Home Dal giornale Tariffe energia, si cambia: anche il gas sarà “variabile”

Tariffe energia, si cambia: anche il gas sarà “variabile”

da Daniele Bartolucci

Il 31 marzo scadranno i due Decreti predisposti dal Governo per calmierare i prezzi di luce e gas per imprese e famiglie, ma dal 1° aprile non si tornerà alle tariffe regolari (ovvero quelle deliberate dall’Autorità per l’energia a novembre 2022), bensì a nuove tariffe che la stessa Autorità ha deciso di istituire in questi giorni. Ad annunciarlo è stato il Presidente dell’Autorità stessa, Marco Affronte, con una breve intervista a RTV in cui ha spiegato anche il cambiamento principale, ovvero l’indicizzazione di entrambe le tariffe, quindi non solo quella dell’energia elettrica (oggi legata al PUN italiano), ma anche quella del gas. Inoltre – altra novità – nei prossimi mesi, “dopo l’estate”, verrà predisposta una doppia tariffa a cui l’utente potrà scegliere se indicizzata oppure fissa.

Una mossa quasi a sorpresa, si potrebbe dire, tanto che lo stesso Governo sembra non ne sapesse nulla, avendo anche convocato un tavolo con le categorie per i primi giorni di aprile proprio sul tema delle tariffe, ma soprattutto che sorprende il Segretario direttamente interessato, ovvero quello al Lavoro con delega all’AASS (l’azienda che, in base alla procedura, deve richiedere le modifiche all’Autorità), Teodoro Lonfernini. “Non ho la delibera in mano per poterla commentare né per fare le valutazioni in merito”, spiega, “quando avrò gli elementi a disposizione, potrò eventualmente esprimere una posizione in merito. Al di là dei contenuti, qualche considerazione si può comunque fare: la delibera annunciata dal Presidente Affronte arriva comunque in ritardo rispetto alle richieste dell’Azienda dei Servizi avanzate ormai mesi fa e anche all’appello che io stesso insieme a tutto il Governo le avevamo fatto, ovvero di rispondere tempestivamente alle mutate esigenze della collettività e alle mutate dinamiche dei mercati, che stavano evidenziando un calo dei prezzi degli energetici e ancora oggi stanno scendendo. Inoltre”, avverte Lonfernini, “l’Autorità non credo abbia tra le sue prerogative quelle di fare interviste e annunci, ma sono certo che ha il compito di vigilare il mercato interno, ma a differenza di quella italiana o di un altro Paese dove gli operatori sono decine se non centinaia, qui ne abbiamo solo uno, AASS, che opera in regime di monopolio ed è una società interamente di proprietà dello Stato, quindi non credo sia così complicato controllare e agire in tempi consoni. Qui si è andato invece oltre ogni tempo massimo, dando inoltre una risposta, mi riferisco all’indicizzazione del gas, in linea con l’ormai vecchia richiesta di AASS a cui invece si era risposto che occorrevano ulteriori approfondimenti. A questo punto gli approfondimenti dovremo farli anche noi, come Governo, perché nel frattempo come noto siamo dovuti intervenire con due Decreti per calmierare le tariffe che erano state deliberate e che non erano state modificate come richiesto all’abbassarsi dei prezzi di mercato. Abbiamo annunciato che tali Decreti non verranno prorogati, ma facendo conto sulle tariffe che conosciamo. Ora dovremo rifare i conti con quelle che l’Autorità ci presenterà”. La sensazione, anche se diplomaticamente Lonfernini non lo esplicita, è che questo sia l’ennesimo “incidente” tra Autorità, Governo e AASS: un incidente che rischia di creare ancora più confusione in una partita, quella dell’approvvigionamento energetico, estremamente delicata per tutto il sistema sammarinese.

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