Home Notizie del Giorno Visto per voi: Pinocchio, Petrosino e il trionfo della parola

Visto per voi: Pinocchio, Petrosino e il trionfo della parola

da Redazione

Dopo il non-significante Nori ed il non-significato Odifred, torno al Ritratti d’Autore di Misano Adriatico per un argomento che mi solletica la mente assai: Pinocchio, il 31 marzo, sottotitolato La legge della doppia nascita. Il relatore è Silvano Petrosino che conosco solo di nome. La rassegna vanta la sala piena, come di regola. Vada detto che alle 21,12 si inizia e, rispetto ad edizioni passate, sono scomparsi i dilungamenti introduttivi e le elasticizzate letture che portavano avanti di un’ora (l’ora non sempre è legale) gli spettatori. Cecchini ci ricorda il prossimo e ultimo appuntamento della rassegna, venerdì’ 7 aprile ‘La filosofia dei Rolling Stones’ che non mi perderò perché sono già sicuro che sarà un comizio di parte… (Beatles forever… ).

Iniziamo: Petrosino nell’aspetto mi ricorda subito Mastro Ciliegia. Correggo: una via tra Ciliegia e Elton John. Parlerò – dice –  di Pinocchio così come si parla di un ‘classico’. Perché? Pinocchio un classico lo è. Cos’è un classico? Responso riduttivo: perché dura nel tempo. Ok, ma perché dura nel tempo? Bella domanda. Dura nel tempo, un classico, perché porta fuori gli snodi del vissuto (non della vita, si badi…) tira su il fondo dell’esperienza che è un’area difficile, strana, allarmante. Così abbiamo personaggi come Anna Karenina, Madame Bovary, Amleto. Per abbandonare il figlio cosa vede la Karenina in uno stupido amante? Cosa vede un cinquantenne in una bambina di cinque anni? Cosa emerge nelle fiabe più cruente? Attenzione! Non si confonda Pinocchio con una fiaba. Non è una favoletta con la morale che dice cosa bisogna e non bisogna fare/essere. La legge della doppia nascita e quella per cui si diventa adulti senza superare prove ovvero senza decidere. Oggi vediamo il dilagare del ‘risultato’, il fine senza fatica spesso anche al minor prezzo. Il passare del tempo non forma, fa solo invecchiare. Dunque devi lavorare per decidere. Nicodemo capisce Gesù, vede che Gesù potrà rispondere alle sue domande. Infatti Gesù dice che bisogna rinascere, non tornando indietro ma dall’alto. Un essere, verbo, spirituale che è sempre comunque materiale. Da dove infatti vedi se un uomo è spirituale? proprio dalla materia. Guarda come mangi, come parli, guarda che cosa fa il tuo corpo. La stessa materia che mostra quanto sei stupido. Anche le tue parole, soprattutto le tue parole perché quando smette di essere ‘qualcosa’ e perde la sua spiritualità Pinocchio raglia…

Anche Geppetto è un personaggio importante perché anche lui deve rinascere… padri si diventa. Anche madre e figlio, dice Petrosino. Accogliere è molto più che ricevere.

E allora il PRIMO punto importante del libro di Collodi è l’inizio dove Mastro Ciliegia non ‘accoglie’ il pezzo di legno, se ne libera e lo passa a Geppetto, il quale pure lui, pensa da falegname e pensa di trasformarlo in un balocco di legno ma come lo tocca… ahi! il legno parla!

Il SECONDO elemento sono il Gatto e la Volpe: semini i soldi e cresce la pianta dei soldi. Non è vero. Non cresce nulla se non vai a scuola.

Numero TRE, personaggio strepitoso, Lucignolo/Lucifero. Come con i due delinquenti il motto è: tutto subito e senza sforzo. Può funzionare e funziona per un po’ ma poi crolla. come il telefonino che ‘devi’ avere ma che dopo un anno, così è pensato, non funziona più.

Satana non usa questo sistema con Gesù (Gesù non è stupido, non lo incanti con un telefonino) ma cita la Bibbia e con le parole della Bibbia lo tenta. e così avanti per questo appassionante e appassionato racconto Petrosino, davvero bravissimo, ci tiene attenti e affascinati fino al termine. Mi vengono in mente paralleli magnifici: Jekill e Hide e la sua ricerca della felicitò, la creatura di Frankenstein e il vampiro di Stoker… Portano alla stessa considerazione finale: un bene, valido per tutti, che viene imposto si chiama male. L’ordine imposto dai dogmi e dai dittatori non è un lavoro di costruzione. L’idolo della bibbia sta in piedi, ma solo per un po’. Quando ti saranno cresciute le orecchie e il raglio sostituirò la voce, sarai solo pelle da tamburo. Che siano parlate o che siano scritte o dipinte o mimate, le tue parole rivelano quello che sei.

Teresio Massimo Troll

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2 commenti:

Marica M. 03/04/2023 - 4:08 am

Articolo magnifico. Piacevole da leggere anche.

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Daniele Bartolucci
Daniele Bartolucci 26/05/2023 - 1:41 pm

Grazie mille

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