“L’Ucraina ha già organizzato dei corridoi via terra ma sono corridoi molto costosi e molto lenti, c’è bisogno di sbloccare il trasporto via mare, quindi c’è bisogno di trovare un accordo con la Russia. Le Nazioni unite non stanno fermando l’iniziativa in questo senso, la diplomazia spesso è silenziosa ma questo non significa che sia ferma e noi continueremo a lavorare in questa direzione. Anche l’iniziativa che è stata preannunciata dei tre leader europei Draghi, Macron e Scholz avrà all’ordine del giorno anche questo tema perché questo tema è fondamentale per poter disinnescare delle crisi alimentari e quindi anche tensioni sociali molto gravi e molto serie in un’area molto ampia che va dal Mediterraneo al Africa”. Lo ha affermato Marina Sereni (foto: Radio 24 Il Sole 24 Ore), viceministra agli Esteri, a 24 Mattino su Radio 24.
“EVITARE TRACOLLO TUNISIA”
“Sì siamo preoccupati, pensiamo che la comunità internazionale debba aiutare la Tunisia dal punto di vista economico e finanziario per evitare il tracollo del Paese, per evitare il collasso delle istituzioni di quel Paese ed auspichiamo anche che intanto si avvii il negoziato con il Fondo Monetario Internazionale e che si vada rapidamente alla riapertura di un processo costituzionale. E’ stata definita dal Presidente Saïed una road map che prevederebbe le elezioni a dicembre ma certamente c’è un clima di dialogo difficile e quindi noi incoraggiamo un dialogo davvero inclusivo, un dialogo che coinvolga il sindacato che coinvolga il mondo del lavoro e che coinvolga tutte le parti altrimenti il rischio di un tracollo anche delle istituzioni di quella fragile architettura istituzionale che era scaturita dalla primavera araba”. Lo ha detto Marina Sereni, viceministra agli Esteri, a 24 Mattino su Radio 24.
