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San Marino, Ente Cassa di Faetano ricorda l’architetto Paolo Portoghesi

da Redazione

L’Ente Cassa di Faetano desidera ricordare l’Architetto Paolo Portoghesi, scomparso il 30 maggio nella sua casa di Calcata, in provincia d Viterbo. Portoghesi ha unito all’esercizio della professione e alla costruzione di opere ampiamente note – su tutte, la Moschea e il Centro Culturale Islamico, a Roma – l’attività di docente, storico, teorico e curatore. Nato a Roma nel 1931, si è formato all’Università La Sapienza, laureandosi nel 1957. Proprio in questo ateneo e al Politecnico di Milano (di cui è stato anche preside, dal 1968 al 1976) ha insegnato: tra le sue discipline d’elezione, la storia dell’architettura, che ha rappresentato anche il fulcro della sua produzione come autore e ricercatore. Con all’attivo, fra gli altri testi, fondamentali volumi su Roma barocca e Roma rinascimentale, su Francesco Borromini e Guarino Guarini, Portoghesi ha legato il proprio percorso alla corrente Postmodern. A lui, ancora, si devono la fondazione e la direzione di riviste di settore.

Proprio a Portoghesi l’Ente Cassa di Faetano ha affidato il progetto della propria Sede sociale, situata al centro del Castello di Faetano. Il progetto nasce dalla ristrutturazione della ex scuola elementare risalente agli anni ’30, acquisita in permuta a fronte della costruzione di un nuovo plesso scolastico per il Castello.

La volontà dell’Ente era quella di offrire a Faetano, e a tutto il Paese, una struttura di grande pregio che da un lato lo recuperasse, in quanto luogo caro agli abitanti del Castello, ed al contempo lo portasse a nuova vita da un punto di vista sia estetico che di funzione sociale.

L’idea di affidare questo incarico a Paolo Portoghesi nasce dalla sintonia con il suo pensiero filosofico, da lui stesso sinteticamente definito come “ascolto del luogo”. Lo studio effettuato da Portoghesi ha evidenziato la possibilità di valorizzare un edificio caro alla comunità di Faetano, come la sua scuola, andando a modificarne l’aspetto senza però alterarne gli elementi identificativi.

Al dolore per la perdita di una grande personalità del mondo artistico e culturale internazionale, si unisce la gratitudine per la testimonianza rimasta in territorio della sua maestria e della sua sensibilità artistica.

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