Home Dal giornale Il red carpet dell’ospite “ospitante” a Venezia

Il red carpet dell’ospite “ospitante” a Venezia

da Alessandro Carli

Il taglio del nastro del Padiglione San Marino del 19 maggio è stata anche l’occasione per vedere dal finestrino del van della Segreteria di Stato alla Cultura i danni provocati dall’alluvione e dalla tracimazione dei fiumi nel “delta della tragedia”, Cesena, Forlì e Ravenna: lungo la strada che unisce le due “Serenissime” la viabilità è stata a singhiozzo, con numerose deviazioni, volontari impegnati ad aiutare le persone e tante tracce di fango. Un inciso doveroso prima di entrare nell’evento. “Ospite Ospitante” è la proposta del Monte Titano alla “18. Mostra Internazionale di Architettura – La Biennale di Venezia” che ha trovato la sua sede alla Fucina del Futuro (Castello, 5063b), Calle e Campo San Lorenzo, Venezia.

L’inaugurazione si è aperta con i saluti dei Segretari di Stato Andrea Belluzzi e Stefano Canti, del Commissario Riccardo Varini e dei rappresentanti di FR Istituto d’Arte Contemporanea, azienda sammarinese guidata da Alessandro Bianchini, Roberto Felicetti e Vincenzo Rotondo. A seguire, gli interventi dei curatori Michael Kaethler e Marco Pierini, in dialogo con l’artista Vittorio Corsini e con il direttore editoriale di “Domus” Walter Mariotti e la lezione del Rettore dell’Università degli Studi della Repubblica di San Marino Corrado Petrocelli sul tema dell’ospitalità al tempo dei latini. Presenti inoltre noti esponenti del mondo dell’architettura, del design, dell’arte, della cultura, dell’imprenditoria e del lusso, unitamente a studenti, docenti e ricercatori delle scuole di alta formazione italiane e internazionali, che si sono trattenuti fino a tarda sera in un clima di generale apertura e positivo confronto.

La partecipazione sammarinese alla Biennale Architettura 2023 vuole proporre un approccio non solo espositivo, ma soprattutto esplorativo ed esperienziale. Il contesto teorico e applicativo prende forma all’interno di un contesto di ricerca dal carattere internazionale e multidisciplinare. Comunità, alimentazione, interspecie e religione sono le quattro categorie d’indagine che definiscono linee e dimensioni della ricerca, in base alle relazioni che gli esseri viventi sono in grado di instaurare con l’altro.

All’ingresso, nella parte esterna, due sedie in bronzo che “chiedono”, o meglio, “invitano” i visitatori e fermarsi e a parlare, da seduti, magari dialogando anche con lo sguardo.

Nella prima stanza, volutamente poco illuminata per “dare luce” a due installazioni di Vittorio Corsini: un cubo in plexiglas in cui le persone possono entrare e un video a loop che “vede” alcuni giovanissimi che ballano le loro sonorità.

Nella seconda sala – piuttosto illuminata – si incontra un laboratorio progettuale: un “plastico” in legno di Venezia. Qui, sino al 26 novembre, avverrà la trasformazione del pensiero in azione, attraverso workshop progettuali di co-design con la partecipazione di studenti, designer, cittadini, scultori, sociologi, agricoltori, artigiani e visitatori di passaggio. Proposte, cantieri e suggestioni che hanno il “dovere”, oggi più che mai, di dare risposte alle esigenze delle comunità. Man mano che i progetti si chiuderanno, gli studenti universitari si occuperanno di allestire una stratificazione di mostre che arricchiranno gli spazi di idee e visioni. Parallelamente si intendono realizzare alcune di queste idee attraverso la produzione di manufatti, quali arredi mobili per usi futuri della Fucina del Futuro, prodotti relazionanti per gli anziani, giochi per bambini, micro architetture effimere per il Campo e gli spazi aperti limitrofi.

“La Biennale di Venezia – ha spiegato il Segretario alla Cultura – costituisce indubbiamente un’occasione unica per promuovere il Paese. L’esposizione dovrà servire anche a valorizzare l’offerta culturale della Repubblica e a instaurare nuove relazioni con professionisti del settore, scuole di alta formazione, enti e fondazioni culturali di tutto il mondo. San Marino vuole presentarsi sullo scenario internazionale come un territorio ricco di fermento culturale, amico degli artisti e sostenitore delle diverse forme d’arte”.

Forse potrebbe interessarti anche:

Lascia un commento