Home Dal giornale Altri 140 milioni di titoli per la “soluzione CIS”

Altri 140 milioni di titoli per la “soluzione CIS”

da Redazione

Scadenza 2042 e tasso fisso all’1,75% per la prima “mandata” di titoli del debito pubblico per un valore di 86 milioni e 770 mila euro, oltre 55 milioni il valore della seconda tranche (scadenza 2037): sono questi i valori della nuova emissione riservata alla Società di Gestione degli Attivi ex BNS Spa, suddivisa in due Decreti, rispettivamente il 161 e il 162 del 2022. Una soluzione che, di fatto, colpisce ancora una volta gli ex correntisti di Banca CIS, come denuncia il loro Comitato.

“IMPEGNI NON RISPETTATI, NON SIAMO CRIMINALI”

“Apprendiamo, di nuovo, senza alcun preventivo confronto, alcuna preventiva comunicazione, alcuna anticipazione che in data 5 dicembre scorso sono stati emessi due nuovi decreti delegati che, completando il – per noi drammatico – percorso avviato lo scorso giugno, convertono in Titoli di Stato anche i residui risparmi detenuti dai correntisti in Banca CIS che erano stati convertiti in obbligazioni con promessa di restituzione nel 2024 e nel 2026. Le soluzioni architettate dal Governo per non mantenere gli impegni che le stesse istituzioni della Repubblica di San Marino si erano assunti nei confronti dei risparmiatori”, attaccano dal Comitato Correntisti, “stavolta suonano grottesche. A giugno, per le obbligazioni aventi scadenza a luglio del 2022, si è intervenuti con la con-versione in titoli di Stato aventi scadenza a 10 anni. Per le obbligazioni aventi scadenza al 2024, se ne riparla nel 2037 e per quelle aventi scadenza nel 2026 se ne riparla nel 2042. 15 e 20 anni per poter rivedere i risparmi su cui le persone contavano per i propri progetti, le proprie necessità, le esigenze della propria famiglia. Persone che non sono criminali, delinquenti, truffatori. Sono semplici risparmiatori che, ingenuamente, confidavano nella stabilità del sistema bancario di San Marino e sulle garanzie fornite loro dallo Stato. Chiediamo a chi sarà chiamato in Consiglio Grande e Generale a ratificare i due decreti delegati come si sentirebbero se capitasse a loro. E chiediamo loro di riflettere pensando ai loro figli ed ai loro nipoti”.

L’EMISSIONE, LE REGOLE E IL RUOLO DI BCSM

Premesso che BCSM è l’agente pagatore e quindi “interviene, per conto dell’Emittente, nel regolamento delle operazioni di assegnazione, di pagamento delle cedole e di rimborso dei titoli del debito pubblico”, i titoli del debito pubblico sono “al portatore” ed emessi in forma dematerializzata. Il servizio di deposito centrale dei titoli è affidato sempre a BCSM e il trasferimento dei titoli del debito pubblico avviene unicamente tramite BCSM, quale depositario centrale dei medesimi, e i soggetti autorizzati all’esercizio dell’attività di cui alle lettere A e D dell’Allegato 1 alla Legge n.165/2005 che aderiscono direttamente al servizio di deposito centrale di titoli operato dalla stessa BCSM e al sistema di regolamento titoli gestito dalla stessa. Questi Titoli, come detto, sono riservati in emissione alla Società di Gestione degli Attivi ex BNS S.p.A. L’assegnazione è effettuata mediante accredito dei titoli sull’apposito conto di deposito titoli presso BCSM dal soggetto autorizzato incaricato dalla Società di Gestione degli Attivi ex BNS S.p.A. a intervenire nell’operazione.  Il rimborso avverrà al 100% del valore nominale unitario in un’unica soluzione alla data di scadenza degli stessi. 

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