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Editoriale: la strategia “dei 29” non paga

da Daniele Bartolucci

La notizia dei 29 assunti a tempo indeterminato nella P.A. è una non-notizia, sotto molti punti di vista. Premesso che tali assunzioni sono arrivate al termine dell’iter concorsuale del Bando 8/2020 e dopo una selezione tra almeno un centinaio di candidati idonei, la modalità di assunzione non è quindi una novità. Eventualmente lo è per quanti hanno partecipato e vinto il concorso, visto che ora hanno un posto di lavoro a tempo indeterminato. La novità non riguarda neppure il 5° livello del contratto, visto che statisticamente è un inquadramento molto frequente nella P.A. sammarinese. E visto che trattasi di Operatori Amministrativi, Opammi in gergo tecnico, nemmeno questa è una novità: sono infatti figure a cui vengono richieste competenze basilari e di conseguenza affidate responsabilità minime. È vero che tra i 29 vincitori ci sono anche laureati e possessori di competenze più qualificate, ma il ruolo è quello. La novità, nel caso, sarebbe stata una strategia complessiva di rinnovamento delle competenze, con requisiti d’accesso specifici e qualificati, per ruoli e responsabilità più alte. Quello che serve alla P.A. per rendersi più performante, in buona sostanza, al di là del fatto – ovvio – che non possano essere tutti dirigenti e nessun impiegato. Questo dovrebbe accadere con il nuovo modello basato sulle Posizioni Organizzative, che rappresenterebbe un vero cambio di strategia, non più basato su assunzioni generiche, ma sulle competenze che servono (così da evitare di doverle prendere sempre dal mercato). Ma fino ad allora, non ci sono novità o notizie, ma solo commenti. Come lo è questo.

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