Home Notizie del Giorno Cirielli a Radio 24: “Con paesi africani filiera corta dell’energia”

Cirielli a Radio 24: “Con paesi africani filiera corta dell’energia”

da Redazione

“L’aspetto importante dell’Africa secondo noi è che non sono grandi potenze come la Russia quindi capaci di minacciare, di fare guerra come hanno fatto, quindi sono nazioni con cui si può trovare, data la nostra posizione geopolitica ed economica, una posizione non dico di forza ma di maggiore autorevolezza. Poi si tratta di una filiera corta, la Russia è migliaia di km di distanza, Algeria e Libia sono difronte a noi. Infine perché non avere la sfida di aiutare questi paesi ad essere stabilizzati, a migliorare la loro qualità socio-economica, la loro qualità di formazione della popolazione, a migliorare la loro stabilità democratica. Se finora tutti hanno avuto un atteggiamento predatorio, neo colonizzatore, da prepotenti, è chiaro che sono nazioni che si difendono come possono difendersi, dobbiamo essere noi che siamo l’Italia ad avere questa sfida, da qui l’idea del piano Mattei, qualcosa che porti bene non solo a noi ma anche a quelle nazioni che dittature vere e proprie non lo sono neanche”. Lo ha detto Edmondo Cirielli, viceministro degli Esteri, a 24 Mattino su Radio 24 (foto: https://www.facebook.com/edmondocirielliofficial).

“COSPITO: FIGLI DI PAPÀ GIOCANO A CAMBIARE IL MONDO”

“Siamo preoccupati per quello che sta accadendo con una banda di scalmanati, di fanatici, probabilmente anche degli stupidi. Certamente ci fa stare in allerta e ci ha spinto a fare un esame dettagliato della sicurezza delle nostre ambasciate, dei nostri consolati, delle nostre sedi delle agenzie di cooperazione. E’ un’emergenza nuova dettata da una banda di figli di papà che gioca a fare quelli che vogliono cambiare il mondo, ma finché lo facessero solo con le idee o con manifestazioni pacifiche sarebbero anche bene accetti, perché siamo un Paese democratico che vive di proteste e di pluralità. Quando si usa violenza il discorso cambia e diventa una cosa seria. Sul piano medico la vicenda di Cospito è un problema dei medici e del magistrato di sorveglianza, sul piano giuridico io sono per il 41 bis per chi lo merita in base alla legge e certamente il modo per far cambiare questo regime non è fare minacce e proteste. Quindi bene ha fatto la nostra leader Giorgia Meloni a chiarire che non saranno certo minacce o altro a farci cambiare il nostro approccio sulla legalità e sulla sicurezza”. Lo ha detto Edmondo Cirielli, viceministro degli Esteri, a 24 Mattino su Radio 24. 

“ATTI OSCENI: MIA INIZIATIVA NON CONTRO CLIENTI PROSTITUTE”

“Gli atti osceni sono puniti in tutta Europa, in Italia erano puniti fino al 2015, poi è stato depenalizzato. È una cosa da ignoranti, o da persone in malafede, perché chi ha messo in giro la cosa era in malafede non ignorante. La cassazione già aveva chiarito in tutti questi decenni che il reato di atti osceni non colpiva né prostitute, né clienti. Certo, se uno si mette a fare sesso su una panchina o in stazione, oppure per esempio su Via del Corso a Roma è una cosa, se lo fa in luogo non frequentato è un’altra. La cassazione l’aveva già sgombrato, il reato, io l’avevo già inserito con una proposta di legge fatta nella scorsa legislatura e avevamo votato contro le depenalizzazioni. Perché è brutto dirlo ma c’è una turma di stranieri che si lava nelle fontane, defeca in strada, fa sesso in stazione o sulle panchine, è un dato reale basta vedere internet. Possibile che questi comportamenti non siano reato? Stranieri ed italiani vale lo stesso, l’emergenza di politica criminale è questa, su Facebook si trovano tanti video del genere. Chiunque fa una cosa del genere si merita di essere punito penalmente. Tra l’altro è anche una sciocchezza dire il carcere, perché in Italia con una pena sotto i 4 anni non vai in carcere. La mia proposta non vuole colpire i clienti delle prostitute, ma chi si masturba, sono tantissimi e sono per lo più italiani, ma neanche gli stranieri non scherzano nei parchi pubblici, o in posti frequentati da tutti. Impedire che ci siano atti osceni in un posto frequentato. In Francia, in Germania, In Inghilterra dappertutto viene punito questo crimine, così si è voluto dire un concetto paradossale, il ‘carcere per i clienti’ per fare notizia, dimostrare che il Governo è formato da persone bigotte, troglodite, che voglio dare punizioni. Io riappoggerei la proposta, la rivendico, perché secondo me se uno fa sesso in stazione davanti a tutti commette un reato”. Così Edmondo Cirielli, viceministro degli Esteri, a 24 Mattino su Radio 24.

Forse potrebbe interessarti anche:

Lascia un commento