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I lavoratori del privato superano quota 17 mila

da Alessandro Carli

La Cassa Integrazione Guadagni liquidata, nel periodo gennaio – marzo 2022, ammonta a 603.289 euro, con un totale di 241 aziende che ne hanno fatto ricorso. Rispetto allo stesso periodo del 2021, si registra una netta diminuzione dell’importo liquidato pari al -65%. La causa per la quale è stato liquidato l’importo più alto è “Situazioni temporanee di mercato” che rappresenta il 43% del totale, mentre “Riduzione di attività per Covid-19” si è fermata al 28%. L’Indennità Economica Speciale erogata nei primi sei mesi del 2022 ammonta invece a 879.108 euro.

È uno dei passaggi “economici” più importanti del Bollettino di Statistica del secondo trimestre 2022 firmato dall’UPECEDS. Tra i dati di spicco, poi, le imprese e il lavoro.

LE IMPRESE

Il totale delle imprese presenti ed operanti in Repubblica, al 30 giugno 2022, è pari a 5.104 unità, registrando, rispetto al 30 giugno 2021, un incremento di 111 aziende (+2,2%). Si rilevano saldi positivi nella maggior parte dei settori, quelli che hanno registrato il maggior incremento del numero delle imprese sono: “Attività Professionali, Scientifiche e Tecniche” (+41 unità paria al +4,2%), “Commercio all’Ingrosso e al Dettaglio, Riparazione di Autoveicoli e Motocicli” (+19 unità paria al +1,7%), “Istruzione” (+11 unità paria al +23,9%) e “Attività Immobiliari” (+13 unità paria al +4,6%). Variazioni negative si rilevano nei settori: “Altre Attività di Servizi” (-10 unità pari al -1,8%) e “Costruzioni” (-5 unità pari al -1,3%). A giugno 2022 la forma giuridica più diffusa è quella societaria con 2.904 unità, seguita dalle attività libero professionali con 728 unità, le imprese artigianali sono 368. La maggior parte delle imprese sul territorio ha piccole dimensioni, infatti il 93,5% del totale ha meno di 10 addetti.

IL LAVORO

Al 30 giugno 2022 le forze di lavoro complessive sono pari a 23.777 unità, rispetto al 30 giugno 2021 si evidenzia un incremento di 640 unità (+2,7%), i lavoratori dipendenti del settore privato sono 17.672 (+843 unità pari al +5%) che, insieme a quelli del settore pubblico, rappresentano l’89,6% della forza lavoro. I lavoratori indipendenti sono 1.600 (-34 unità pari al -2,1%) e i disoccupati 865 (-170 unità pari al -16,4%), di cui 490 disoccupati in senso stretto.

I lavoratori dipendenti del settore privato sono aumentati di 843 unità nell’ultimo anno, con un incremento generalizzato che coinvolge quasi tutte le aree del sistema economico. Di seguito le variazioni più significative riscontrate nei seguenti settori: “Commercio” (+224 lavoratori pari al +7,7%), “Attività Manifatturiere” (+251 lavoratori pari al +3,7%), “Attività Professionali, Scientifiche e Tecniche” (+103 lavoratori pari al +11,3%) e “Attività dei Servizi di Alloggio e di Ristorazione” (+94 lavoratori pari al +9%). Gli occupati sono diminuiti nel settore “Attività di Famiglie e Convivenze Come Datori di Lavoro per Personale Domestico; Produzione di Beni e Servizi Indifferenziati per Uso Proprio da Parte di Famiglie e Convivenze” (-32 lavoratori pari al -6,9%). Nel Settore Pubblico Allargato il numero dei lavoratori è rimasto stabile rispetto al 2021 e ammonta a 3.640 unità. Negli ultimi dodici mesi il numero di frontalieri è aumentato del 9,5%, raggiungendo la cifra di 6.906 lavoratori (+602 unità), pari al 32,4% del totale dei lavoratori dipendenti (un anno fa la stessa proporzione si attestava sul 30,8%); nella ripartizione per qualifica, i frontalieri sono principalmente “Operai” (57,3%) e “Impiegati” (40,7%), mentre solo l’1,7% rientra tra i dirigenti. Al 30 giugno 2022 i disoccupati totali ammontano a 865 unità, -170 rispetto all’anno precedente, pari al -16,4%. I disoccupati in senso stretto, ovvero coloro che si rendono immediatamente disponibili a entrare nel mondo del lavoro, sono 490, in calo rispetto allo stesso periodo 2021 di 251 unità, pari al -33,9%. Tra i disoccupati in senso stretto, il titolo di studio prevalente è il diploma di maturità (30,8% del totale), mentre la percentuale di disoccupati laureati è pari al 15,5% con 76 unità.

IL TURISMO

Per il turismo di sosta, da gennaio a giugno 2022, si sono registrati 44.207 arrivi (+90% rispetto al 2021) per un totale di 76.063 pernottamenti (+78%), con una media di 1,7 notti trascorse per ogni persona arrivata. Confrontando questi dati con quelli del 2019 si riscontra che gli arrivi del 2022 sono in linea con i valori pre-pandemia (+0,7%), mentre i pernottamenti sono aumentati del 2,3%. I turisti che hanno scelto di pernottare a San Marino provengono per il 92,6% dall’Europa, il 5% dall’America, il 1,6% dall’Asia. L’Italia è il paese di provenienza della maggior parte di turisti (64% sul totale), tra i paesi extra-europei, la maggior parte degli ospiti registrati nelle strutture, alberghiere e non, della Repubblica proviene dagli Stati Uniti d’America (3%).

LA POPOLAZIONE

Al 30 giugno 2022 la popolazione residente risulta pari a 33.750 unità (+0,4% rispetto a giugno 2021) e la popolazione presente, comprendente anche i soggiornanti, ammonta a 35.037 (+0,6% rispetto a giugno 2021).

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