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Gentiloni a Radio 24: “Paesi ad alto debito non rinuncino a sostegni”

da Redazione

“La necessità di rispondere ad alcune emergenze dal punto di vista economico e sociale è evidente e il Governo italiano, come tutti i governi dell’Unione Europea, ci sta mettendo mano. Non a caso in queste ore si discute in Parlamento in Italia esattamente di queste misure di sostegno. Fin qui nella media europea circa lo 06%-07% del PIL tra i diversi Paesi è stato utilizzato per misure per far fronte ai rincari energetici all’aumento del costo della benzina o dell’elettricità e l’Italia è più o meno nella media da questo punto di vista. Questo è necessario. Non credo che Paesi che hanno uno spazio di bilancio limitato, come i Paesi ad alto debito, debbano rinunciare a misure di questo genere. Devono rinunciare ad aumenti permanenti della spesa corrente che aggraverebbero il fardello del nostro debito e mi auguro che nella legge di Stabilità, nella legge di bilancio, non ci siano aggravamenti di questo genere perché la Commissione europea li considererebbe certamente un errore. Ripeto non le misure di emergenza per fronteggiare la crisi che stiamo attraversando, che sono giustificate e necessarie, ma dobbiamo certamente avere una politica di bilancio prudente ed usare per espandere la nostra economia quei 200 miliardi del PNRR che non sono poca cosa per politiche espansive per un Paese come l’Italia”. Lo ha affermato Paolo Gentiloni, commissario europeo per gli affari economici e monetari intervenendo a 24 Mattino su Radio 24 (foto: Il Sole 24 Ore).

“GOVERNO STABILITÀ VALORE, TUTTO SUGGERISCE DI NON AGITARE LA BARCA”

“Naturalmente per definizione non entriamo mai nelle discussioni che riguardano i singoli Paesi. E’ chiaro che in questo momento la stabilità è un valore da preservare ed è chiaro anche che è un valore abbastanza raro in Europa perché abbiamo diversi Paesi con situazioni altalenanti dal punto di vista della stabilità politica con leadership più fragili. Però penso che in generale debba prevalere proprio l’importanza in momenti come questi della coesione. Diciamo la verità, è chiaro che andiamo verso periodi in cui potremmo avere acque ancora più agitate di quelle che abbiamo adesso dal punto di vista economico e potremmo conservare queste acque agitate che stiamo attraversando dal punto di vista geopolitico e delle tensioni internazionali. Quindi tensione internazionale ed economia in frenata, tutto suggerisce di non agitare troppo la barca ma di lavorare per la coesione e mi auguro che anche in Italia, come in altri Paesi prevalga questo sentimento. Non credo sia impossibile”. Lo ha detto Paolo Gentiloni, commissario europeo per gli affari economici e monetari intervenendo su Radio 24 a 24 Mattino.

“PATTO DI STABILITÀ: DOPO ESTATE PROPOSTA COMMISSIONE, NON C’È PIÙ MURO CONTRO MURO”

“Le diverse impostazioni, culture, tra paesi non sono scomparse con la bacchetta magica che nessuno ha. Di sicuro, sul patto di stabilità, non ci sono più quei campi contrapposti che pure ci sono stati negli anni del decennio scorso. Ad esempio qualche settimana fa due paesi come Spagna e Olanda, proprio sulla revisione del patto di stabilità, hanno firmato un documento comune eppure nel decennio scorso erano paesi su sponde contrapposte. Il tema è condiviso, bisogna conciliare la riduzione del debito che è necessaria in quei paesi ad alto debito, con gli investimenti sui beni comuni, e bisogna farlo con regole più semplici e anche più condivise con i diversi paesi, anche più attuabili perché le regole che abbiamo avuto negli ultimi anni erano molto rigide e anche molto poco applicate. La Commissione metterà sul tavolo una proposta dopo la pausa estiva e su questa cercheremo una convergenza, le differenze non sono scomparse ma tutti sappiano che trovare un’intesa sul patto di stabilità sarà un modo per rassicurare i mercati, un segnale di unità importante”. Così Paolo Gentiloni, Commissario europeo per gli affari economici e monetari, a 24 Mattino su Radio 24.

“NON SIAMO IN RECESSIONE, NON CREDO AI PROFETI DI SVENTURA”

“Presenterò le nostre previsioni economiche estive il 14 luglio. Di sicuro siamo di fronte ad una frenata brusca dell’economia europea ma non siamo in recessione. Io non credo ai profeti di sventura, possiamo entrare in una recessione è chiaro, perché dipende dalla durata della guerra, dalle forniture energetiche, ci sono contesti che potrebbero portarci in territorio negativo, ma nel primo trimestre non lo siamo stati in Europa e i primi segnali che vediamo dal secondo trimestre sono di un’attività certamente rallentata ma ancora in territorio positivo. E’ chiaro che si deve fare i conti con un’inflazione che la mia generazione ha conosciuto bene, ma che negli ultimi 20-30 anni non c’è stata in Europa e adesso è all’8,6%, è un’inflazione molto particolare perché condizionata dalla sua componente energetica che oggi è al 42% mentre nel gennaio-febbraio 2021 era ancora negativo”. Lo ha detto Paolo Gentiloni, Commissario europeo per gli affari economici e monetari, a 24 Mattino su Radio 24.

“PNRR: SOLO MODIFICHE MIRATE A PIANI NAZIONALI RESILIENZA”

“Non faremo revisioni dei piani nazionali di riforme e resilienza, ma solo aggiustamenti mirarti su alcuni punti: stiamo discutendo con Consiglio e Parlamento Ue il regolamento che definirà il modo in cui si potranno fare emendamenti ai piani attuali, si tratta di modifiche mirate che si riferiscono a costi di produzione aumentati anche a causa dei rincari energetici, ritocchi, non di una ridiscussione dei piani in quanto tali”. Sono le parole di Paolo Gentiloni, Commissario europeo per gli affari economici e monetari, a 24 Mattino su Radio 24.

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