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San Marino, CCS: responsabilità significa rispetto delle promesse

da Redazione

Fin dal momento della sua costituzione, oramai quasi un anno fa, il gruppo degli ex correntisti di Banca CIS ha mantenuto un atteggiamento di assoluta indipendenza rispetto a partiti e movimenti politici i cui esponenti siedono sugli scranni del Consiglio Grande e Generale. La finalità esclusiva di tutelare gli interessi dei risparmiatori danneggiati ci imponeva e continua ad imporci di mantenere la barra dritta su questo principio. Gli ex correntisti hanno pagato sulla propria pelle due volte per quanto avvenuto: a seguito del dissesto dell’istituto con il congelamento triennale dei propri risparmi durante la procedura di risoluzione e, successivamente, con la vera e propria ibernazione delle proprie sostanze attraverso la conversione coatta in titoli di Stato a scadenze non calcolate in anni ma in decenni. Le difficoltà – anche drammatiche in alcuni casi – che tali scelte hanno determinato sulla vita delle persone e delle famiglie sono oggettive e non possono avere colore politico. La necessità di sollecitare modifiche normative ed interventi riparatori sui provvedimenti da ultimo emanati che continuiamo a ritenere profondamente iniqui ed ingiusti ci ha, al contempo, imposto di interloquire con i rappresentanti delle forze politiche che siedono in Consiglio e con i membri del Congresso di Stato con tutti gli strumenti a disposizione. Nel corso di questi mesi, sarebbe ipocrita nasconderlo, accanto a chi è adoperato per cambiare le cose c’è stato chi ha manifestato – in alcuni frangenti in maniera anche sprezzante – non solo indifferenza ma addirittura ostilità nei nostri confronti mettendo sullo stesso piano semplici risparmiatori con i responsabili del dissesto al grido “che si accontentino, che almeno qualcosa hanno ottenuto”. Se il popolo ha fame, che mangino brioches!

Dopo settimane di confronto, comunque, dalla Segreteria alle Finanze era finalmente giunto un primo segnale di apertura alle nostre ragioni con la promessa – dichiarata pubblicamente – di un primo sblocco parziale da realizzarsi entro il corrente mese di giugno e la previsione di una road map per giungere, già nei prossimi mesi, ad ulteriori, graduali, sblocchi di liquidità. Confidiamo che l’evolversi della situazione politica non pregiudichi sostanza e tempistiche di realizzazione di quanto garantito. Il tempo stringe per le famiglie e per le imprese che non possono più aspettare. Per quanto ci riguarda ci uniamo quindi a tutti coloro che in queste ore hanno espresso un forte richiamo alla responsabilità di tutti gli attori in campo chiedendo, per quanto ci compete, che si dia subito seguito alle promesse non solo nell’interesse dei risparmiatori ma per la tenuta della credibilità del “sistema Paese”. Sistema Paese che, in questa vicenda, si sta giocando parte della propria credibilità rispetto, in particolare, ai molti cittadini italiani che avevano dato fiducia al sistema bancario sammarinese e dal quale, al momento, si sentono traditi come peraltro riportato da diversi media specializzati operanti oltre il confine di Dogana. 

Thomas Biagi

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