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Il percorso di San Marino per il contrasto ai cambiamenti climatici

da Redazione

Il Segretario di Stato per il Territorio e l’Ambiente Stefano Canti, facendo seguito ai lavori del Tavolo per lo Sviluppo Sostenibile, ha presentato al Consiglio Grande e Generale il percorso della Repubblica di San Marino per il raggiungimento degli obiettivi della Agenda 2030 con particolare riferimento al contrasto ai cambiamenti climatici.

Un percorso partito nel 2010 con la ratifica del “Protocollo di Kyoto – Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui Cambiamenti Climatici” e proseguito nel 2015 con l’adesione della Repubblica di San Marino agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDGs) proposti nell’Agenda 2030 dell’ONU e, nel 2018 con la ratifica e la sottoscrizione dell’Accordo di Parigi.

Il Congresso di Stato con Delibera del 5 maggio 2020 ha istituito il “Tavolo per lo Sviluppo Sostenibile” con l’obiettivo di redigere un “Piano degli interventi per il raggiungimento degli obiettivi di Sviluppo Sostenibile” dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite, tavolo che ha consentito per la prima volta il coinvolgimento diretto delle organizzazioni della società civile impegnate in attività legate allo sviluppo sostenibile con particolare riferimento al movimento Friday for Future. Il “Tavolo per lo Sviluppo Sostenibile” ha inviato la propria richiesta di candidatura a presentare il Rapporto Nazionale Volontario (VNR) in occasione del Forum Politico di Alto Livello del 2021 poi accettata.

Dopo la presentazione del primo Rapporto Nazionale Volontario il “Tavolo dello Sviluppo Sostenibile” ha continuato a lavorare per individuare strategie e progetti per rispondere agli obiettivi (SDGs) proposti nell’Agenda 2030 dell’ONU e, per meglio far comprendere quanto la Repubblica di San Marino sia attenta ai temi della sostenibilità ambientale, su proposta dell’Ambasciatore della Missione permanente della Repubblica di San Marino presso le Nazioni Unite a Ginevra Marcello Beccari, il Governo ha chiesto ed ottenuto dall’ONU, di svolgere a San Marino i lavori della 83esima Sessione del Comitato sullo Sviluppo Urbano, l’Abitare e la Gestione del Territorio della Commissione economica europea delle Nazioni Unite (UNECE) alla quale hanno preso parte oltre al Presidente dell’UNECE, i rappresentanti di 56 Paesi aderenti al programma UNECE ed il Ministro del Territorio di Andorra.

In tale occasione, il primo a sottoscrivere la “Dichiarazione di San Marino” fu l’architetto Norman Foster. L’evento diede il via ad una serie di interlocuzioni per tradurre in azioni concrete i principi contenuti all’interno della “Dichiarazione di San Marino”. In seguito, il Segretario di Stato Stefano Canti, a Madrid presso la Norman Foster Foundation, alla presenza del Direttore Generale dello Studio ARUP, ha confermato la volontà delle parti nel lavorare su un “Progetto di Visione e su un Piano per la Transizione Energetica e Decarbonizzazione” per sviluppare uno strumento di visione, attuazione e monitoraggio del territorio che traduca gli impegni presi nel Rapporto Nazionale Volontario sugli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030 ed in linea con i principi della “Dichiarazione di San Marino”.

Lord Norman Foster ha offerto alla Repubblica di San Marino di aderire al programma accademico (Master), ideato dallo stesso con la partecipazione del Prof. Kent Larson (architetto, imprenditore e accademico ed attualmente Direttore del Gruppo di Ricerca City Science presso il MIT Massachusetts Institute of Thecnologies di Boston), al fine di educare professionisti di diverse discipline alla sostenibilità delle Città e sull’importanza della crescita futura delle città, del loro sviluppo in termini di urbanizzazione e delle future sfide. Per questo lavoro sono state scelte tre Città oggetto di studio, e Lord Foster ha proposto proprio a San Marino di essere una delle tre Città oggetto di studio. Lord Foster ha proposto a San Marino di far parte del progetto ed ha chiesto al Governo se, alla luce della fruttuosa collaborazione instaurata, desidera aderire ed accettare, affinché la Città venga studiata nell’ambito del Master accademico e, se abbiamo professionisti, studenti o dirigenti interessati a partecipare a questo studio. Il Master si terrà a Madrid a partire da Gennaio 2024, per sole n.10 personalità che verranno scelte in base al curriculum che verrà presentato. A questa iniziativa il Governo ha già confermato la sua adesione e partecipazione.

Durante i lavori della 83esima Sessione del Comitato sullo Sviluppo Urbano, l’Abitare e la Gestione del Territorio, inoltre è stato redatto il “Profilo Sostenibile della Città di San Marino”, un documento che elenca una serie di raccomandazioni finalizzate all’azione nel breve e medio periodo e mira a migliorare la capacità del Governo di sviluppare e attuare politiche e programmi urbani sostenibili e inclusivi.

Ora l’obiettivo è quello di attuare la “Strategia Nazionale per lo Sviluppo Sostenibile” attraverso il “Piano degli interventi per il raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile” ovvero l’insieme di strategie ambientali, economiche e sociali della Repubblica di San Marino per lo sviluppo sostenibile, in linea e come richiesto dall’Agenda 2030 ai Paesi aderenti la Convenzione dalle Nazioni Unite nel 2015, non un documento completo, ma un primo e determinante passo in avanti per attuare azioni specifiche e concrete in grado di cogliere l’opportunità fattiva che l’Agenda 2030 offre per migliorare le condizioni di vita attuali e future dei sammarinesi e a livello globale. Il documento “Strategia Nazionale per lo Sviluppo Sostenibile” – costituito da un insieme di azioni e progetti (schede blu) e idee e proposte (schede verdi) per stimolare la crescita economica, conciliandola con la tutela dell’ambiente e la protezione e promozione sociale – rappresenta lo strumento per la messa a sistema dell’attuazione a livello nazionale dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite.

“La Repubblica di San Marino -ha detto il Segretario di Stato Stefano Canti in Consiglio Grande e Generale- ha davanti a sé la grande sfida di mettere in campo politiche atte ad affrontare temi ambientali, economici e sociali per uno sviluppo sostenibile del Paese, che concili la crescita economica con la tutela dell’ambiente e la protezione e promozione sociale. Il documento adottato dal Consiglio Grande e Generale, interdisciplinare e multisettoriale, è frutto del massimo coinvolgimento. È importante che gli obiettivi siano stati adottati dal Consiglio Grande e Generale perché saranno raggiungibili nel medio e lungo periodo e necessariamente dovranno essere riconfermati dai Governi che si avvicenderanno”.

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