Home Dal giornale Nuovo Doing Business, anche il Titano nelle consultazioni

Nuovo Doing Business, anche il Titano nelle consultazioni

da Alessandro Carli

In attesa della nuova versione del Doing Business, World Bank ha avviato le consultazioni pubbliche del progetto BEE che si sono svolte tra l’8 febbraio e il 15 marzo. Tra i commenti consolidati anche quello dell’ufficio del WBG Executive Direttore in rappresentanza di Albania, Grecia, Italia, Malta, Portogallo, San Marino e Timor Est.

L’ampliamento degli argomenti trattati nell’esercizio di benchmarking rispetto al DB sia in termini di inclusione di nuovi argomenti (appalti) sia in termini di ampliamento del campo di applicazione di alcuni indicatori del DB (connessioni di utenze) è positivo; contribuirà a fornire una valutazione più completa dell’ambiente imprenditoriale in ciascun paese. È inoltre gradita l’inclusione di sottoindicatori che guardano all’adozione delle tecnologie digitali e alla sostenibilità ambientale nelle varie aree tematiche, data la rilevanza di questi temi per garantire una crescita sostenibile.

NORME E SERVIZI PUBBLICI

L’inclusione proposta in ciascuna area tematica di sottoindicatori che misurano la qualità e la portata della fornitura di servizi pubblici è accolta favorevolmente. Aumenta la rilevanza di questi aspetti rispetto al DB e fornisce un migliore equilibrio tra il primo e l’onere normativo associato nella valutazione della qualità dell’ambiente imprenditoriale.

PUNTEGGIO E AGGREGAZIONE

L’obiettivo di evitare il “clamore sulle classifiche” è lodevole. È importante che ciò non vada a scapito della riduzione del contenuto informativo dell’esercizio di benchmarking; deve essere assicurata la pubblicazione di dati granulari per economia e argomento.

I CASI STUDIO

Sebbene avere casi di studio definiti con precisione possa comportare una minore generalità dei risultati, questo tipo di approccio potrebbe aiutare a ottenere un certo livello di obiettività quando gli esperti rispondono all’indagine BEE, riducendo così potenziali distorsioni interpretative.

L’uso di casi di studio rispetto a DB è significativamente ridotto (sia per i sottoindicatori de facto che de jure), il che potrebbe comportare una perdita sostanziale nel grado di comparabilità dei dati tra i paesi.

PERCEZIONI AZIENDALI

Nello spirito del commento precedente, sarebbe della massima importanza che BEE eviti domande basate sulla percezione durante lo svolgimento di indagini presso le aziende, al fine di garantire il massimo grado di comparabilità tra i paesi. Inoltre, ove possibile, i dati raccolti attraverso l’indagine dovrebbero essere integrati da dati concreti (ad es. statistiche ufficiali).

SERVIZI FINANZIARI

La definizione di accesso ai finanziamenti nella nota preliminare sembra alquanto limitata poiché include solo il credito bancario.

Potrebbe anche essere interessante misurare il grado in cui le imprese hanno accesso a finanziamenti intermedi non bancari, come i mercati azionari e obbligazionari. Ciò consentirebbe anche di avere un quadro più completo per l’inclusione del modulo sul finanziamento.

La formulazione dei quesiti sugli oneri fiscali resta un argomento incompleto come lo era nel Doing Business del passato.

L’indicatore non sembra garantire che i risultati sulla pressione fiscale dei paesi siano adeguatamente bilanciati con i servizi pubblici offerti in cambio delle tasse pagate.

In caso di mancato raggiungimento di tale equilibrio, sembra preferibile escludere il carico fiscale totale dall’indicatore sulla tassazione.

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