“Nuovo round negoziale questa mattina a Bruxelles come da roadmap condivisa con l’Unione Europea tesa alla stipula dell’Accordo di associazione entro fine anno”. Questo il titolo dell’ultimo comunicato della Segreteria di Stato per gli Affari Esteri con cui spiegava i progressi raccolti mercoledì mattina, in particolare sull’Allegato relativo alle comunicazioni elettroniche e ai servizi di telecomunicazione, che dopo diversi e intensi anni di negoziati, è stato praticamente chiuso. “La discussione è proseguita con il confronto sul tema della libera circolazione dei capitali, nel corso della quale si è registrato un avanzamento delle posizioni, che si concretizzerà in un prossimo scambio per iscritto tra le parti per giungere a settembre alla chiusura provvisoria dell’Allegato XII”, ha annunciato la Segreteria di Stato, mentre “in merito al diritto societario, le parti hanno individuato le disposizioni ancora da approfondire” e “San Marino invierà per iscritto alcune proposte di adattamento in particolare su due atti residui prima della chiusura provvisoria dell’Allegato XXII”.
“I confronti negoziali riprenderanno in settembre dopo la pausa estiva, con l’impegno di affrontare e chiudere i residui allegati tecnici e di risolvere le questioni politiche più sensibili”, chiosa il comunicato. Nessun rimando alla discussione interna, però, su cui pende la spada di Damocle del referendum popolare, e su cui – a parte l’avvio formale della Commissione Mista – ancora c’è poca condivisione di ciò che si sta effettivamente chiedendo e cosa invece si è disposti ad accettare. I “round”, quelli veri, devono ancora iniziare: e si faranno sul Monte.