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La storia del Monte Titano secondo Kobra

da Alessandro Carli

Dalla fine di luglio il patrimonio artistico della Repubblica di San Marino è stato impreziosito da un’opera monumentale (per misura) di grande valore. La firma è quella del celebre Eduardo Kobra, uno dei maestri contemporanei della street art, riconosciuto e chiamato a lavorare in tutto il mondo. Il luogo in cui è stata “fermata” la sua sensibilità e la sua visione è tra Montegiardino e Faetano, esattamente sulla facciata dello stabilimento di SIT Group. Un “murales” di circa 1.300 metri quadrati in cui Kobra ha “raccontato” la storia del Monte Titano prima di partire per New York dove si è messo a realizzare un’opera per l’ONU.

“Abbiamo conosciuto Kobra circa sei anni fa a Ravenna – esordisce Neni Rossini, Presidente di SIT Group S.p.A –. Era lì perché, in occasione di una iniziativa dedicata a Dante Alighieri, aveva disegnato il muro di una scuola. Il nostro grafico stava cercando un’idea per una la partecipazione del nostro Gruppo a una fiera di settore a Düsseldorf. Vedendo la realizzazione dell’opera dedicata al Sommo Poeta è rimasto colpito dai colori brillanti ed ha trovato una certa affinità con la nostra realtà. Per la fiera ci fece sei tele dedicate alle mamme nel mondo che ancora oggi custodiamo in SIT anche se ci disse che predilige operare sui murales”.

Da allora il mondo è cambiato: la pandemia, certo, ma anche la crescita esponenziale dell’artista brasiliano. Nonostante le tantissime richieste, Eduardo Kobra ha lasciato la sua impronta.

“Qualche tempo fa è venuto a San Marino e lo abbiamo accompagnato a visitare i musei del nostro Paese. Mia zia Francesca (già Segretaria di Stato alla Cultura, ndr) inoltre gli ha ‘presentato’ a parole i personaggi più importanti del Titano” prosegue Neni Rossini. A quell’incontro ne è seguito un altro. “È arrivato a inizio luglio assieme a cinque collaboratori e in tre settimane circa ha ‘consegnato’ l’opera. Gli artisti hanno lavorato su impalcature”.

Eduardo Kobra ha, come base di partenza, le immagini fotografiche. Ma i personaggi ‘storici’ del Monte sono troppo antecedenti: si pensi al Santo Marino o a Donna Felicissima. “La nostra Repubblica di base non ha grandi riproduzioni iconografiche, a parte il Santo Marino anziano del Batoni. Così sono state cercate alcune persone che potessero interpretare quei personaggi che poi ha elaborato attraverso la sua sensibilità”.

Il meraviglioso murales ha conquistato anche Simona Michelotti. “Questa nuova opera d’arte, ‘Il Santo venuto dal mare’, vuole essere un nostro personale contributo che va ad arricchire il già ampio patrimonio culturale e artistico di San Marino. Un’opera d’arte con un forte respiro internazionale che parla un linguaggio modernissimo, e che al tempo stesso mette al centro – e a disposizione di tutti – la storia millenaria della nostra Repubblica. Una storia unica, che da secoli affascina il mondo intero, e di cui come sammarinesi siamo profondamente orgogliosi. Kobra, con i sui murales, ci rappresenta nella sensibilità al colore che il nostro lavoro richiede e che noi abbiamo fortemente sviluppato insieme all’attenzione e all’ambizione di creare il bello unito al funzionale. Guardare questa opera, di giorno al sole e di notte alla luce dei fari, ti carica dell’energia necessaria per affrontare la quotidianità. In un certo senso, questo murale lo abbiamo pensato come un antidoto alle difficoltà, accessibile a tutti e che resta nel tempo per far sì che – ancora una volta – l’arte sia lo strumento che unisce, che fortifica e soprattutto eleva gli animi”.     

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