Per la penultima giornata del Festival Marilù Mapengo Námoda propone Mom, I* am no longer Black, un rito funebre di 9 ore in cui la performer mozambicana, ripetendo le stesse attività vitali in uno stato di trance, offre il proprio corpo alla natura. Il rituale si fonda sul linguaggio delle arti performative, sull’astrologia animista, sul racconto e sui riti di guarigione. Attraverso l’estenuante performance – in programma esclusivamente sabato 16 alle 15.00 presso la Grotta Monumentale – si attua il perdono di tutto e tutti, incluso Dio. I am no longer black. I am in the blackness.
Il Festival di Santarcangelo dimostra la propria vocazione all’internazionalità ma contestualmente offre spazio ad artiste e artisti italiani: in programma alle 19.00 presso il Teatrino della Collegiata, Dandelion II, ideato dalla coreografa di stanza a Berlino Rita Mazza. L’artista queer sorda si ispira al testo letterario in lingua dei segni americana di Valli Clayton, dando vita a una forma innovativa di poesia visiva che combina in modo originale gli studi sul movimento di Laban, i gesti fisici tipici della lingua dei segni, con il balletto e il vernacolo visivo, forma d’arte molto popolare nella comunità dei non udenti. La coreografa, attrice e performer in lingua dei segni adopera questa innovativa combinazione di stili e linguaggi per far apprezzare al pubblico la bellezza e l’insostituibile ruolo di questa lingua. Ultima replica domenica 17 alle ore 18.00.
Anche SCORES THAT SHAPED OUR FRIENDSHIP di Lucy Wilke e Paweł Duduś, con l’accompagnamento della musicista Kim_Twiddle, affronta temi intimi che toccano direttamente la performer tedesca affetta da atrofia muscolare spinale. La performance si articola in sette capitoli, partendo dalla percezione di sé e del proprio corpo, attraversando fantasie erotiche e feste stravaganti, giungendo alla ricreazione di un mondo in cui i limiti fisici non siano un impedimento per stare insieme. Riconsiderando l’efficienza e la capacità – valori portanti del mondo contemporaneo – Wilke e Duduś sfidano gli stereotipi e propongono una nuova modalità di percezione, che non sia discriminante nei confronti di chi appare diverso. Lo spettacolo è previsto sabato 16 luglio alle 21.30 presso gli spazi dell’ITC Molari, ultima replica domenica 17 alle 20.00.
Per la penultima giornata del Festival Léa Drouet propone Violences, uno spettacolo che parte dal doloroso ricordo dell’esperienza di due bambine come manifesto della violenza sulle donne delle classi emarginate. La regista teatrale lavora con la sabbia – materiale resistente, solido e friabile – per creare paesaggi in movimento, intrecciando le parole ai suoni e alle scenografie. Lo spettacolo si offre come tentativo di resistenza alla passività, invita a riconsiderare la violenza non come esperienza che tocca soltanto gli altri ma come episodio che passa attraverso ognuno di noi. Testimone delle violenze, performer e narratrice, Léa Drouet parte dalla fuga di sua nonna Mado dal Rastrellamento del Velodromo d’Inverno per giungere a Mawda, bambina curda uccisa nel da un poliziotto belga. Lo spettacolo è previsto alle 20.00 presso il Teatro Il Lavatoio; ultima replica domenica 17 alle ore 22.00.
In replica alle 21.00 attorno alla tavola rotonda di Piazza Ganganelli, Jumpcore di Paweł Sakowicz, estenuante performance sull’azione reiterata del salto che guarda al tragico suicidio del danzatore, attore e coreografo americano Fred Herko. Lo spettacolo del coreografo emergente polacco costituisce un vero e proprio catalogo di salti, in cui ogni movimento corrisponde ad una riflessione particolare su questa azione. L’ispirazione drammatica e romantica del salto nel vuoto di Herko guida Paweł Sakowicz nella costruzione della performance, che considera lo stesso movimento nei diversi stili di danza (rave, folk, balletto classico e da sala). Ultima replica dello spettacolo Jumpcore domenica 17 alle ore 19.00. Inoltre, l’artista polacco alle 17.30 presso il Parco Campo della Fiera terrà il laboratorio Harcore Release, workshop di danza che si concentra su due pratiche di movimento, la tecnica del “rilascio” e la danza da club più intensa.
Dalle 19.00 presso la sala Wenders del Supercinema è in programma la prima serie di proiezioni (19.00, 19.15, 19.30, 19.45) del corto documentario O Samba Do Crioulo Doidodi Calixto Neto. Il performer brasiliano replica lo spettacolo omonimo alle 23.00 al Parco Baden-Powell. È attesa alle 20.30 la replica di New Creation, la performance site-specific creata da Anna Karasińska per Santarcangelo Festival presso il sito Buzzi-Unicem. In programma quattro repliche dello spettacolo ideato da Mats Staub, Death and Birth in My Life: appuntamento alle 15.30 alla Parrocchia di Sant’Agata Martire, alle 16.30 e alle 20.00 all’appartamento di Via Matteotti 11 e alle 18.00 presso la casa privata di Via Santarcangiolese 809. Alle 21.45 presso il cortile della Scuola Pascucci Marina Otero conlove me; sono previste alle 11.15 e alle 14.15 le ultime partenze di L’Age d’or, lo spettacolo della coppia Cardellini-Gonzalez realizzato presso Le Befane Shopping Centre di Rimini. Dalle 20.30 alle 23.00 presso la Casa della Poesia le ultime repliche dello spettacolo CLOUD_extended di Giovanfrancesco Giannini.
Continuano le attività collettive e rituali di THE OFF-TEMPLE, organizzate da Bebe Books dalle 9.30 alle 12.30 presso la struttura esterna del Supercinema. È in programma dalle 10.30 alle 13.30 presso la Biblioteca Comunale A. Baldini il workshop che esplora i diversi look delle sopracciglia – dal loro ruolo nei generi tradizionali agli stili tipicamente “androgini” – Brows and Gxndrrr proposto da Freddie Wulf. Presso la Sala Antonioni del Supercinema alle 22.30 è attesa la più importante drag queen autistica al mondo Oozing Gloop, che propone a Santarcangelo MOVIE MADNESS.
Gli appuntamenti musicali concludono anche questa giornata di spettacolo: alle 20.00 presso lo Sferisterio si esibisce in concerto NAVA, cantante italo-persiana. Chiude la nona giornata del Festival di Santarcangelo il dj-set di POCHE Cltv, previsto a mezzanotte a Imbosco presso il Parco Baden-Powell.
Sabato 16 luglio nuovo appuntamento con Garage Sale, il mercatino organizzato in Piazza Marini e Via Matteotti dalle 19 alla mezzanotte per incentivare l’uso sostenibile e il recupero dei materiali, la creatività e l’artigianato di qualità. L’intento dell’iniziativa, in cui s’incontrano produzioni artigianali e oggetti realizzati con materiali riciclati, abiti e oggetti di seconda mano, musica, fotografia e ottimo cibo, si allinea ai valori del Festival e coinvolge i residenti e i fruitori.
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