“Questo è il sale della democrazia, il confronto. Quello che rispondo spesso ai miei cittadini è che se io fossi arrivato in regione e avessi avuto qualcuno che avesse già fatto il progetto di autonomia, oggi noi staremo qui a parlare del tagliando dell’autonomia. Probabilmente, il mio successore, chi mi succederà nei prossimi anni parlerà del tagliando. A me è stato dedicato questo periodo storico. Non vorrei piuttosto che questa preoccupazione, sia anche un po’ la volontà di farla inceppare da qualche parte. Per quello che mi riguarda io sarò lì a vigilare. Se poi qualcuno decide che deve crollare tutto vuol dire che la costituzione è sbagliata, ma vuol dire anche che mettiamo in discussione quello che dice il Capo dello Stato”. Lo ha detto Luca Zaia, presidente Regione Veneto, a 24 Mattino su Radio 24 (foto: Radio 24 Il Sole 24 Ore).
“AUTONOMIA: STRADA ANCORA LUNGA”
“L’approvazione di ieri dell’autonomia non è un punto di arrivo ma un punto di partenza, la strada sarà ancora lunga, il confronto ci vorrà ma se noi non diamo una visione di modernità a questo paese va a finire male. Ci sono cittadini in giro per l’Italia che sono costretti a farsi la valigia per andare a curarsi fuori regione, ci sono comunità che hanno i rifiuti per strada, e non mi riferisco a Roma sia chiaro, disservizi, quindi questo è la prova provata che abbiamo gestito male le cose. Non do la colpa alla classe dirigente attuale del sud. Dico che il sud paga un conto di mala gestio del passato che è infinito, quindi l’unica via di uscita è questa. Se io fossi un governatore del sud chiederei subito l’autonomia perché non puoi dire di essere bravo, di essere il numero 1 e poi non chiedi l’autonomia.” Lo sostiene Luca Zaia, presidente Regione Veneto, a 24 Mattino su Radio 24.
“TERZO MANDATO? NON È UN MOTIVO DI INSONNIA”
“Terzo mandato? Per me non è una paturnia o motivo di insonnia, non so neanche se un progetto del genere passerà però è pur vero che questo paese dovrà interrogarsi su un tema: le uniche due cariche elettive in cui il cittadino sceglie la persona, che sono sindaco e presidente di Regione, sono le uniche due cariche che hanno un limite di mandato. Punto. Si decida se in questo paese si vuole andare nella direzione del popolo quindi lasciare il popolo che decida o verso elezioni più regolamentate. Io penso ai tanti sindaci che i cittadini vorrebbero ancora lì e non possono eleggerli e allora assistiamo molto spesso alla farsa del sindaco che fa il vicesindaco. Non è una farsa ma si vuole cercare di dare un minino di continuità”. Così Luca Zaia, presidente Regione Veneto, a 24 Mattino su Radio 24.
