Home Notizie del Giorno Commissione Affari Interni, martedì 21 marzo pomeriggio (report SMNA)

Commissione Affari Interni, martedì 21 marzo pomeriggio (report SMNA)

da Redazione

I lavori della Commissione ripartono dall’esame dell’articolo 31 del progetto di legge “Riforma dell’Ordinamento Penitenziario”, presentato dal Segretario di Stato per la Giustizia, Massimo Andrea Ugolini.  Si prosegue velocemente con l’approvazione del testo fino all’articolo 48, “Direzione de carcere”, in cui sono presentati emendamenti dal governo e da Libera. “Nella direzione del carcere sono state previste più possibilità- chiarisce il Sds Ugolini- viene confermata la gestione alla Gendarmeria, ma è introdotta anche la possibilità che la direzione vada a un corpo o figura esterna, infine la terza possibilità di utilizzare anche personale dirigente già presenti in tribunale, che possano contemperare entrambe le esigenze, continuare a coordinare la cancelleria del tribunale e insieme la direzione della struttura carceraria. Prevedere tutte le opzioni è elemento di opportunità che volta per volta si potrà determinare”. Infine, “l’impostazione data- puntualizza- è di continuare al momento con la direzione affidata al corpo della Gendarmeria”.
Diversamente, l’emendamento di Libera è abrogativo del comma relativo alla nomina della direzione in capo alla Gendarmeria, per ribadire l’importanza di affidare la struttura carceraria a un corpo civile e non miliare. Inoltre, “riteniamo sia necessario essere più chiari- sottolinea Guerrino Zanotti di Libera- Nell’emendamento del governo non è esplicitato il discrimine: quando si può scegliere di affidare la guida del carcere alla Gendarmeria o a un dirigente del settore pubblico allargato? Non è stata data una casistica”. Nicola Renzi, Rf, concorda sulla necessità di creare un corpo penitenziario civile e di evitare confusione su quando si opta per la direzione affidata alla gendarmeria e quando ciò non avviene.  Rispetto a queste osservazioni, il presidente Pasquale Valentini, Pdcs, suggerisce di aggiungere nell’emendamento del governo la dizione ‘in via subordinata’ relativamente alle opzioni previste per la direzione, come elemento di chiarezza.  Da parte del governo quindi si interviene integrando l’emendamento “rimane la via prioritaria della direzione del carcere alla Gendarmeria- chiarisce il Segretario di Stato- e qualora con provvedimento motivato il capo della Gendarmeria giustifica che non vi sono condizioni per questa possibilità di nomina all’interno del corpo, vi sono tutte le vie sussidiarie per percorrere le altre strade”.  L’emendamento di Libera viene infine respinto e quello sostitutivo del governo approvato.

Anche all’articolo 49 “Personale del carcere”, Libera presenta un emendamento che ribadisce la necessità di assegnare personale al carcere che non abbia una formazione miliare. L’emendamento viene respinto, è accolto invece quello proposto dal governo.

Il Sds Ugolini infine presenta due emendamenti all’articolo 58 “Transitorie e finali” che, come aveva anticipato nel dibattito introduttivo al provvedimento, sono relativi agli interventi di adeguamento della struttura carceraria e del suo personale. I due emendamenti sono accolti.

Nelle “Dichiarazioni di voto”, per conto della maggioranza, Mariella Mularoni, Pdcs, esprime soddisfazione per il progetto di legge che rappresenta “un ulteriore passo avanti verso l’allineamento del Paese a standard internazionali”. Sottolinea tra l’altro come nel testo siano recepite le raccomandazioni del Cpt -del Comitato per la prevenzione della tortura e delle pene e trattamenti inumani o degradanti del Consiglio d’Europa -e si punti a favorire l‘inserimento sociale dei detenuti.  Per l’opposizione, Giuseppe Maria Morganti, anticipa l’astensione dei gruppi Libera e Rf. “Non possiamo che riconoscere l’importanza di questo progetto- motiva- che rende migliore l’accoglienza nella struttura carceraria dei detenuti, è un gesto di civiltà e non si possono non riconoscere i passi avanti”. Morganti, riferendosi agli emendamenti presentati da Libera e non accolti, precisa: “Avevamo indicato alcuni elementi che sarebbero stati a noi cari, come l’accesso al carcere come estrema ratio, poi gli emendamenti legati al personale, sarebbero stati dei passi in avanti ancora più forti, nel portare un cambio di prospettiva, dalla sorveglianza e tutela dell’ordine all’assistenza e reinserimento sociale di chi sconta la pena carceraria”.  In definitiva, “ci sarebbe piaciuto essere ascoltati un po’ di più- conclude- e annunciamo la nostra astensione positiva nei confronti del progetto”. Si procede quindi all’approvazione del Pdl con 8 voti a favore e 5 astenuti. Sono infine indicati relatore di maggioranza Matteo Rossi, Npr, per l’opposizione Katia Savoretti, Rf.   

La Commissione prosegue con l’esame al comma 3 del Pdl “Legge quadro sulla Istruzione Superiore della Repubblica di San Marino”, presentato dal Segretario di Stato per l’Istruzione e la Cultura, Andrea Belluzzi. Nel dibattito i commissari esprimono a livello bipartisan apprezzamento per il Pdl e per il percorso compiuto nel processo di Bologna per il riconoscimento dell’Ateneo sammarinese a livello europeo e internazionale. Condiviso dai commissari sia di maggioranza che di minoranza è anche l’invito al Segretario di poter esaminare prima dell’approdo in seconda lettura del Pdl del decreto relativo alla nomina del Rettore e della governance dell’Università. A riguardo, in replica, il Segretario di Stato Belluzzi assicura che la Legge quadro non approderà in Consiglio grande e generale, per l’ultimo step normativo, senza la precedente condivisione del testo del decreto con tutti i gruppi.

L’esame dell’articolato procede velocemente con l’accoglimento degli emendamenti del governo e senza la presentazione di emendamenti da parte dei gruppi.

Nelle dichiarazioni di voto: Stefanelli, Pdcs, a nome della maggioranza annuncia voto favorevole per una norma che è “un passo in avanti, uno strumento importante anche di immagine per il  Paese”. Il commissario Morganti, Libera, a nome dell’opposizione, anticipa astensione: nella legge riconosce che “ci sono proposte interessanti ed è assolutamente necessario riflettere su questi argomenti”, ma non nasconde le preoccupazioni “per l’uso eccessivo della decretazione”, anche perché “in questo caso ci troveremo un decreto- sottolinea- con valenza di legge”. 

 Il Pdl è infine approvato 8 voti a favore e 4 astenuti. Sono quindi indicati come relatore di maggioranza il commissario Stefanelli, Pdcs, per l’opposizione il commissario Morganti Libera. 

La Commissione consiliare termina così i lavori.

SMNA

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