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Il Giardino diffuso della Biodiversità: dal passato gli alberi per il futuro

da Redazione

Nel territorio della Repubblica di San Marino nasce il “Giardino diffuso della Biodiversità”, in cinque luoghi diversi, Centro Storico di San Marino, Montecchio, Domagnano, Montegiardino e Cailungo, dimorano i gemelli degli alberi da frutto più longevi e a rischio estinzione. Queste piante sono “i patriarchi”, sono dotati di grande rusticità e resistenza alle avversità climatiche e parassitarie. Questo particolare giardino diffuso non ha solo un valore estetico, ma è un modello di conservazione genetica, elemento fondamentale per la sopravvivenza degli uomini, dal passato le piante del futuro per favorire un’agricoltura di qualità, che rispetti l’ambiente e la nostra salute, è dimostrato che questi frutti del passato non hanno bisogno di trattamenti chimici per la loro crescita. Questo giardino è uno scrigno di biodiversità oltre che una piccola banca genetica; una testimonianza e un laboratorio di educazione alla sostenibilità per conoscere, apprezzare e valorizzare la biodiversità.

Il Giardino diffuso della biodiversità di San Marino farà parte della Rete dei Giardini che l’associazione Patriarchi della Natura ha progettato nelle varie regioni d’Italia, come ad esempio la vicina Cattedrale delle Foglie e delle piante contadine di Cesenatico che ospita l’ultima opera di Tonino Guerra a poche centinaia di metri dal mare, il Giardino dei Patriarchi d’Italia della villa dei Quintili a Roma, sull’Appia antica, il Giardino degli olivi patriarchi a Venafro in Molise e i Giardini di Marzo presso il CET di Mogol in Umbria.

Ing. Giuliana Barulli Direttore AASLP: “Sono fiera di celebrare questa giornata nazionale degli alberi, che ho contribuito ad istituire con la Segreteria di Stato per il Territorio e l’Ambiente nel 2020, con il progetto del giardino diffuso della biodiversità. Un altro importante progetto che prende il via e segue la recente piantumazione del Bosco dell’ONU nella zona di Valdragone. Con impegno, dedizione e voglia di far bene, si possono realizzare piccoli gesti rivolti alle nuove generazioni per la conservazione dell’ambiente e del territorio che ci ospita”.

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