“In data odierna mi è stato formalmente comunicato il provvedimento di rinvio a giudizio per i fatti asseritamente commessi durante il periodo in cui ho avuto l’onore di ricoprire l’incarico di Capitano Reggente a presunto danno di una dipendente di Palazzo Pubblico. Dopo le dichiarazioni rese al momento della cessazione della carica il primo aprile scorso rompo nuovamente il riserbo che ho sempre mantenuto su questa vicenda per rivendicare nuovamente la mia piena estraneità alle accuse e la mia piena fiducia nell’Autorità Giudiziaria, che non è certo scalfita da una decisione che non condivido ma che mi offrirà l’opportunità di poter finalmente dimostrare la mia innocenza in un pubblico processo. Confido che in quella sede la verità possa finalmente emergere e che tutte le strumentalizzazioni ed il tam tam mediatico costruito ad arte cui abbiamo assistito nei mesi scorsi – cui non intendo certo arrendermi – cedano finalmente il passo ad un giudizio sereno, imparziale ed indipendente. Lo devo a me stesso, alle persone che continuano ad avere fiducia in me e, soprattutto, al rispetto che provo nei confronti delle Istituzioni che ho avuto e che ho tuttora l’onore di ricoprire”.
Giacomo Simoncini