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Cartiera Ciacci: doppio passo verso l’economia circolare

da Daniele Bartolucci

L’economia circolare è al centro del progetto di sviluppo della Cartiera Ciacci, che Intesa Sanpaolo ha scelto di sostenere con due finanziamenti per un totale di poco meno di un milione di euro, nell’ambito del plafond di 8 miliardi di euro che il Gruppo bancario italiano ha destinato alla transizione delle imprese verso il nuovo modello economico circolare, che punta a slegare lo sviluppo economico dallo sfruttamento delle risorse naturali esauribili e a ridisegnare con tali obiettivi il sistema industriale.

Un intervento che rientra nell’ambito dell’impegno del Gruppo bancario anche per dare supporto agli investimenti legati al PNRR.

I PROGETTI FINANZIATI

“I finanziamenti”, si legge nel comunicato rilasciato dal maggiore gruppo bancario in Italia, “saranno utilizzati dall’azienda sammarinese per la realizzazione di un impianto di osmosi inversa per il recupero delle acque reflue e per incrementare l’approvvigionamento energetico derivante da impianti fotovoltaici. Il percorso di Cartiera Ciacci nella transizione verso l’economia circolare è infatti scandito da una serie di tappe che Intesa Sanpaolo ha supportato nel tempo. Partendo da un approccio virtuoso grazie all’utilizzo di carta da macero riciclata, l’azienda ha deciso di investire nell’approvvigionamento di energia da fonti rinnovabili grazie a un impianto fotovoltaico per autoconsumo”.

Più recentemente Cartiera Ciacci ha inoltre acquisito un impianto di osmosi inversa per il recupero delle acque reflue: questa tecnologia permette il riutilizzo di oltre 210.000 mc/anno di acque, riducendo la captazione di una risorsa la cui disponibilità non è mai stata così critica come in questo periodo storico. “Tramite questi progetti”, prosegue la nota diramata da Intesa San Paolo nei giorni scorsi, “l’azienda risponde appieno ai criteri di economia circolare che mirano ad abbandonare l’utilizzo dei combustibili di origine fossile e ad aumentare l’efficacia nell’utilizzo di risorse esauribili”.

Le operazioni concluse con Intesa Sanpaolo, in stretta collaborazione con il Circular Economy Desk di Intesa Sanpaolo Innovation Center, società che si occupa di innovazione a 360° per il gruppo bancario e i suoi clienti, “è indicativa della volontà delle aziende del territorio di perseguire un piano di crescita responsabile e della loro capacità progettuale, nonostante il difficile momento condizionato dalla pandemia”.

Del resto, Intesa Sanpaolo è una delle banche più sostenibili al mondo, inclusa nei principali indici di sostenibilità. Da questo background e dalla forte spinta verso l’innovazione nasce l’impegno verso gli investimenti rispettosi dei criteri ESG (Environmental, Social, Governance) e la circular economy), che oggi rappresentano la nuova sfida per tutte le aziende, in particolare quelle più energivore.

“Siamo per nostra natura inseriti nella virtuosa filiera italiana del riciclo della carta”, spiega Emanuele Rossini, Amministratore Delegato della Cartiera Ciacci, “ma siamo consapevoli di essere comunque un’azienda energivora: questo ci impone, come obiettivo prioritario, di diventare sempre più ecosostenibili nell’ottica di un miglioramento continuo alimentato anche dalla certificazione ISO 14001 ottenuta a fine 2022. Questo si traduce in scelte strategiche allineate a questa visione, ad esempio tutta la materia prima che utilizziamo proviene dal recupero della carta, per cui tutti i nostri prodotti possono essere forniti certificati FSC®. A livello di investimenti, produciamo già biogas dai digestori anaerobici installati nell’impianto di depurazione, che permetterà un minor consumo di gas metano nell’ordine del 7–8 % all’anno. Inoltre, grazie alla tecnologia oggetto di finanziamento da parte di Intesa Sanpaolo, recupereremo le acque reflue attraverso l’osmosi inversa al fine di ridurre il consumo di acqua fresca così come realizzeremo un impianto fotovoltaico da 515 KW per la produzione di energia elettrica a distanza”.

“Sostenibilità ambientale e transizione ecologica sono aspetti imperativi per la crescita e la competitività delle imprese”, sottoscrive Alessandra Florio, Direttrice Regionale Emilia-Romagna e Marche di Intesa Sanpaolo. “Il nostro supporto agli investimenti green delle imprese che, come nel caso virtuoso della Cartiera Ciacci, si compie attraverso un’allocazione del credito responsabile con soluzioni finanziarie e consulenziali mirate: dai finanziamenti S-Loans che premiano con una riduzione di tasso gli investimenti finalizzati al raggiungimento di obiettivi ESG, ai finanziamenti a valere sul plafond di 8 miliardi di euro dedicato alla circular economy”.

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