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Benefici fiscali a chi finanzia la cultura

da Alessandro Carli

Favorire la creazione di un sistema virtuoso e inedito di collaborazione tra pubblico e privato in un comparto dove queste sinergie, almeno a San Marino, faticano ancora a vedere la luce. Il Consiglio Grande e Generale ha approvato il pdl che propone di modificare l’Art Bonus: si potrà applicare anche alle erogazioni liberali di denaro effettuate nei periodi d’imposta al fine di sostenere economicamente eventi culturali patrocinati dalla Segreteria di Stato per la Cultura e considerati di “rilevanza culturale”; iniziative editoriali e progetti audiovisivi e multimediali ritenuti sempre dalla Segreteria Cultura di “particolare rilevanza”; campagne informative per la cittadinanza promosse dal Congresso di Stato o dalle singole Segreterie nella forma di “pubblicità progresso” o “comunicazione sociale”. Ai soggetti che effettuano l’erogazione si applica la piena deducibilità dell’importo erogato e spetta un credito d’imposta, nella misura del 65%, delle erogazioni effettuate sino ad un massimo di complessivi 100 mila euro da ripartire in tre quote annuali di pari importo. Il credito d’imposta spettante è riconosciuto alle persone fisiche e agli enti non commerciali nei limiti del 15% del reddito imponibile, ai soggetti titolari di reddito d’impresa nei limiti del 10 per mille dei ricavi annui. Il credito d’imposta è altresì riconosciuto qualora le erogazioni liberali in denaro effettuate per interventi di manutenzione, protezione e restauro dei beni pubblici siano destinate ai soggetti concessionari o affidatari dei beni oggetto di tali interventi. Il credito d’imposta è ripartito in tre quote annuali di pari importo. Ferma restando la ripartizione in tre quote annuali di pari importi, per i soggetti titolari di reddito d’impresa il credito d’imposta è utilizzabile tramite compensazione dell’imposta generale sui redditi in sede di dichiarazione. I soggetti beneficiari delle erogazioni (…) comunicano mensilmente all’Ufficio Attività Economiche e alla Segreteria Cultura l’ammontare delle erogazioni liberali ricevute nel mese di riferimento; provvedono altresì a dare pubblica comunicazione dell’importo nonché la destinazione e l’utilizzo delle erogazioni tramite il proprio sito web istituzionale nell’ambito di una pagina dedicata e facilmente individuabile e in un apposito portale, gestito dalla Direzione UO Istituti Culturali, in cui ai soggetti destinatari delle erogazioni liberali sono associate tutte le informazioni relative allo stato di conservazione del bene, gli interventi di ristrutturazione o riqualificazione in atto, i fondi pubblici assegnati per l’anno in corso e l’ente responsabile del bene.

“La dotazione iniziale del fondo, pari e 20 mila euro, sarà versata dallo Stato” si legge nella relazione, “e potrà essere incrementata dall’apporto finanziario dei soggetti privati e da una percentuale della somma derivante dalla vendita dei biglietti d’ingresso per cinema, teatri e musei”. In questo modo la Repubblica di San Marino potrà disporre quindi di risorse maggiori anche per completare quell’opera di preservazione e valorizzazione del patrimonio culturale del territorio.

Sempre il CGG ha approvato anche il Progetto di Legge presentati dal Segretario di Stato per la Cultura finalizzato al potenziamento dell’Istituto Giuridico Sammarinese: il testo mira ad implementare le attribuzioni dell’Istituto Giuridico al fine di promuovere la cultura giuridica sammarinese e la conoscenza dell’ordinamento. In particolare, la normativa è finalizzata a migliorare la qualità del linguaggio dei testi legislativi, la chiarezza, la comprensibilità, la sistematicità e l’organicità delle disposizioni. Per fare questo, tra le nuove funzioni attribuite all’Istituto, vi è quella di formulare pareri tecnico-giuridici sul testo di un Progetto di Legge. Chi intende sottoporre una bozza di provvedimento legislativo all’esame del Consiglio può chiedere all’Istituto Giuridico un parere tecnico preventivo sul testo. Tale richiesta rappresenta una facoltà e non un obbligo. L’Ateneo sammarinese, in questi ultimi anni, ha costruito una fitta rete di relazioni con Università di tutto il mondo. Al fine di consolidare queste relazioni, la legge inserisce tra i componenti del Consiglio Scientifico dell’Istituto Giuridico un membro designato da uno degli Atenei con cui l’Università ha stipulato un Accordo di collaborazione.

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