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Fattura elettronica: dal 1° luglio scatterà l’obbligo

da Daniele Bartolucci

Mancano ormai poche settimane alla scadenza del 1° luglio, data in cui la fatturazione elettronica diventerà lo strumento obbligatorio per regolare gli scambi commerciali di beni tra San Marino e Italia, sostituendo definitivamente i vecchi adempimenti previsti dalla Legge 21 dicembre del 1993 nr.134 (per parte sammarinese) e dal Decreto del Ministero delle Finanze del 1993 (per parte italiana).

Un cambiamento epocale, quindi, probabilmente meno impattante per le imprese italiane, che già utilizzano questo strumento da diversi anni. Per quelle sammarinesi, infatti, se è vero che l’ambito di intervento del Decreto Delegato 5 agosto 2021 n.147 (e del D.M. del 21 giugno 2021, pubblicato in G.U. n.168 del 15 luglio 2021) è ristretto alle sole esportazioni e importazioni di beni (escludendo quindi i servizi) ed esenta dall’obbligo i soli gli operatori economici che nell’anno solare precedente hanno dichiarato ricavi inferiori ai 100mila euro, è altrettanto vero che questa piccola grande rivoluzione consentirà di “dialogare” al meglio con i propri clienti e fornitori italiani, riportando il sistema San Marino in linea con l’evoluzione avvenuta in Italia, come detto, già qualche anno addietro.

INTERSCAMBIO PIU’ AGEVOLE E BENEFICI SU COSTI E TEMPI

“La fatturazione elettronica”, spiega infatti il Segretario alle Finanze, Marco Gatti, che ha concretizzato in questi anni il percorso di dialogo con le istituzioni italiane, il cui iter è formalmente partito con il D.L. 30 aprile 2019 n. 34, “è uno strumento che agevola non solo l’interscambio con l’Italia, ma l’impresa stessa: con la fatturazione elettronica, infatti, si creano le condizioni per superare, prossimamente, ogni attività ed ogni archiviazione cartacea”. Di fatto, era diventata infatti una questione commerciale sotto molti punti di vista, che penalizzava gli operatori sammarinesi, obbligati come noto a gestire tali procedure con le fatture cartacee: una modalità che i loro clienti e fornitori italiani non solo considerano vecchia e antiquata, ma anche lenta e dispendiosa, visto che l’automatizzazione data dalla digitalizzazione – e la conseguente gestione/archiviazione/ricerca in real time – ha probabilmente liberato anche parecchie risorse, sia fisiche se si pensa agli archivi, sia umane, se si pensa ai tanti amministrativi che dovevano essere impiegati in queste formalità burocratiche e che oggi possono dedicarsi ad altro in azienda.

Il calcolo è facilmente desumibile dai dati messi a disposizione dall’Ufficio Tributario tramite il Ciscoop alla data del 27 maggio 2022: dal 1° ottobre 2021 le fatture di importazione arrivate all’hub sammarinese-Ufficio Tributario dallo SdI e quindi da operatori italiani sono 160.572, mentre quelle di esportazione (di operatori sammarinesi, quindi) inoltrate dall’hub sammarinese-Ufficio Tributario allo SdI sono 143.129.

GATTI (FINANZE): “DATA NON DIFFERIBILE”

“Ancora ci troviamo in una fase transitoria di abilitazione volontaria, ma dal 1° luglio sarà obbligatorio”, avverte il Segretario Gatti. “Finirà infatti il periodo di rodaggio e soprattutto per via dell’accordo tra due Paesi, quella del 1° luglio è la data ufficiale di avvio della fatturazione elettronica obbligatoria, non differibile. Peraltro, nel frattempo l’Italia ha deciso di limitare le esenzioni dall’obbligo, in particolare per le partite IVA in regime forfettario, quindi verosimilmente a breve tutte le fatture provenienti dall’Italia saranno in formato elettronico”. In Italia, infatti, proprio dal 1° luglio 2022, l’obbligo di fattura elettronica entrerà in vigore per i contribuenti in regime forfettario che nell’anno precedente hanno percepito ricavi o compensi superiori a 25mila euro e dal 1° gennaio 2024 l’obbligo si estenderà anche tutti gli altri forfettari.

Da qui l’appello delle istituzioni a prepararsi alla nuova fase, tenendo conto che sono solamente 496 gli operatori sammarinesi abilitati alla fatturazione elettronica in esportazione: “L’auspicio è che tutte le imprese sammarinesi siano pronte per questo passaggio o che stiano lavorando per esserlo. Questo è un cambiamento che trascina con sé grandi e nuove opportunità di semplificazione amministrativa. Ovviamente”, conclude Gatti, “per qualsiasi informazione o dubbio, la Segreteria di Stato alle Finanze e l’Ufficio Tributario sono sempre a disposizione”.

Nello specifico, per problematiche di carattere normativo/procedurale inerenti la fatturazione elettronica, sia in import che in export, l’indirizzo email dedicato è assistenza.tributario@pa.sm, mentre per le problematiche di carattere tecnico-informatico l’indirizzo email è tribfe@pa.sm; allo stesso fine, tutta la documentazione e le circolari in materia sono state caricate sulla pagina tematica del sito www.finanze.sm dedicata alla fatturazione elettronica.

VERSO LA NUOVA FASE: GLI ADEMPIMENTI

“Premesso che dal 1° luglio non sarà più possibile presentare fatture cartacee di esportazione in territorio italiano, fatto salvo le ipotesi di esenzione”, spiega il Direttore dell’Ufficio Tributario, Davide Gasperoni, “preme informare e adeguatamente sensibilizzare tutti gli operatori economici degli adempimenti da compiere, se non li hanno già compiuti durante i 9 mesi della fase transitoria, in vista dell’avvio della nuova fase in materia di interscambio di beni tra San Marino e Italia. A tal fine, come Ufficio abbiamo inviato due mesi fa a tutti gli operatori Circolare (Prot. N. 32359 del 28 marzo) in cui rendicontavamo schematicamente tali adempimenti. Ovviamente, per gli operatori che hanno già attivato la fatturazione elettronica in export verso l’Italia, non ci sono ulteriori attività”, spiega Gasperoni, “mentre nelle altre casistiche occorre prepararsi ai cambiamenti previsti”. Ad esempio, per quegli operatori che utilizzano solo la fatturazione elettronica in importazione, ci saranno due situazioni diverse: “Nel caso si ricevano fatture in cartaceo, perché gli operatori italiani rientrano nelle esenzioni previste nel proprio Paese, occorre presentarle in cartaceo, secondo le modalità pre-esistenti. Nel caso invece si ricevano fatture elettroniche dall’Italia, per effettuare la presentazione all’Ufficio Tributario occorre utilizzare Tribweb o un software gestionale predisposto per interfacciarsi con HUB-SM. Agli operatori sammarinesi che effettuano esportazioni in Italia e che non hanno ancora attivato la fatturazione elettronica in export, i quali, numeri alla mano (meno di 500 quelli che l’hanno attivata), risultano essere ancora tanti, è rivolta l’esortazione a contattare i propri fornitori di software prima della scadenza del 1° luglio, al fine di gestire la generazione e la trasmissione di fatture elettroniche. Non prima”, avverte il Direttore Gasperoni, “di aver esaurito la presentazione delle fatture cartacee, in quanto a partire dalla ‘Data inizio F.E.’ l’operatore è obbligato a trasmettere in elettronico tutte le fatture di esportazione in Italia, a prescindere dalla data-fattura”.

LE DISPOSIZIONI TRANSITORIE

Come noto, il Titolo V del Decreto Delegato 5 agosto 2021 n.147 (che per gli addetti ai lavori è diventato “la nuova 134”), comprende le “disposizioni transitorie” del passaggio alle nuove procedure ed esplicita chiaramente le due fasi in cui esso si sta concretizzando, ovvero una prima fase dal 1° ottobre 2021 al 30 giugno 2022 e una seconda che scatterà il 1° luglio 2022. Premesso che “le presenti disposizioni producono effetti a partire dall’1° ottobre 2021. Dalla medesima data cessano di avere efficacia le disposizioni contenute nella Legge 21 dicembre 1993 n. 134”, recita l’art. 18. “Fino al 30 giugno 2022”, prosegue l’articolato, “per le cessioni di beni effettuate nell’ambito dei rapporti di scambio” tra i due Paesi, “gli operatori economici stabiliti o identificati nel territorio della Repubblica di San Marino, in alternativa al formato cartaceo, possono emettere le fatture in formato elettronico tramite apposita opzione, osservando le disposizioni di cui ai precedenti articoli e secondo le modalità previste da apposito provvedimento normativo. Le fatture relative agli acquisti possono essere ricevute sia in formato cartaceo che elettronico”.

Esaurita quindi questa prima fase transitoria e volontaria, “a partire dal 1° luglio 2022 […] gli operatori economici stabiliti o identificati nel territorio della Repubblica di San Marino devono emettere le fatture in formato elettronico, fermo restando quanto previsto al successivo comma 4. Le fatture relative agli acquisti possono essere ricevute sia in formato cartaceo che elettronico”. Cosa implica invece il summenzionato comma 4? Che “sono esclusi dall’obbligo di emettere le fatture elettroniche di cui al comma 3 gli operatori economici stabiliti o identificati nel territorio della Repubblica di San Marino che hanno dichiarato ricavi nell’anno solare precedente per un importo inferiore a euro 100.000,00 (centomila/00). Essi possono comunque decidere per l’emissione delle fatture elettroniche presentando apposita opzione”. Infine, “i soggetti che hanno superato l’importo indicato nel comma 4 o hanno effettuato apposita opzione sono tenuti ad utilizzare la fatturazione elettronica anche negli anni successivi”: in pratica, chi ha optato per questo strumento, dovrà mantenerlo per sempre e non potrà tornare indietro alle vecchie modalità.

IL CODICE DA USARE È 2R4GTO8

Per quanto riguarda le importazioni da operatori italiani, è fondamentale ricordare la comunicazione del codice destinatario ai fini della trasmissione delle fatture elettroniche, che è 2R4GTO8.

Tale codice è infatti quello attribuito all’Ufficio Tributario di San Marino, quale hub per la ricezione e smistamento delle fatture elettroniche nell’interscambio: in pratica, le fatture elettroniche emesse da operatori italiani sono trasmesse dal SdI all’Ufficio Tributario, il quale verifica il regolare assolvimento dell’imposta sull’importazione, convalida la regolarità della fattura e comunica telematicamente l’esito del controllo al competente Ufficio dell’Agenzia delle Entrate.

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