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IAM srl: riutilizzare le taniche è un risparmio per le imprese

da Mirkare Manzi

Tra le tante autorizzazioni che ha IAM c’è anche quella di trasformare i rifiuti in Materia Prima Secondaria, ovvero in materiali che possono tornare senza problemi sul mercato.

Ogni azienda, anche se talvolta non ne ha consapevolezza, possiede un “grande patrimonio” di MPS.

Un esempio? Il primo che mi viene in mente è quello dei cucchiaini e i bicchierini utilizzati per il caffè: se gestiti in maniera virtuosa (e semplice) possono trasformarsi in una nuova Materia Prima Seconda che serve per produrre il polistirene espandibile (EPS), un materiale impiegato per costruire i pannelli utilizzati nell’isolamento termico a cappotto.

Certo, non tutti i rifiuti possono essere riciclati: per capire se possono avere una “seconda vita” occorre interfacciarsi con chi fa questo lavoro; spesso basta una consulenza per sciogliere ogni dubbio. Solo così si può avere una “mappa” dettagliata di cosa poter buttare e di cosa invece riciclare. Anche perché, va detto, poter riutilizzare o poter trasformare un rifiuto ha un “peso” anche economico, una “voce” che tenuta in grande considerazione dalle imprese: se l’impiego è il medesimo, perché spendere quando si può ottenere lo stesso risultato senza esborso di soldi? La nostra operatività, il lavoro giornaliero, ci ha “fatto capire” che l’oggetto che va per la maggiore è il “cisternotto” per l’acqua. Cisternotto che inizialmente “arriva” in azienda sotto forma di imballaggio delle materie prime e che spesso, una volta “aperto”, finisce il suo compito in un angolo, o nei piazzali, o nelle aree interne preposte.

Invece di metterlo tra i rifiuti – e quindi farlo diventare un costo visto che quando viene smaltito occorre pagare un certo importo – può essere “rimesso in vita”, può essere riadattato a un’altra mansione, passando quindi da una “spesa” a una “non spesa”, e spesso anche a un guadagno visto che ha un valore commerciale.

Le “nuove funzionalità” delle taniche non si fermano qui ovviamente. Oltre al “cisternotto” per l’acqua, utile per raccogliere la pioggia che serve per innaffiare il giardino o per “sciacquare” automobili, camion, pavimenti, vetri e macchinari, le taniche possono diventare anche dei portadocumenti o dei portariviste, degli zainetti molto resistenti o dei trolley, utili per trasportare alcuni oggetti, ma anche delle fioriere. Molte plastiche, lo voglio ricordare, possono essere riutilizzate. Dal PET (che viene utilizzato soprattutto per le bottigliette d’acqua), dal PVC e dal polietilene (impiegato per fare i sacchetti, i nastri adesivi e per la spazzatura, per esempio) si realizzano fibre per imbottiture. E sempre con il PVC riciclato si riescono a fare tubi, scarichi per l’acqua piovana e molti prodotti del settore edile. In fondo bastano poche accortezze e un po’ di informazione per “essere gentili” con l’ambiente (smaltire inquina) e con il portafoglio. 

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