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La riorganizzazione della scuola primaria per potenziare il servizio scolastico

da Redazione

È stata fatta chiarezza in conferenza stampa alla presenza del Segretario di Stato per l’Istruzione Andrea Belluzzi, del Direttore di Dipartimento Istruzione Laura Gobbi, del Direttore della Funzione Pubblica Manuel Canti e dei dirigenti scolastici sulla riprogettazione strutturale delle scuole del primo ciclo d’istruzione (Scuole dell’Infanzia e Scuole Elementari) della Repubblica di San Marino frutto del lavoro del Gruppo di tecnici istituito dal Congresso di Stato nel 2021 e già illustrato alla politica.

Dettata dai problemi causati dal calo demografico, dalla necessità di qualificare ulteriormente il servizio scolastico e nella prospettiva di una riformulazione di medio e lungo periodo dell’attuale assetto organizzativo, la relazione tecnica elaborata dal Gruppo di Lavoro ha l’obiettivo di razionalizzare e potenziare la scuola primaria non ignorando la pianificazione urbanistica del nuovo PRG.

Andrea Belluzzi (Segretario di Stato per l’Istruzione): ‘Abbiamo un problema come sistema paese, è quello del calo delle nascite che impone una presa di coscienza che porti soluzioni di prospettive alte al mondo della scuola. Il nostro approccio al tema è di massima serietà – la costituzione di un gruppo di lavoro tecnico lo conferma – auspico lo abbia tutta la politica, si sta parlando del nostro futuro. Come governo, ci assumiamo la responsabilità di garantire al paese traiettorie di sviluppo e crescita demografica, temi altissimi e di sistema’.

Laura Gobbi (Direttore di Dipartimento Istruzione): ‘Il tema della riorganizzazione delle scuole è diventato urgente perché il calo demografico ha raggiunto livelli emergenziali; la denatalità raggiunge, prima di ogni altra cosa, il sistema scolastico ma riguarda tutta la società sammarinese. Il gruppo di lavoro, molto partecipato, ha preso i dati e fatto elaborazioni e analisi valutando opportunità, risorse e problemi delle nostre strutture, consegnando alla politica ipotesi di soluzioni a breve, medio e lungo termine. Le classi con pochi bambini sono povere dal punto di vista pedagogico, didattico e sociale, l’apprendimento efficace è sociale, i bambini e i ragazzi hanno bisogno di stare in una comunità scolastica educante ed educativa per apprendere. E’ nell’interesse delle famiglie che i propri figli frequentino classi numerose perché scattino dinamiche relazionali e si possa parlare di inclusione. Vogliamo soprattutto che le famiglie sappiano che da parte

nostra non vi è alcun fine economico nella riduzione del numero dei plessi, le eventuali risorse risparmiate saranno reinvestite nella stessa scuola – soprattutto nelle risorse umane – per innovare e formare. La politica e i cittadini devono fare delle scelte che non si possono più rimandare, devono decidere ora qual è la prospettiva verso cui tendere’.

Manuel Canti (Direttore della Funzione Pubblica): ‘Il lavoro tecnico svolto dalla commissione restituisce alla politica un’analisi e delle proposte; le scelte strategiche della politica dovranno dipendere da queste e devono essere prese ora, questo è il momento’.

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