che contengono ancora quel fango, quell’humus, quell’argilla che il tempo – che la memoria del tempo – non può seccare. 

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