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Il programma ufficiale del festival “Le Voci dell’Anima 2022”

da Redazione

Si apre mercoledì 21 settembre una nuova edizione del Festival Le Voci dell’Anima, che fino al 2 ottobre porterà sul palco del Teatro degli Atti di Rimini diciannove compagnie di teatro e danza. Il programma ufficiale e i relativi laboratori sono stati presentati stamattina, venerdì 16 settembre, alla conferenza stampa tenutasi presso il Laboratorio Aperto di Rimini. 

Il festival, diretto da Maurizio Argan e Alessandro Carli, è nato nel 2003 dall’esperienza di Pianoterra Teatro per sopperire alla mancanza di occasioni di visibilità per le compagnie minori e festeggia oggi i suoi vent’anni, continuando a prediligere un approccio indipendente nella scelta delle proposte in calendario e creando intorno a sé una rete di relazioni di valore con i propri collaboratori, partecipanti e pubblico.

Presente alla conferenza stampa la Dirigente dei Teatri Comunali Dott.ssa Laura Fontana, che ha portato il saluto dell’Assessorato alla Cultura di Rimini e ha sottolineato l’importanza di questo evento, capace di garantire ogni anno ad artisti e compagnie uno spazio reale in cui proporre i risultati delle proprie sperimentazioni e produzioni.

La Dott.ssa Fontana ha inoltre evidenziato i due punti di forza de Le Voci dell’Anima. Il primo è il desiderio di dare spazio ad artisti e compagnie che hanno meno opportunità di essere viste, creando nuove opportunità di dialogo con il pubblico. In particolare, si tratta di “un gioco tra la voce, quella che viene data all’artista, e lo sguardo, quello dello spettatore che può così arricchire la propria conoscenza”. Il secondo è invece la capacità di aprire il teatro anche ai non addetti ai lavori, ossia a coloro che non frequentano abitualmente gli spazi teatrali, sia grazie alla varietà degli appuntamenti in programma, sia proponendo laboratori aperti a tutti. 

Novità di questa edizione è il partenariato con l’Associazione Il rumore del lutto, rappresentata oggi da Loredana Scianna, che assieme alla psicologa Dott.ssa Alessandra Cova dell’Associazione Perseo terrà un laboratorio gratuito e aperto a tutti intitolato Il rumore del silenzio, che si svolgerà sabato 24 e domenica 25 settembre (info e prenotazioni: teatrodellacentena@pianoterra.org). 

IL PROGRAMMA 

Ogni serata si aprirà alle 20.30 con Animali da palco: la voce di Teresio Massimo Troll, accompagnata da alcuni ospiti, con Massimo Semprini al saxintrodurrà le serate del Festival interpretando le ‘creature ribelli’ della poesia italiana, dialettale e americana, dalla poesia alla canzone di protesta, dagli isolati ai maledetti.

Inaugura mercoledì 21 settembre la ventesima edizione del Festival.
Prima sul palco sarà Anna Piscopo, vincitrice dell’edizione 2021, con il nuovo spettacolo Vivere!. Chiusa in casa, Calimba Di Luna è in panico: la tensione è alle stelle mentre si prepara a ricevere Papi, un boss del Cartello conosciuto in chat che potrebbe riscattarla per sempre da un passato di abbandoni. Questo appuntamento sarà l’inizio di una nuova vita, un mix di emozioni troppo esplosive per una che, come lei, vive da anni segregata in casa.

Seguirà Formiche di vetro con Leggendo leggende napoletane, con Francesca Muoio e Luca Trezza, un’eruzione di storie e leggende, di fantasmi lontani e vicini, di bollori e di vicoli, di gas e terremoti. Una follia che vuole incarnare l’umore e l’amore di Napoli. 

Giovedì 22 apre la serata lo spettacolo di Kinesis, Hu/or/me, con Elena Alessia Hodor, Anna Pesetti, Francesca Piergiacomo, progetto coreografico che prende ispirazione dalla celebre novella La fattoria degli animali di George Orwell. Lo spettacolo parte con una domanda dalla sua morale: un essere animale posto nella fascia dell’essere umano, prendendone il suo posto, si comporterebbe meglio o sarebbe uguale?
Caterina Genta presenta invece Corpo alchemico, installazione d’arte visiva con musica dal vivo. Una precisa scrittura del movimento, tra butoh e tanztheater, permette al corpo e all’anima della danzatrice di dialogare simultaneamente con le immagini proiettate, l’ambiente sonoro e lo spettatore. 

Conclude la seconda serata Francesca Pica con Mare. In un sogno due donne si incontrano. Miti, simboli e figure arcaiche, ora amichevoli ora minacciose, svelano le isole Eolie e la loro feroce bellezza, tra storie di pescatrici e serpi con i capelli. Un gioco di scatole cinesi in un eterno presente che muta ogni cosa e la lascia com’è. 

Venerdì 23 apre Teatro Zemrude con La mano del gorilla, con Agostino Aresu. Tanti racconti che si sviluppano attorno la figura di un anziano padre, rimasto da solo in ospedale durante la pandemia. Un racconto pieno di rispetto e amore per la vita, sulle emozioni, le paure, la rabbia per l’inumano e umanamente disgustoso abbandono di chi è stato lasciato solo.

Segue GDO GruppoDanzaOggi con Rossini vs Bach, con Maria Olga Palliani, Nicola Migliorati, Iacopo Franceschini e CarmeloD’Agostino. Cogliendo l’ironia ed il gioco che Rossini propone ed esalta e la perizia architettonica del patrimonio musicale di Bach contrarissimo all’opera lirica, il Collettivo mette in scena un’ennesima sfida. 

Torna infine Teatro Dallarmadio con Concerto in una stanza (Ovvero la Sinfonia degli ultimi), con Fabio Marceddu, Cristiana Cocco, Antonello Murgia. È il concerto di tutte le stanze che ci contengono, imprigionano, proteggono, ingannano, le stanze delle categorie, le scatole magiche ove avvengono cose straordinarie, le capanne dei bambini costruite con coperte e lenzuola. La stanza segreta dove si congegna una fuga e si tenta di lanciare un potente segnale alle stelle: come siamo diventati soli a forza di essere tutti uguali. 

Sabato 24 sarà in scena B.E.A.T. Teatro con La vacca, con Vincenzo Antonucci, Anna De Stefano e Gennaro Maresca, racconto di una storia d’amore e di animali i cui corpi, stando al mondo, sono pronti al saccheggio.

A seguire lo spettacolo di Meridiani Perduti Teatro Stoc ddo’ – Io sto qua, con Sara Bevilacqua. Michele Fazio non ha ancora compiuto sedici anni quando viene colpito per errore durante un regolamento di conti tra clan rivali. La vita di Lella, da quella sera, muta radicalmente direzione. Giorno dopo giorno impone le esigenze della giustizia ai clan, denunciando, testimoniando, puntando gli occhi negli occhi di chi vuole imporle il silenzio. 

Domenica 25 si conclude la prima settimana di festival. Alle ore 20.00, l’incontro Violenza: un fenomeno da combattere oltre stereotipi e pregiudizi, con Alessandra Cova e Fulvia Siano, socie fondatrici dell’Associazione Perseo, che supporta le vittime di abusi o violenza. 

Il sipario si alza invece su Every day violence di Paris Blue Project, di e con Luan Machado, una performance di danza, proiezioni e immagini sonore, che mette in scena la diffamazione della forma, lo strumento e l’ingombro, mostrandoci come ogni giorno il corpo venga atterrato. 

Nicoletta Cabassi per Padova Danza Project porterà in scena Tanz eines fahrenden gesellen, con Mario Sguotti. In scena una situazione umanamente triade, tra ciò che eravamo ciò che siamo e ciò che saremo, in cui il movimento stesso si fa spazio denso e corporeo in un’area d’azione dalla valenza ampiamente simbolica.

Conclude Teatro del Cerchio con 5 minuti, con Mario Aroldi e Gabriella Carrozza. Per tutti quelli che almeno una volta nella vita hanno dovuto sostenere un provino per una parte a teatro, in un film, l’ammissione a un talent show o semplicemente un colloquio di lavoro, entrando in una dimensione dal “tempo sospeso”.

Il festival osserverà alcuni giorni di pausa, per poi riprendere gli appuntamenti giovedì 29 settembre.
CPRB Contemporary Project presenta Requiem for you. Varie individualità si incontrano su un pianeta alternativo dove creano e intersecano con reiterazione vari scambi, passaggi e dinamiche senza mai adagiarsi in una “comfort-zone”. Un messaggio speranzoso per il continuo evolversi della società contemporanea, logorata da eventi inattesi, sacrificando il più delle volte il bene della collettività.

Seconda ospite della serata è Elisabetta Di Terlizzi con L’ombra prepara lo sguardo alla luce, una performance che racconta di una morte e di una rinascita, della reincarnazione in una nuova e più prodigiosa specie. Le musiche originali di Teho Teardo scandiscono i moti del cambiamento come fossero diversi movimenti, diverse stagioni del corpo. 

Lo stronzo del Teatro delle Temperie conclude la sesta serata. In scena Andrea Lupo, per un racconto sulla violenza insita nell’uomo, inimmaginabile, insediata in parole, silenzi e atteggiamenti quotidiani.

Venerdì 30 Teatro delle donne torna al festival con Padre d’amore, padre di fango, di e con Cinzia Pietribiasi. Lo spettacolo racconta la storia di una relazione tra padre e figlia, ambientata a Schio, cittadina operaia in provincia di Vicenza, sommersa dall’eroina negli anni ’80 che si abbatte sulla generazione venti-trentenne dell’epoca. L’unica salvezza risiede in un inno collettivo alla vita.

Spazio alla danza con Egri Bianco Danza e la performance Freedom con Cristian Magurano, un assolo maschile in cui il danzatore esprime la sua necessità di libertà tramite una travolgente fisicità. 

Vedremo infine Bruno Petrosino in Cartoline da casa mia. Protagonista Fosco, un ragazzo isolato nella sua stanza, che ha scelto di non possedere più nulla, se non la voglia di comunicare, attraverso la forma desueta della cartolina, tutta la sua disperata, e dignitosa, solitudine volontaria.

Sabato 1 ottobre, nella cornice di Animali da Palco, la serata di apre con Dual Impro, un’improvvisazione di danza con Pamela Vail ed Elisa Barucchieri. Compagne di danza oltre trent’anni fa, si ritrovano insieme per uno specialissimo momento di danza. Improvvisazione sul tempo, il tempo presente, il tempo che passa, il tempo di essere insieme, una per l’altra. 

Sul palco invece la Compagnia Tecnologia Filosofica con Boule de neige – Meditazione sul silenzio di e con Stefano Botti e Aldo Torta, incentrato su quello stato di silenzio interiore che si crea nella nostra mente attraverso l’osservazione dei pensieri, delle distrazioni e del lavorio mentale, che porta alla pace interiore e alla calma. Segue Careccia/Consalvo con After all. Un cerchio che non riesce a chiudersi, lo specchio di una relazione che si evolve, ma in fondo rimane sé stessa e torna alla ricerca delle proprie origini. Quando il rapporto si incrina e il contatto viene meno, quando la mancanza prevale, resta l’essenza del rapporto.

Si conclude con la danza e la performance del Balletto di Sardegna, Mater lucis, di e con Simona Perrella. Un richiamo ad ascoltare e percepire il flusso del tempo e della natura, a rispettare il necessario movimento della vita, tra presenza e assenza, parola e silenzio, vita e decadimento. 

Domenica 2 ottobre la nona e ultima serata di Voci dell’Anima 2022 vedrà la partecipazione di Esenco Dance Movement con Lay bare, con Antonella Albanese e Cassandra Bianco. Un viaggio che permette di scavare in profondità, spogliandosi di quel sovraccarico emotivo e materiale che riveste il corpo e nasconde l’essenza più intima. Seguirà la presentazione dell’esito del laboratorio Cuor(i)ncisi curato da Antonio Grimaldi. 

Infine la premiazione con l’assegnazione del premio Voce dell’Anima 2022, del premio della critica, del premio del pubblico, il premio della stampa e del premio Confine corpo. 

LABORATORI

Segnaliamo infine la possibilità di iscriversi a tre workshop teatrali gratuiti, che si terranno tutti al Teatro degli Atti. 

Il laboratorio La saggezza del silenzio, condotto dall’attrice e formatrice Loredana Scianna e dalla psicologa Alessandra Cova, accoglierà un gruppo di persone senza vincoli di età o esperienza di alcun tipo che accettino di sperimentare una condizione di silenzio: cosa ci “diciamo”, cosa costruiamo, cosa ci scambiamo senza parlare?

(Laboratorio gratuito. Giorni e orari di svolgimento: sabato 24 e domenica 25 settembre, ore 09.30 – 12.30. I partecipanti potranno accedere gratuitamente al Festival. Info e prenotazioni: teatrodellacentena@pianoterra.org). 

Presente è il secondo workshop proposto, condotto da Stefano Mereu e Marianna Bianchetti. Il corpo comunica ancor prima che la parola venga emessa, è espressione diretta dell’anima e delle emozioni. Il lavoro si pone come obbiettivo quello di migliorare e/o aumentare le capacità e le consapevolezze personali dei partecipanti, che potranno essere attori di professione o persone che nella vita si occupano di tutt’altro che non sia teatro.

(Laboratorio gratuito. Giorni e orari di svolgimento: sabato 24 e domenica 25 settembre, ore 14.30 – 18.30. I partecipanti potranno accedere gratuitamente al Festival. Info e prenotazioni: teatrodellacentena@pianoterra.org). 

Infine il laboratorio Cuor(i)ncisi condotto da Antonio Grimaldi, dedicato a un grande protagonista del racconto teatrale: il cuore. Cosa fanno i cuori? Per cosa implodono? Per chi si frantumano? Da chi fuggono questi nostri eroi silenziosi? Questi cuori che si attaccano alla terra come piante perenni. E verso chi si dirigono cosi precipitosamente?

(Laboratorio gratuito. Giorni e orari di svolgimento: 28, 29, 30 settembre e l’1 e 2 ottobre, ore 15.00 – 19.00. I partecipanti potranno accedere gratuitamente al Festival. Info e prenotazioni: teatrodellacentena@pianoterra.org). 

TEATRO DEGLI ATTI 

Via Cairoli 42, Rimini 

Gli spettacoli (2/3 per sera, con unico biglietto), si svolgeranno tutti nella sala principale del Teatro degli Atti. 

Orari spettacoli: dalle ore 20:30 alle 23:00 circa.

Biglietti e accessi: si potrà accedere agli spettacoli pagando un unico biglietto valido per tutta la serata. Si accede a inizio serata o tra uno spettacolo e l’altro.

Costi: intero 13.00€; ridotto (studenti e over 65) 9.00€

Abbonamento a tutti gli spettacoli (9 serate): 50€

Abbonamento a quattro serate a scelta: 30€

Il Festival Le Voci dell’Anima e i laboratori sono organizzati con la partecipazione del Comune di Rimini. 

Informazioni e prenotazioni

teatrodellacentena@pianoterra.org 

333 8870576 – 0541 793824

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