Home Notizie del Giorno Commissione Finanze, 24 ottobre pomeriggio (report SMNA)

Commissione Finanze, 24 ottobre pomeriggio (report SMNA)

da Redazione

Al via una settimana di lavori per la Commissione consiliare Finanze e Bilancio, impegnata dal 24 ottobre pomeriggio con un Odg dedicato al Pdl “Riforma delle norme relative all’occupazione” e, come stabilito in apertura di seduta, dall’audizione dei vertici Aass e dal riferimento del Segretario di Stato Teodoro Lonfernini sulle politiche di approvvigionamento energetico. La seduta si apre infatti al Comma Comunicazioni, in cui viene innanzitutto modificato l’Ordine del giorno e messa ai voti- con accoglimento unanime- la proposta di inserire l’audizione dei vertici dell’Aass e un riferimento del Segretario di Stato competente, con successivo dibattito, sul tema del caro-bollette, fissati per giovedì pomeriggio. 

Segue quindi il dibattito dei commissari, in cui si torna a parlare dello stanziamento in Assestamento di Bilancio dei 10 mln di euro legati all’ex Banca Cis-Bns: in particolare, Matteo Ciacci di Libera presenta un Ordine del giorno per “richiedere un’audizione in Commissione Finanze dell’amministratore unico della società di gestione ex BNS e dei vertici di Banca Centrale della Repubblica di San Marino”. L’Odg verrà messo al voto a fine sessione.

Si prosegue con il Progetto di legge “Riforma delle norme relative all’occupazione”, illustrato dal Sds Teodoro Lonfernini. “Abbiamo ritenuto dall’avvio della legislatura di dover lavorare a una forma di ammodernamento, semplificazione e riordino di tutte le norme del mercato del lavoro- spiega- E buona parte del testo presentato si orienta in primis su questo aspetto. Il secondo aspetto, ritenuto altrettanto fondamentale, era quello di introdurre alcuni elementi innovativi”. Quindi il Segretario per il Lavoro annuncia degli emendamenti sul testo presentato in prima lettura che rinviano a decreti delegati alcuni punti di novità del testo normativo, in particolare riferiti al lavoro interinale, alle tempistiche del lavoro determinato e sui distacchi. Al contempo assicura il proseguimento del confronto con sindacati e categorie per giungere a una condivisione su questi temi. Nel corso del dibattito, dai commissari di opposizione sono rimarcati alcuni contenuti positivi del provvedimento, ma puntano il dito contro “il passo indietro” compiuto con l’introduzione degli emendamenti.

Rossano Fabbri, Mis, lo boccia come pdl “molto deludente – spiega – non semplifica nulla, e sui centri di collocamento rimaniamo con poco coraggio e con un collocamento prettamente pubblico”. Anche gli emendamenti presentati li ritiene “inaccettabili anche per l’aspetto legale”. 

Per Nicola Renzi, Rf, il governo “ha fatto una marcia indietro clamorosa su almeno tre punti che erano quelli qualificanti, o squalificanti, della riforma”. Inoltre, “l’accordo trovato- incalza- mette in discussione le capacità di azione del Segretario che ha proposto la legge, che si trova a ‘moncare’ punti che per lui erano qualificanti”. “Posso capire la delicatezza dei temi e la necessità della concertazione con le parti sociali ed economiche, ma una scelta doveva essere fatta- osserva Matteo Ciacci, Libera- Qui è un continuo rimando a decreti, si parla di riordino di norme, non di riforma”. La pensa diversamente, Michela Pelliccioni, Dml: “Quando si portano interventi di questa portata, in un momento storico come quello che stiamo affrontando, richiedere ulteriori approfondimenti e confronti non è un segno di debolezza- manda a sire- ma segno legato alla capacità di fare dei passi adeguati alla realtà”.

Su questo punto risponde in replica anche il Sds Lonfernini: “Personalmente mi infastidisce un po’ il fatto che la politica non sia in grado di portare avanti con convinzione circostanze che ritengo non facciano male al Paese- spiega- e vadano piuttosto incontro a un’evoluzione giuridica del Paese, ma non lo vedo politicamente come un passo indietro”. Al contrario, “farlo passare come un passo indietro mi lascia il sapore solo della strumentalizzazione politica- manda a dire- sulla quale in queste materie non mi sottopongo, non mi ci abbasso”.

SMNA

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