Home Dal giornale Alla Biennale di Venezia il Monte Titano è “Postumano Metamorfico”

Alla Biennale di Venezia il Monte Titano è “Postumano Metamorfico”

da Alessandro Carli

Dietro e dentro a “Postumano Metamorfico ”, il progetto che il Monte Titano porterà alla 59esima Esposizione Internazionale d’Arte – La Biennale di Venezia dal 23 aprile al 27 novembre 2022, si trovano le poetiche di otto artisti (Elisa Cantarelli, Nicoletta Ceccoli, Endless, Michelangelo Galliani, Rosa Mundi, Roberto Paci Dalò, Anne-Cécile Surga, Michele Tombolini) selezionati da un comitato scientifico composto da Alessandro Bianchini, Roberto Felicetti, Cristian Contini, Fulvio Granocchia, Pasquale Lettieri, James Putnam, Riccardo Varini, Angela Vettese.

Palazzo Donà Dalle Rose, meraviglioso edificio che osserva l’isola di Murano (Fondamenta Nove, Cannaregio 5038), per sei mesi darà quindi spazio “alla naturale tensione dell’uomo verso il futuro, tra possibili trasformazioni e nuove forme di esistenza e coesistenza” (questo il chiarimento del titolo scelto dalla Repubblica).

La partecipazione alla Biennale Arte 2022 è stata fortemente voluta dalla Segreteria di Stato per l’Istruzione e la Cultura, l’Università e la Ricerca Scientifica, le Politiche Giovanili della Repubblica di San Marino. “San Marino – ha spiegato il Segretario di Stato Andrea Belluzzi – vuole presentarsi a questo importante appuntamento come un territorio ricco di fermento culturale, amico degli artisti e sostenitore delle diverse forme d’arte. Dopo due anni di emergenza sanitaria e di privazioni, è tempo di ridare spazio alla creatività e alla bellezza”.

“La vita umana – spiega il curatore Vincenzo Rotondo – è fragile come quella di tutti gli altri esseri viventi, ma gli uomini hanno acquisito nel tempo capacità e conoscenze per ovviare a questa fragilità. Nel percorso evolutivo della specie, la dimensione materiale del saper fare e modificare ha lasciato spesso spazio alla dimensione immateriale del sogno: il sogno antico di prolungare la vita, guarire le malattie, attuare la metamorfosi di un corpo in un altro”.

Nicoletta Ceccoli (che abbiamo intervistato sul numero 9 del giornale) e Roberto Paci Dalò presentano il progetto “Risvegli”, a cura di Vincenzo Rotondo. Con le sue opere pittoriche, popolate da creature e simboli fantastici, Ceccoli (nella foto una sua opera) racconta una nuova comunione con il non-umano, con l’animale e con la terra, esaltando un senso di affinità fra specie.

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