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Poste San Marino Spa, più ricavi e meno costi

da Daniele Bartolucci

“L’obiettivo è il pareggio di bilancio ed è un obiettivo che si inizia a vedere, soprattutto alla luce del risultato d’esercizio del 2021, che vede una riduzione delle perdite di ben 200mila euro rispetto al 2020. Si tratta circa del 25%, che se verrà replicato nei prossimi anni, è perfettamente in linea con il piano industriale approvato dal CdA, dove siedono membri nominati sia dalla maggioranza che dalla minoranza, e conforme agli intendimenti di tutto il Governo”. C’è quindi anche un dato politico nel bilancio di Poste San Marino Spa, non fosse altro perché è una società di diritto privato ma partecipata al 100% dallo Stato, come ha rilevato il Segretario di Stato Federico Pedini Amati, che ha la delega alle Poste, ma soprattutto ci sono i dati economici, “davanti ai quali ogni polemica e critica si dissolve”, ha chiosato in conferenza stampa.

I dati economici sono in effetti molto chiari: il bilancio 2021 di Poste San marino SpA si è chiuso con una perdita inferiore di 70.000 euro a quella preventivata e con una riduzione della perdita rispetto al 2020 pari a 200.000 euro.

LA STRATEGIA: PIÙ SERVIZI E RAZIONALIZZAZIONE

Il risultato ottenuto è frutto di una strategia industriale, quindi, che non si è basata solo sui tagli, ma che ha impegnato tanti ambiti e attività. Come ha spiegato infatti il Presidente Sergio Casadei, il CdA ha attentamente analizzato la situazione economica generale, valutando fattori positivi e negativi dell’attività di Poste San Marino con particolare attenzione al calo, sempre maggiore, di corrispondenza sotto forma di lettera, su cui pesano, oltre al fattore storico, le nuove modalità di trasmissione elettronica delle fatture e della posta elettronica certificata. Al contrario, è stato invece “valutato come asset strategico quello delle spedizioni di pacchi favorito dal mondo degli e-commerce”, ed è “proprio su quest’ultimo tipo di servizi Poste San Marino vanta tariffe estremamente vantaggiose ottenute grazie ad un rinnovato rapporto di collaborazione con Poste Italiane e con gli enti erogatori di tali servizi”. Ora, però, serve uno sforzo in più, ha annunciato il Direttore Generale, Gian Luca Amici: “E’ obiettivo dell’azienda migliorare l’attività commerciale e la promozione dei servizi diversi da quello tradizionale delle spedizioni”. E’ questa, infatti, la strategia dell’azienda: aumentare i ricavi e diminuire i costi. “Mi preme ricordare”, ha sottolineato a tal proposito il DG, “che abbiamo ridotto il deficit di 200 mila euro senza licenziamenti, solamente razionalizzando i costi ed incrementando il fatturato. La nostra gestione manageriale e strategica è determinata a raggiungere gli obiettivi del piano industriale e i numeri, che sono incontestabili, ci dicono che siamo in linea con le aspettative”.

CON L’UFFICIO FILATELICO SI PUNTA A “MULTISERVIZI”

Durante la conferenza c’è stata anche l’occasione per discutere del passaggio sotto la gestione di Poste San Marino SpA dell’Ufficio Filatelico e Numismatico “con l’obiettivo di migliorarne il peso commerciale ma anche per allinearsi con quelle che sono le scelte della maggior parte dei paesi del mondo dove i due servizi viaggiano insieme (così come accade anche in Italia). L’obiettivo”, ha spiegato il DG Amici, “è quello di trasformare l’azienda in una vera e propria ‘multiservizi’ che possa presto iniziare a fare utili”. “Anche in questo caso”, ha sottolineato poi Pedini Amati, “devo ricordare l’incoerenza delle critiche dell’opposizione che quando si trovava dall’altra parte, nel precedente Governo, aveva proposto l’accorpamento per decreto”.

“Spiace che il lavoro che questo CdA si impegna a portare avanti non venga compreso a pieno”, ha spiegato il Presidente Casadei, “i cittadini non sanno a quali responsabilità siamo chiamati a rispondere. Sappiamo che la maggior parte delle polemiche arrivano da chi attacca la trasformazione in SpA di un servizio che era in capo alla pubblica amministrazione e a tal proposito è evidente che non si è compreso quanto importante sia che questa azienda viaggi con questa forma societaria, per snellezza ed efficacia. Abbiamo il cassetto pieno di progetti e lavoriamo per sviluppare iniziative sempre nuove con l’obiettivo di migliorare il bilancio e garantire servizi sempre migliori”.

LA QUESTIONE CONTRATTI E IL CONTROLLO DI GESTIONE

Uno dei temi toccati è quello della differenza fra i contratti dei dipendenti delle stesse Poste San Marino: “E’ fisiologica -spiega Gian Luca Amici- visto che è frutto delle diverse caratteristiche che l’azienda ha assunto negli anni. Da oggi, come già abbiamo avuto modo di discuterne anche con le associazioni sindacali, il problema non si porrà più, la nuova forma societaria di Poste consentirà, per le nuove assunzioni, unicamente contratti di tipologia privata”. I risultati, anche in tal senso, non sono mancati: “Oggi il rapporto fra costo del personale e fatturato è tornato in linea con gli anni pre-pandemia grazie alla riorganizzazione che continua a garantire ottimi risultati senza negare alcun servizio. Collegandomi a quanto detto dal Presidente, relativamente ai nostalgici delle gestioni precedenti, vorrei ricordare che grazie alla forma societaria che le Poste hanno oggi possiamo garantire un controllo di gestione efficace che porta ampi benefici, riduce gli sprechi e ci consente analiticamente di capire quali sono le nostre possibilità. Per quale motivo si vorrebbe tornare indietro se non per mascherare il bilancio di Poste all’interno di quello dello Stato?”.

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