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San Marino agli Spring Meetings del Fondo Monetario Internazionale

da Redazione

La Repubblica di San Marino ha partecipato, in modalità virtuale, nella settimana dal 18 al 24 aprile u.s., agli incontri di primavera (cd. Spring Meetings) del Fondo Monetario Internazionale (FMI) e del Consiglio dei Governatori del Gruppo della Banca Mondiale (WBG), attraverso una delegazione di governo e di rappresentanti della Banca Centrale.

Nell’ambito di tali incontri virtuali, si sono riuniti Banche Centrali, Ministri delle Finanze e dello Sviluppo, dirigenti del settore privato, rappresentanti di organizzazioni della società civile e accademici per discutere su questioni di interesse globale, tra cui le prospettive economiche mondiali, l’eliminazione della povertà, lo sviluppo economico e l’efficacia degli aiuti proposti, tenuto anche conto dei nuovi scenari che si sono delineati a seguito dell’invasione russa dell’Ucraina.

Inoltre, si sono tenuti importanti seminari, conferenze stampa e molti altri eventi incentrati prevalentemente sull’economia globale, lo sviluppo internazionale e il sistema finanziario mondiale.

In particolare, nel corso della prima giornata, sì è tenuta una tavola rotonda di alto livello sul tema della moneta digitale, sul tema dell’aumento record del debito privato e su come lo stesso potrebbe rallentare la ripresa economica globale, nonché sui rischi che le banche dei mercati emergenti dovranno affrontare a causa delle loro partecipazioni e interdipendenze con il debito pubblico.

La seconda giornata è stata, invece, incentrata sulle sfide che l’economia globale dovrà affrontare dopo che FMI ha annunciato tagli alle prospettive di crescita globale. In tale momento è stato, altresì, effettuato un focus sui rischi posti dall’inflazione alla stabilità finanziaria e su come i vari paesi possono beneficiare della digitalizzazione in modo sostenibile.

Nella terza giornata è stata posta particolare attenzione al rischio connesso alle carenze alimentari e ai disordini sociali nei paesi membri dell’FMI e sulle possibili strategie da attuare per consentire ai paesi più fragili di rispondere alla crisi in maniera sostenibile, rafforzando la propria resilienza. In particolare, è stato sottolineato come il conflitto bellico Russia – Ucraina abbia portato a una costosa crisi umanitaria e sono state, altresì, evidenziate le sue ripercussioni e ricadute economiche e finanziarie – attraverso i mercati delle materie prime, la fiducia, il commercio e i canali finanziari, circostanze che hanno provocato un downgrade delle prospettive economiche globali e un aumento delle pressioni inflazionistiche in un momento in cui l’economia globale non si è ancora ripresa dalla crisi COVID-19.

Nella quarta giornata, ulteriore attenzione è stata, inoltre, rivolta ai nuovi impegni per il Resilience and Sustainability Trust, dibattito di alto livello sull’economia globale, sui bisogni di finanziamento e sulla ricostruzione dell’Ucraina, che si è tenuto durante la riunione del Comitato monetario e finanziario internazionale.

Infine, nell’ultima giornata sono stati ripercorsi i momenti salienti degli Spring Meetings e i temi di significativo interesse trattati nell’ambito dei vari seminari e delle discussioni politiche svoltesi.

Anche quest’anno, dunque, gli Spring Meetings hanno rappresentato per San Marino un’importante occasione di confronto con le organizzazioni internazionali e con le delegazioni di altri Paesi membri su tematiche di significativa rilevanza e di stretta attualità per la nostra Repubblica, specie in considerazione delle nuove e importanti sfide poste, in ambito economico-finanziario e di politica economica, dalla perdurante pandemia sanitaria nonché dal recente conflitto bellico tra Russia e Ucraina.

Proprio con riferimento a tale ultimo aspetto, è stata sottolineata, con forza, dallo stesso FMI la necessità di attuare una cooperazione multilaterale, mediante un’azione sinergica e strutturata di tutti i Paesi membri, per affrontare al meglio le conseguenze umanitarie della guerra, ridurre il rischio di un’ulteriore frammentazione economica nonché fronteggiare le vulnerabilità legate alla liquidità globale, al debito, alla sicurezza alimentare, al cambiamento climatico e alla pandemia sanitaria.

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