Home Notizie del Giorno Consiglio Grande e Generale, 29 Agosto pomeriggio (report SMNA)

Consiglio Grande e Generale, 29 Agosto pomeriggio (report SMNA)

da Redazione

I lavori consiliari ripartono dal Progetto di legge sull’Interruzione volontaria di gravidanza, presentato in seconda lettura dalle Segreterie di Stato per gli Affari Interni, per la Giustizia e per la Sanità.  Si inizia il dibattito con le Relazioni di maggioranza e di minoranza, rispettivamente lette dai consiglieri Manuel Ciavatta, Pdcs, e Guerrino Zanotti, Libera. Mentre la prima relazione sottolinea come in Commissione IV^ i gruppi abbiano dato prova di condivisione e responsabilità, nella presentazione e votazione degli emendamenti presentati, proprio la seconda relazione che apre una ‘parentesi’ politica.  Non solo si sottolinea come il testo di legge uscito dalla Commissione IV^ non ottenga un ‘giudizio positivo’, ma sono criticati gli atteggiamenti tenuti dagli altri gruppi consiliari (ad eccezione di Rete). “Siamo rammaricati che nei passaggi cruciali della legge abbia prevalso la visione confessionale del Pdcs- riporta la relazione di ‘minoranza’- alla quale si sono uniformati Rf e i Commissari di Npr e Domani Motus liberi”. E ancora: “Non possiamo sottacere che, aldilà della presenza o meno di Commissari dei due Partiti storici della sinistra sammarinese- Ps e Psd- si sottolinea- non abbiano presentato alcun emendamento a questo progetto di legge”.

La reazioni alla relazione letta dal consigliere Zanotti non si fanno attendere nel dibattito successivo che non si limita a entrare nel merito del provvedimento.

A partire da Miriam Farinelli, Rf, che sottolinea come sia ‘fuorviante’ definire il testo della minoranza. “Rf non condivide la relazione definita di ‘minoranza’, che altro non è che la relazione di Libera”, manda a dire. Durissima la replica di Matteo Rossi, Npr: “Si è intimato al mio partito, al Psd di aver smarrito la strada di casa- manda a dire- avrei una precisazione da chiedere: di quale casa parla Zanotti? Quella in Lussemburgo dalla quale partivano i decreti nella scorsa legislatura?”. Per Stefano Giulianelli, Pdcs, “evidentemente il rispetto nei confronti di chi sostiene un pensiero diverso non è contemplato da alcuni- stigmatizza- e l’affermazione della propria tesi politica deve avvenire attraverso una dialettica spregevole e ostile, caratterizzata da livore, acredine e risentimento”.

Carlotta Andruccioli, Dml, auspica che si arrivi a una legge che garantisca alle donne “un iter veloce e una scelta libera e consapevole”: solo così “avremo fatto il nostro dovere nel rispetto del quesito- fa notare- diversamente sono solo semplici slogan elettorali sentiti anche oggi in Aula”. Infine, Gian Matteo Zeppa, Rete, ricorda che alla luce dell’esito referendario, “i tanti silenzi e il tanto gracchiare dopo il passaggio in Commissione devono terminare oggi- ammonisce- Non possono esistere una maggioranza e una opposizione, chi riconduce tutto a ciò, dovrebbe smettere di fare politica, sono temi tanto grandi che incasellarli è delittuoso.”

SMNA

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