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BAC: il 2022 è tornato in utile, grande attenzione ai temi ESG

da Daniele Bartolucci

Approvato all’unanimità il Bilancio d’esercizio 2022 di Banca Agricola Commerciale Spa, che ha evidenziato un margine di intermediazione di 20,462 milioni di euro ed un risultato lordo di gestione positivo di ben 6,468 milioni di euro, il quale ha permesso di chiudere l’anno con un utile netto d’esercizio pari a 1,051 milioni di euro, dopo avere spesato cospicui accantonamenti. Numeri molto positivi, dunque, che sono stati presentati all’Assemblea degli Azionisti riunitasi giovedì scorso a Villa BAC, la quale ha apprezzato i risultati raggiunti nell’esercizio e ha deliberato la conferma dell’intero Collegio Sindacale, giunto a scadenza, per un ulteriore triennio.

LE PERFORMANCE

Protagonista della relazione tecnica illustrata dal Direttore Generale Micaela Licia Menicucci, è stato ovviamente il positivo risultato lordo di gestione di 6,468 milioni di euro: si tratta infatti di un dato in notevole aumento rispetto al 2021 (4,641 milioni, ovvero il +253,94%), in grado sia di sostenere il mantenimento di cospicue rettifiche di valore nette su crediti per 4.556 milioni di euro, come imposto dall’AQR, sia di predisporre ulteriori accantonamenti forfettari per 600mila euro. E nonostante questo, come detto, il Bilancio d’esercizio 2022 è stato chiuso con un utile netto di 1,051 milioni di euro, migliorando significativamente il dato del 2021, negativo. A completamento del quadro economico, il patrimonio di Vigilanza si attesta ad 55,993 milioni di euro, con un Total Capital ratio pari al 14,19%, in miglioramento di 1,29 punti percentuali rispetto all’esercizio precedente (12,90%): un chiaro segnale di rafforzamento della solidità dell’Istituto, che da 103 anni sostiene le famiglie e il tessuto imprenditoriale sammarinese.

Obiettivi ambiziosi solo un anno fa, quindi, che si sono concretizzati nel corso del 2022 e, come ha spiegato il Presidente Biagio Bossone, nonostante sia stato ancora un anno caratterizzato dal post pandemia e, purtroppo, dall’evoluzione del conflitto tra Russia e Ucraina, che ha portato tensioni e notevoli complessità sui mercati finanziari di tutto il mondo.

Risultati che rafforzano dunque la solidità della società e spingono ora il Consiglio di Amministrazione e tutto il management verso nuovi obiettivi che abbiano al centro la soddisfazione dei propri clienti.

LE SCELTE STRATEGICHE

Se, da un lato, il rialzo dei tassi dell’ultimo trimestre ha influito positivamente sul risultato complessivo, dall’altro sono risultate altrettanto efficaci le politiche di gestione sul portafoglio titoli di proprietà, che hanno determinato una maggiore profittabilità rispetto all’anno precedente.

Allo stesso tempo, la Banca ha proseguito l’ottimizzazione dei costi operativi chiudendo l’esercizio con un cost/income ratio del 68,39%, diminuito di quasi un quinto rispetto al 2021, quando era dell’88,19%, ed in sensibile miglioramento rispetto alla media di sistema (77,7%: fonte BCSM). Interessante, a tal proposito, notare come i costi operativi siano sì aumentati, ma solamente dell’1,79%: un dato molto inferiore all’inflazione registrata, che conferma l’attenzione del management al contenimento dei costi, in particolare quelli energetici. Per Banca Agricola Commerciale Spa, infatti, è diventato strategico attivare politiche e investimenti sempre più votati ai temi ESG, come dimostrato dalle iniziative intraprese negli ultimi anni: dall’installazione di un impianto fotovoltaico al fine di mitigare il costo dell’energia elettrica oltre a limitare l’immissione di CO2, alla progressiva sostituzione delle luci alogene con quelle a led in tutti i locali della BAC.

A queste operazioni infrastrutturali, si sono poi aggiunte le attività di sensibilizzazione, altrettanto concrete, come la riduzione dell’utilizzo di plastica all’interno dei locali BAC e l’installazione di impianti per microfiltrazione di acqua in tutte le filiali. Inoltre, nel corso del corrente anno, si è provveduto allo spegnimento delle insegne BAC dalle 00:00 alle 6:00, dando, al di là dell’effettiva riduzione dei costi che può essere marginale, anche un messaggio forte e “visibile” della propria sensibilità verso i temi ambientali.

Una serie di scelte strategiche che si sono tradotte di conseguenza anche in attività e servizi alla clientela: dalla creazione di appositi finanziamenti con particolari condizioni agevolate per interventi di riqualificazione o risparmio energetico, all’implementazione, nella gestione dei fondi comuni di investimento BAC Investments SG Spa, dei criteri di sostenibilità nelle scelte di investimento e la possibilità di investire fino al 30% del patrimonio del fondo in certificati di investimento che hanno come sottostante l’investimento in OIC (organismi investimento collettivo).

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