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Firmato il Testo Unico del Contratto Collettivo Unico Generale dell’Industria

da Redazione

Nel pomeriggio del 7 dicembre, presso la sede ANIS, è stato firmato il Testo Unico del Contratto Collettivo Unico Generale di Lavoro del settore Industria, stipulato in conformità alla Legge 59/2016.

La stesura del contratto ha richiesto diversi mesi di lavoro, dovendo raccordare i molteplici verbali di accordo che dal 2002 si sono susseguiti partendo dal testo iniziale del 1998. Un percorso di stesura reso impegnativo anche dalle sovrapposizioni che nel tempo si sono verificate, come ad esempio l’intervento della Legge 131/2005 che ha recepito gran parte delle intese raggiunte con l’accordo contrattuale. Tale stratificazione ha comportato una serie di complessità, evidenziando di conseguenza la necessità di rendere più leggibile e chiaro il contratto stesso. Il Testo Unico va in quella direzione ed è quindi un risultato importante per i lavoratori come per i datori di lavoro.

Oltre a questo, la Legge 59/2016 prevede, in base alla rappresentatività, che possa esistere solamente un unico contratto con validità erga omnes per ogni settore: anche questo è un obiettivo di fondamentale chiarezza per tutto il sistema.

Il successivo e definitivo passaggio, previsto dalla suddetta normativa, sarà quello di sottoporre il Testo Unico a referendum tra i lavoratori. Le organizzazioni sindacali formalizzeranno quindi il protocollo per il suo svolgimento e, dopo l’autorizzazione del Comitato Garante, si potranno svolgere le votazioni.

Si ricorda e si precisa, infine, che il nuovo contratto comprende anche l’ultimo accordo di rinnovo siglato proprio quest’anno con validità 2022-2023, confermando quindi anche gli aumenti previsti per il biennio, rispettivamente del 3% per il 2022 e del 2,4% per il 2023.

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