In origine dovevano essere quattro ma poi ci si è messo di mezzo Giove Pluvio che ha “asciugato” (è un ossimoro) il poker di appuntamenti organizzati da IAM srl e lo ha fatto diventare un tris. Appuntamenti con un nome ben preciso: “Mercante per un giorno”, un’iniziativa, come racconta Marika Baldacci, “nata quest’anno per diffondere la visione in campo ambientale dell’azienda, ovvero che l’usato non è secondo a nessuno, spesso nemmeno al nuovo. Quindi a inizio 2022 abbiamo pensato di creare una manciata di giornate dedicate al riuso da ‘svolgere’ nei mesi più luminosi e meno freddi, come avviene anche fuori dai confini di San Marino dove, lo ricordo, questi eventi sono annuali”.
I primi due, che si sono svolti presso l’impianto della IAM a Dogana, sono andati abbastanza bene. “L’affluenza non è stata elevatissima, anche per il caldo e per il ‘calendario’ davvero denso di appuntamenti che propone la Repubblica. Quindi ci siamo chiesti: perché non provare ad aggregarci ai ‘cartelloni’ già esistenti? Abbiamo contattato le Giunte di Castello per avere le singole programmazioni, per presentare la nostra proposta, e non escludiamo una collaborazione anche con Alessandro di 5R Riuso di Murata”.
La semina è stata fatta: ora bisogna aspettare i germogli. “Il progetto non si ferma al 2022 anzi, molti espositori che hanno partecipato all’ultimo mercatino ci hanno già chiesto di ragionare su un’altra data prima di Natale e hanno chiesto di essere informati per il 2023. La nostra idea è quella di ‘mettere in campo’, anche assieme ai Castelli che aderiranno, una serie di date a cadenza mensile” prosegue Marika.
Detto dei due eventi in “pancia” al quartier generale di IAM e detto della pioggia che ha annullato il primo evento “in trasferta”, la responsabile del mercatino si sofferma su quello che è andato in scena sabato 15 ottobre al Parco Ausa e che di fatto ha dato la consapevolezza della bontà del progetto.
“Lo abbiamo organizzato da soli con il patrocinio e il supporto tecnico della Giunta di Castello di Serravalle e la partecipazione è stata superiore a quella che abbiamo avuto in sede, credo anche per un discorso di location. La giornata è piaciuta: adesso dobbiamo lavorare meglio sulla comunicazione perché abbiamo incontrato qualche ostacolo a livello divulgativo. Ci sta, e ne siamo consapevoli: quella di quest’anno è stata una novità e quindi va ritarata e migliorata, spingendo anche sul sito (www.iamrsm.com) che ‘ospita’ gli oggetti che vendiamo e che spediamo in tutta Italia con un corriere (il contatto è mercatino@iamrsm.com)”.
I numeri “portati a casa” a metà ottobre sono stati interessanti, così come le “reazioni” dei partecipanti. “Tanti sorrisi e tanta felicità, tutti gli espositori hanno venduto e tanti hanno acquistato, e non solo tra i visitatori ma anche tra chi era lì con le proprie proposte creative – conclude -. Chi è venuto con i propri oggetti aveva a disposizione uno spazio di tre metri per tre dove poter mettere tavolo, sedie e gazebo. Abbiamo avuto ‘mercanti’ sia da San Marino ma soprattutto dall’Italia: Rimini, Ferrara e la lontana Modena. Su 48 ‘potenziali’ spazi messi a disposizione nell’area eventi del Parco Ausa, oltre la metà è stata occupata con ‘ricordi’ che erano custoditi in soffitta o in garage, alcuni mai usati, cioè ancora imballati e con le etichette. Speriamo di ‘contagiare’ sempre più persone con la nostra filosofia che fa bene all’ambiente e alle tasche perché l’usato, come ho detto, non è secondo a nessuno”.