Home Notizie del Giorno Commissione Affari Esteri, mercoledì 25 gennaio (report SMNA)

Commissione Affari Esteri, mercoledì 25 gennaio (report SMNA)

da Redazione

Nel pomeriggio prosegue l’esame del progetto di legge “Diritto dell’Informazione e dei Media” presentato dal Segretario di Stato con delega all’Informazione, Teodoro Lonfernini. Al centro delle riflessioni odierne dei commissari è la possibilità di regolamentare anche i “siti web” che veicolano informazioni sulla Repubblica di San Marino, gestiti da non professionisti del settore.

Si riparte dunque dall’ Articolo 10 “Autorità Garante per l’Informazione”, in cui sono presentati due emendamenti del governo (accolti) e uno di Libera modificativo “Art. 10 punto 3”. Quest’ultimo propone di eliminare la parte relativa alla nomina del presidente da parte del segretario di Stato ed eleva così a tre il numero membri indicata dal Consiglio Grande e Generale su proposta della Consulta (invece che i due previsti). “Le autorità garanti dovrebbero avere ruolo super partes- motiva Giuseppe Maria Morganti, Libera- riteniamo sia la Consulta a indicare il presidente”. Il Sds Lonfernini ritiene l’emendamento di Libera sia invece da rigettare: “Se il presidente viene indicato dal Segretario di Stato al congresso di Stato, personalmente non ci ravvedo alcun pericolo, si resta nell’ambito del corretto rapporto tra governo ed enti istituzionali. E non è una novità”. L’emendamento viene respinto. 

All’Articolo 11 “Funzioni dell’Autorità Garante per l’Informazione” sono presentati 2 emendamenti da Rf e 2 da Libera, più diversi emendamenti formali del governo.

Nel descrivere i propri emendamenti, Nicola Renzi di Rf interviene per aprire una riflessione più in generale sulla distinzione tra informazione ‘tradizionale’, normata dalla legge, e quella veicolata attraverso l’on-line. “Nella legge andiamo a dettagliare le competenze dell’Autorità garante e della Consulta che agiscono solo nei confronti delle testate e dei giornalisti”, osserva. “Cosa succede allora ai blog di informazione che possono dare notizie, flash, news, opinioni etc. su ciò che accade nella Repubblica di San Marino- chiede- e si trovano completamente scollegati dal sistema virtuoso di controllo e valorizzazione delle professionalità e anche di ‘punizione’ per i professionisti?”. Renzi ritiene invece sia necessario assoggettare alle funzioni dell’Autorità “anche i blog che diano notizie ricorsive sulla Repubblica di San Marino e che facciano raccolta pubblicitaria come i giornali”. Si richiede quindi una pausa al Presidente per discutere la migliore modalità per inserire questo principio nel progetto di legge.  Rispetto alla richiesta di confronto avanzata dal commissario Renzi, il Sds Lonfernini  in generale fa una distinzione: “Qui stiamo disciplinando le regole che devono condurre il mondo dell’editoria e dell’informazione in senso professionale”, sottolinea. Diversamente, “un blog condotto da chi giornalista non è, ma da un amministratore di impresa- chiarisce- ad oggi non risponde alle regole professionali dettate da una legge che individua, sia come persona fisica che giuridica, l’attività professionale del giornalista. Se si vuole contestare una impresa economica la si contesta con le norme sulle società”.

Il Sds Lonfernini si esprime quindi sugli emendamenti dei gruppi di opposizione: si dice disponibile ad accogliere un emendamento di Rf e due emendamenti di Libera. Si procede a una sospensione dei lavori per dare modo ai gruppi di confrontarsi sul tema sollevato dal commissario Renzi. Ne risulta infine un Emendamento aggiuntivo comma 1 bis sottoscritto da tutti i gruppi.
“Abbiamo ritenuto tutti quanti- spiega il commissario Renzi- che l’Autorità  garante esercita la sua azione sulla qualità dell’informazione erogata, a prescindere dall’avere o meno il patentino da giornalista”. L’emendamento aggiuntivo specifica perciò che ‘l’Autorità esercita le funzioni di cui al comma 1 (ndr: di controllo)  in capo a siti web o blog che veicolano ricorsivamente informazioni sulla Repubblica di San Marino’. Per il Segretario di Stato l’emendamento rappresenta una integrazione migliorativa ed  è accoglibile. Quindi il commissario Matteo Zeppa di Rete interviene per confermare il suo favore all’emendamento da lui stesso sottoscritto, ma anche per far presente alcuni dubbi. “Pur condividendo l’emendamento- spiega- penso che in capo all’Autorità possa aggravarne ulteriormente il lavoro”. Cita quindi un sito che fa ‘informazione’ su San Marino- pubblicando riprese di articoli della carta stampata e note stampa istituzionali, ma anche notizie di vero e proprio gossip persino sulla vita privata di persone che ricoprono un ruolo istituzionale- ma che non è riconducibili a un responsabile perchè “il direttore non esiste”. Quindi,”Se l’Autorità deve intervenire su queste ‘cloache’- domanda- dove interviene se il direttore non esiste?”. Ai blog e siti che sono comunque riconducibili a nomi e cognomi reali, si aggiungono qundi anche questi casi: “E’ ottimo l’emendamento, però ci sfugge qualcosa- aggiunge- Non può essere una commissione che può andare a dirimere cosa è buono e cosa non lo è, perché fuori, al di là di chi ci mette la faccia, è il far west”. Per Andrea Zafferani, Rf, i dubbi sollevati dal commissario Zeppa sono condivisibili, ma “l’estensione dei poteri dell’Autorità garante- sottolinea- sono comunque una garanzia ulteriore per poter tenere sotto controllo anche questi fenomeni distorsivi”. 

Infine sono posti a votazione tutti gli emendamenti: vengono approvati all’unanimità un emendamento di Rf comma 1, lettera m); un emendamento di Libera aggiuntivo letta q) e, sempre all’unanimità, l’emendamento comma 1 bis presentato da tutti i gruppi.

Si passa all’esame degli articoli al Titolo II “La disciplina dei media”. 

Si torna a discutere di informazioni sul web all’Articolo 18 “Testate giornalistiche on- line”

Giuseppe Maria Morganti, Libera, motiva gli emendamenti del suo gruppo: “Il prodotto editoriale è anche quello che si sviluppa su supporto informatico- sottolinea- apparentemente anche gli ultimi emendamenti del governo tendono a non riconoscerlo, tutto quello che si sviluppa sul web sfugge alle previsioni di questa legge, perciò abbiamo presentato emendamenti di chiarimento per far riflettere che l’on-line diventerà sempre più preminente rispetto altri media di informazione”.

Andrea Zafferani spiega invece l’emendamento proposto da Rf: “Avevamo un dubbio che abbiamo posto con questo emendamento, ovvero, se si potesse estendere al direttore o amministratore del sito una responsabilità per danni se l’autore del pezzo è identificato”. Ma il commissario di minoranza ritiene che gli emendamenti presentati dalla Segreteria diano già una risposta: “Come ha scritto il governo è ancora più preciso- riconosce- quando si spiega che c’è l’obbligo di rimozione dell’articolo dal web in caso di querela per diffamazione da parte del direttore o amministratore del sito, mi chiedo solo se il periodo di rimozione – fino alla sentenza definitiva- sia un tempo corretto”.  Il Segretario si dice disponibile ad accogliere un emendamento di Libera che richiede alla testata on line di indicare il proprio provider, anche se estero.

Viene infine proposto e accolto un emendamento condiviso da governo e dai gruppi al comma 7 dell’articolo 18 per prevedere un decreto delegato, da adottare entro sei mesi dall’entrata in vigore della legge, per disciplinare gli obblighi a carico del direttore della testata, o amministratore del sito web o blog per le notizie o informazioni per cui sono presentate querele.

All’articolo 19 “Altre pubblicazioni periodiche” Libera presenta un emendamento per escludere l’obbligo di iscrizione alla Consulta del direttore responsabile per questo tipo di pubblicazioni. Il commissario Morganti fa presente che nella casistica rientrano anche le pubblicazioni dei partiti.  E se fosse obbligatorio tale requisito, la maggior parte dovrebbero chiudere, perché la maggior parte delle forze politiche non hanno la possibilità di assumere un direttore responsabile professionista. “Lungi da parte del sottoscritto voler impedire questo tipo di pubblicazione per i partiti”, si spiega il Segretario Lonfernini che riconosce la ‘svista’ e ritiene l’emendamento accoglibile. La proposta di Libera viene così approvata all’unanimità.   

Con l’approvazione dell’Articolo 22 “Sostegno all’impresa editrice e testata giornalistica”- in cui viene approvato un emendamento del governo che interviene sul titolo dell’articolo-  viene sospesa la seduta.  L’esame del progetto di legge proseguirà in seduta notturna dall’Articolo 23 “Provvidenze per l’Editoria”.

SMNA

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