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Banca Centrale: in calo i “crediti dubbi lordi”

da Alessandro Carli

Nel secondo trimestre 2022 gli impieghi lordi verso la clientela sono diminuiti di 34 milioni di euro, attestandosi a 2.112 milioni. I crediti dubbi lordi, pari a 1.236 milioni, sono risultati in calo di 29 milioni; tra questi si rilevano sofferenze per 504 milioni (-19 milioni rispetto al trimestre precedente).

A spiegarlo è il Bollettino informativo del secondo trimestre 2022 di Banca Centrale della Repubblica di San Marino.

Gli impieghi netti verso la clientela, pari a 1.276 milioni, hanno evidenziato una contrazione di 12 milioni (-1,0%). Le citate variazioni sono riconducibili, tra l’altro, allo stralcio di crediti ritenuti non più esigibili e al rimborso di finanziamenti.

I crediti in bonis netti sono diminuiti di 6 milioni, attestandosi a 868 milioni, mentre i crediti dubbi netti (NPLs), in diminuzione anch’essi rispetto al trimestre precedente (-7 milioni), si ragguagliano a 408 milioni.

Tra i crediti dubbi netti si rilevano sofferenze per 164 milioni (-5 milioni rispetto al trimestre precedente), crediti ristrutturati per 131 milioni (-9 milioni), incagli per 112 milioni (+9 milioni) e crediti scaduti/sconfinanti per 1 milione (-1 milione).

Il coverage ratio sui crediti dubbi è pari al 67,0% (67,3% sulle sofferenze). I crediti dubbi lordi rappresentano il 58,5% degli impieghi lordi (NPLs Ratio a valori lordi), mentre i crediti dubbi netti costituiscono il 32,0% degli impieghi netti (NPLs Ratio a valori netti).

SOCIETÀ DI GESTIONE

A fine giugno 2022 i fondi comuni di diritto sammarinese gestiti dalle tre SG erano pari a n. 13, di cui n. 4 istituiti ai sensi di specifici decreti legge e decreti delegati nell’ambito di operazioni di ristrutturazione bancarie, alternativi, chiusi e riservati alle banche sammarinesi, con attivi in parte riconducibili a crediti dubbi (cd. fondi di crediti), e n. 1 fondo in liquidazione di tipo chiuso alternativo e riservato a clientela professionale. Il patrimonio netto dei fondi comuni risultava pari a 194 milioni, di cui 0,9 milioni relativo al citato fondo chiuso in liquidazione, in diminuzione di 14 milioni rispetto a fine marzo 2022. Sulla variazione delle masse gestite ha inciso, tra l’altro, l’andamento negativo dei mercati finanziari. Del citato importo di 194 milioni, la parte riferita ai menzionati n. 4 fondi di crediti era pari, al 30 giugno 2022, a 75 milioni.

LA VIGILANZA

Nel periodo di riferimento si è manifestato un calo delle decisioni in merito ai procedimenti autorizzativi, istruiti su istanza di parte, così come dei procedimenti sanzionatori, mentre sono aumentate le decisioni in materia di ispezioni, per l’avvio di accertamenti cartolari e l’approvazione di rapporti relativi ad accertamenti conclusi. Il maggior numero di decisioni del trimestre attiene alla “Situazione singoli intermediari”, afferenti in massima parte a procedure di rigore, sia per quanto concerne soggetti in LCA, per i quali sono in corso le attività finalizzate alla chiusura delle procedure, sia per un intermediario sottoposto a procedura di Amministrazione Straordinaria (ai sensi dell’art. 78 della LISF).

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